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Economia

Scuola | Codacons: sale la spesa fino al 15%, per uno zaino griffato anche più di 200 euro

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Settembre si avvicina e, come ogni anno, le famiglie italiane si preparano ad affrontare l’ormai tradizionale aumento delle spese scolastiche legate all’acquisto di libri e materiale per gli studenti. Secondo i dati forniti dal Codacons, l’associazione a difesa dei consumatori, il “caro-scuola” rappresenta una vera e propria stangata per i genitori, con costi che crescono di anno in anno.

Il Codacons ha rilevato che il materiale scolastico, in particolare, ha subito notevoli rincari. I prodotti più colpiti sono quelli “griffati” o legati a marchi molto popolari tra i giovani, come zaini, diari e astucci con personaggi di cartoni animati, squadre di calcio o altre figure famose. Per questi articoli, l’aumento dei prezzi può arrivare fino al 15% rispetto all’anno precedente. Questo fenomeno è dovuto all’alta domanda per questi prodotti, che fa lievitare i prezzi nei negozi, sia fisici che online.

D’altra parte, i prodotti non di marca hanno registrato aumenti più contenuti, attorno al 3%. Nonostante ciò, i costi rimangono comunque significativi: un semplice zaino griffato può facilmente superare i 200 euro, mentre un astuccio completo di penne, matite, gomma da cancellare e pennarelli può arrivare a costare circa 60 euro.

Questi rincari mettono sotto pressione le famiglie, soprattutto quelle con più figli in età scolastica, rendendo il ritorno a scuola un momento economicamente gravoso. Il Codacons suggerisce di fare attenzione alle promozioni e ai confronti di prezzo, sfruttando sia i canali tradizionali che quelli online, per cercare di risparmiare quanto più possibile su queste spese inevitabili.

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Aumento della spesa per i regali di Natale: 9,8 miliardi di euro nel 2024

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ADN24

La spesa per i regali di Natale quest’anno sta registrando un aumento significativo, avvicinandosi ai livelli pre-pandemia. Secondo un’indagine condotta da Confcommercio, la spesa media pro capite per i regali natalizi è salita a 207 euro, rispetto ai 186 euro dello scorso anno, per un totale complessivo di 9,8 miliardi di euro. Questo dato è vicino ai 10,1 miliardi di euro spesi nel 2019, prima della pandemia.

L’indagine, presentata dal direttore dell’Ufficio studi di Confcommercio, Mariano Bella, ha messo in luce un dato positivo, che dimostra una ripresa dei consumi durante il mese di dicembre. Un fattore importante è stato l’impatto del Black Friday, che ha visto la partecipazione di circa il 40% degli italiani adulti, ossia quasi 20 milioni di consumatori. La spesa media durante la Black Week è stata compresa tra i 220 e i 230 euro, con il 50% degli acquisti destinati già a regali di Natale anticipati. Nonostante ciò, l’effetto di “sostituzione” di acquisti, che ha portato ad un anticipo delle spese natalizie, non ha scoraggiato i consumi per le festività di fine anno, portando ottimismo per la stagione natalizia.

Secondo l’indagine, il 79,9% degli italiani ha intenzione di fare regali, una percentuale in crescita rispetto al 73,2% del 2023, confermando così una rinnovata fiducia nei consumi. La stagione natalizia si prevede quindi positiva, con una spesa che contribuirà in modo significativo al rilancio dei consumi dopo gli anni di incertezze economiche legate alla pandemia.

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Economia

San Marino: la nuova meta per i pensionati in cerca di un futuro migliore

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ADN24

Nel contesto di un numero crescente di pensionati che scelgono di trasferirsi all’estero per motivi fiscali o di miglioramento della qualità della vita, San Marino emerge come una destinazione privilegiata. Situata nel cuore dell’Italia, questa piccola Repubblica di soli 61 km quadrati e circa 34.000 residenti, è diventata una meta ideale per chi cerca tranquillità, un buon clima e vantaggi fiscali.

