Economia
Superbonus, Confedilizia “Su case fantasma c’era già impegno Governo”
“Torniamo sulla questione superbonus e catasto per alcune precisazioni. 1. Cercare le “case fantasma”, oltre a essere un dovere di uno Stato minimamente serio, è anche un impegno assunto dal Governo e dal Parlamento con la riforma fiscale approvata poco più di un anno fa (articolo 16, comma 1, lettera n), legge n. 111/2023): «prevedere il potenziamento di strumenti e modelli organizzativi che favoriscano la condivisione dei dati e dei documenti, in via telematica, tra l’Agenzia delle entrate e i competenti uffici dei comuni, anche al fine di facilitare e accelerare l’individuazione degli immobili non censiti e degli immobili abusivi»”. Lo afferma in una nota Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia.
“2. L’obbligo di far verificare all’Agenzia delle entrate (salvo contestazione da parte del proprietario) l’eventuale variazione dell’inquadramento catastale dell’immobile, rendita inclusa, in seguito a interventi edilizi – aggiunge -, è sancito dal D.M. n. 701 del 1994. Una specifica verifica dell’adempimento di quest’obbligo, in caso di utilizzo del superbonus, è prevista da una norma dell’ultima legge di bilancio (articolo 1, commi 86-87, legge n. 213/2023): «86. L’Agenzia delle entrate, con riferimento alle unità immobiliari oggetto degli interventi di cui all’articolo 119 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, verifica, sulla base di specifiche liste selettive elaborate con l’utilizzo delle moderne tecnologie di interoperabilità e analisi delle banche dati, se sia stata presentata, ove prevista, la dichiarazione di cui all’articolo 1, commi 1 e 2, del regolamento di cui al decreto del Ministro delle finanze 19 aprile 1994, n. 701, anche ai fini degli eventuali effetti sulla rendita dell’immobile presente in atti nel catasto dei fabbricati”.
“87. Nei casi oggetto di verifica di cui al comma 86 per i quali non risulti presentata la dichiarazione, l’Agenzia delle entrate può inviare al contribuente apposita comunicazione ai sensi dell’articolo 1, commi da 634 a 636, della legge 23 dicembre 2014, n. 190». Al momento, questa è la situazione. Se verranno fuori nuove norme, si potranno commentare”, conclude Spaziani Testa.
– Foto Agenzia Fotogramma –
Economia
Buoni pasto, Ancd “Positivo il tetto massimo del 5% alle commissioni”
L’Associazione Nazionale Cooperative Dettaglianti (ANCD), che rappresenta le cooperative del mondo Conad, esprime soddisfazione per l’introduzione di un tetto massimo del 5% alle commissioni applicate ai buoni pasto. “Accogliamo con soddisfazione l’introduzione nel DDL Concorrenza di un tetto massimo del 5% alle commissioni delle società emettitrici sul valore dei buoni pasto, così come già avvenuto per quelli usati dai dipendenti degli enti pubblici – ha dichiarato Alessandro Beretta, Segretario Generale di ANCD – I commercianti associati alle cooperative Conad potranno così avere le stesse condizioni per ogni buono pasto, mettendo i loro oltre 3.500 punti vendita a disposizione delle persone che utilizzano questo importante strumento di welfare aziendale”, ha concluso Beretta.
“L’introduzione del tetto alle commissioni non avrà alcun impatto per i dipendenti delle società che li ricevono – spiega ANCD – e darà un nuovo impulso all’impiego di questo strumento perchè amplia il numero degli esercizi che li riceveranno, consentendo ai commercianti e agli operatori della ristorazione di non vedere compromessa la sostenibilità economica delle loro attività., consentendo ai commercianti e agli operatori della ristorazione di non vedere compromessa la sostenibilità economica delle loro attività”.
Economia
Borsa: Milano apre poco mossa
La Borsa di Milano ha aperto in modo stabile questa mattina, con l’indice Ftse Mib che registra un lieve aumento dello 0,07%, portandosi a quota 33.251 punti. Questo andamento riflette un clima di cautela da parte degli investitori, probabilmente in attesa di ulteriori indicazioni economiche o sviluppi macroeconomici a livello globale o nazionale.
Economia
UniCredit sostiene il progetto “Social Innovation Trail”
UniCredit sostiene il progetto “Social Innovation Trail”, promosso da ELIS in collaborazione con AICCON; è un progetto per l’innovazione e la digitalizzazione del Terzo Settore, che ha l’obiettivo di integrare e potenziare la relazione fra enti non profit e imprese digitali innovative.
Dal 20 novembre e fino al 17 gennaio 2025, enti non profit e soggetti innovatori interessati potranno presentare i propri progetti e soluzioni, candidandosi a due bandi: “Call for Projects” – rivolto agli Enti del Terzo Settore, interessati a presentare progetti a forte impatto sociale, che necessitano di supporto con soluzioni tecnologiche innovative; “Call for Solutions” – rivolto a Startup e PMI innovative che vogliono offrire soluzioni tecnologiche ai bisogni espressi dagli Enti del Terzo Settore.
“L’innovazione sociale è un elemento chiave per affrontare le sfide attuali – afferma Stefano Gallo, Responsabile Sviluppo Territoriale di UniCredit – perchè promuove sinergie tra organizzazioni, imprese e istituzioni facilitando la condivisione di risorse e competenze. Siamo convinti che attraverso le collaborazioni strategiche con le organizzazioni del Terzo Settore basate sull’innovazione sociale, possiamo attivare cambiamenti significativi e duraturi essenziali per costruire un futuro sostenibile e inclusivo”.
– Foto ufficio stampa UniCredit –
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