Economia

Settimo rinvio per Plastic tax, fino a luglio 2026

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Il governo ha approvato la settima proroga per la Plastic Tax, estendendola fino a luglio 2026, La tassa, è oggetto di modifiche contenute nell’emendamento del governo al Decreto legge Superbonus, attualmente in discussione al Senato.

La Plastic Tax, è stata prorogata fino al primo luglio 2026.

La Plastic Tax è una tassa fissata a 0,45 centesimi di euro per ogni chilo di prodotti in plastica monouso venduti, noti anche come MACSI (Manufatti in Plastica ad Uso Singolo). Questa nuova imposta graverà principalmente sulle aziende produttrici di MACSI, sugli importatori di tali prodotti e sui consumatori finali.

La legge, introdotta dalla Legge di Bilancio 2020, si applica ai manufatti realizzati in plastica che hanno la funzione di contenere, proteggere, manipolare o distribuire merci o prodotti alimentari, anche sotto forma di fogli, pellicole o strisce, progettati per un singolo utilizzo. Questi prodotti non sono destinati a essere riutilizzati o trasferiti più volte durante il loro ciclo di vita, e sono identificati dalla sigla MACSI.

La Manovra del 2020 ha istituito un’imposta sul consumo dei manufatti con singolo impiego (MACSI) con l’obiettivo di promuovere un disincentivo nell’utilizzo dei prodotti in plastica monouso e di favorire una riduzione progressiva della produzione e del consumo di tali manufatti. Questa misura è stata adottata per dare attuazione alla Direttiva n. 2019/904/UE, finalizzata alla prevenzione e alla riduzione dell’impatto ambientale dei prodotti in plastica quando esistono alternative disponibili.

Gli Stati membri sono tenuti ad adottare misure volte a ridurre il consumo di determinati prodotti in plastica monouso per i quali non esistono alternative, monitorando il consumo di tali prodotti e le misure adottate e riferendo i progressi compiuti alla Commissione Europea.

Per quanto riguarda le violazioni relative alla nuova imposta, il quadro sanzionatorio prevede quanto segue:

  • Mancato pagamento: una sanzione che va dal doppio al decuplo dell’imposta evasa, con un importo non inferiore a € 500.
  • Ritardato pagamento: una sanzione pari al 30% dell’imposta dovuta, con un importo non inferiore a € 250.
  • Tardiva presentazione della dichiarazione necessaria per l’accertamento e la liquidazione dell’imposta, e per ogni altra violazione delle disposizioni e delle relative modalità di applicazione: una sanzione da € 500 a € 5.000.

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