Il governo di San Marino, con il Segretario di Stato per le Finanze Marco Gatti, ha messo in atto una strategia per attrarre pensionati dall’estero. Come riportato dal Corriere della Sera, il governo ha proposto un piano per far crescere il numero di pensionati residenti, offrendo loro un ambiente sicuro, con servizi di alta qualità e la vicinanza alla Romagna, famosa per il buon cibo e la tradizione ospitale.

I risultati iniziano a farsi vedere: nel 2023, sono stati registrati 67 pensionati trasferitisi nella Repubblica, ma nel 2024 il numero è salito a ben 99 nuove residenze, con l’ambizione di aumentare ulteriormente il dato nei prossimi anni. Per il 2025, il governo prevede di alzare i requisiti per la richiesta di residenza, cercando di attrarre un numero ancora maggiore di pensionati.

I motivi che spingono i pensionati a scegliere San Marino sono principalmente di tipo fiscale. L’imposta sul reddito per chi risiede nel piccolo stato varia tra il 3 e il 6%, rendendo la fiscalità decisamente più favorevole rispetto a molte altre destinazioni in Europa. A ciò si aggiungono vantaggi in termini di tranquillità e sicurezza, un aspetto che non è mai da sottovalutare, soprattutto per chi cerca un ambiente sereno per trascorrere gli anni della pensione.

Per quanto riguarda i requisiti per ottenere la residenza, il criterio principale riguarda il reddito: per poter fare richiesta, il reddito lordo del pensionato non deve essere inferiore ai 50.000 euro annui. In alternativa, chi possiede un patrimonio immobiliare di almeno 300.000 euro può comunque richiedere la residenza. Con queste condizioni, San Marino si propone come un’opzione ideale per pensionati con un buon tenore di vita e la possibilità di godere di un sistema fiscale più vantaggioso.

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Economia

Tredicesima, quattordicesima e bonus natalizio: i benefici per lavoratori e pensionati

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ADN24

Anche quest’anno, lavoratori dipendenti e pensionati possono contare su diverse forme di supporto economico durante le festività natalizie. Per i dipendenti, la tredicesima mensilità è prevista da tutti i contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL), con un’erogazione che arriva puntualmente a dicembre. A questa si aggiunge, per circa 7,5-8 milioni di lavoratori del settore privato, la quattordicesima mensilità, che viene generalmente erogata a luglio. Tra i principali contratti che prevedono la quattordicesima troviamo quelli dei settori agricoltura, alimentare, autotrasporto, commercio, turismo e pulizia/multiservizi.

Anche i pensionati possono beneficiare della quattordicesima mensilità, ma solo se hanno compiuto 64 anni e se il loro reddito complessivo non supera due volte l’importo del trattamento minimo pensionistico. Nel 2024, le condizioni per ricevere la quattordicesima pensionistica rimangono le stesse, permettendo a una parte significativa degli anziani di ricevere un sostegno extra.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha inoltre introdotto un bonus Natale per i lavoratori con redditi medio-bassi. Il bonus, pari a 100 euro netti, sarà erogato a circa 4,6 milioni di lavoratori dipendenti. Possono beneficiarne coloro che guadagnano fino a 28mila euro annui e che abbiano almeno un figlio a carico. È necessario che il reddito complessivo non sia inferiore all’imposta lorda, ossia che l’imposta sui redditi di lavoro dipendente superi le detrazioni spettanti.

Per i pensionati, dicembre porterà anche un bonus natalizio di 154,94 euro per coloro che percepiscono una pensione non superiore all’importo minimo. Questo bonus, che riguarderà circa 400mila persone, sarà erogato dall’Inps automaticamente, senza necessità di alcuna richiesta da parte dei beneficiari.

Con queste misure, il governo intende sostenere i redditi delle famiglie durante le festività, alleviando i costi legati al periodo natalizio.

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