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Economia

Peggiorano i giudizi delle imprese sull’economia

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I giudizi sulla situazione economica generale tra le imprese italiane dell’industria e dei servizi con almeno 50 addetti, nel terzo trimestre dell’anno, sono rimasti cauti.
E’ quanto emerge dall’indagine condotta dalla Banca d’Italia tra il 26 agosto e il 16 settembre 2024 presso le imprese italiane da cui emerge anche un peggioramento delle attese per il quarto trimestre. Le valutazioni sull’andamento della domanda corrente sia interna sia estera sono nel complesso peggiorate, guidate dalla debolezza delle vendite delle imprese dell’industria in senso stretto.

Anche le attese sul prossimo trimestre sono meno positive rispetto alla scorsa primavera in tutti i comparti di attività. Le prospettive delle imprese sulle proprie condizioni operative a breve termine rimangono deboli, risentendo ancora prevalentemente dell’incertezza economico-politica. Le imprese continuano a riportare valutazioni negative sulle condizioni per investire mentre restano stabili quelle sull’accesso al credito; la posizione complessiva di liquidità è considerata ancora soddisfacente. Secondo le attese, la spesa per investimenti complessivamente rallenterà nell’anno in corso. La dinamica dell’occupazione prevista per il prossimo trimestre è meno favorevole rispetto alla precedente indagine, ma si continua a prefigurarne un’espansione, specialmente nelle costruzioni.

I listini praticati dalle imprese negli ultimi 12 mesi sono cresciuti a un ritmo meno intenso rispetto alla precedente rilevazione; per i prossimi 12 mesi, le imprese dell’industria in senso stretto e dei servizi continuano ad attendersi una crescita dei propri prezzi moderata, a fronte di una dinamica più elevata nelle costruzioni. Le aspettative delle imprese sull’inflazione al consumo sono lievemente cresciute su tutti gli orizzonti temporali, restando tuttavia su livelli contenuti. E’ anche emerso che entro il prossimo biennio l’intelligenza artificiale verrà utilizzata da circa un terzo delle imprese industriali e due quinti di quelle dei servizi, specialmente le più grandi.

-Foto: Agenzia Fotogramma-

Economia

Formazione motore di cambiamento nell’era Twin Transition

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E’ stato presentato il Rapporto Fondimpresa – Inapp “La sfida della formazione in azienda nell’era delle twin transition”. Il rapporto, che nasce da una indagine promossa da Inapp e Fondimpresa, analizza i risultati degli interventi di formazione continua in Italia di oltre 100 casi aziendali e sull’indagine rilevazione delle opinioni dei lavoratori e delle aziende che hanno coinvolto più di 10.000 lavoratori in aziende che occupano circa 400.000 dipendenti. L’analisi pone particolare attenzione sull’efficacia della formazione continua per potenziare le competenze dei lavoratori, al fine di rendere sostenibili le transizioni digitali e ambientali nella produzione e nelle organizzazioni del lavoro.

I risultati ottenuti nel corso del 2022, illustrati da Valentina Ferri (ricercatrice Inapp), Maurizio Bernava e Nausica Iencenelli (Fondimpresa), mettono in evidenza che il 40,1% lavora in imprese che ha investito in transizione verde ed è stato coinvolto in progetti sulle tecnologie abilitanti Industria 4.0. I corsi “green” hanno riguardato maggiormente il miglioramento dei prodotti e dei processi sul versante della sostenibilità ambientale (13,8%) e l’introduzione di nuovi prodotti e processi nelle organizzazioni del lavoro (6,8%). Questi progetti formativi hanno registrato una particolare concentrazione nelle aree del Nord Italia. L’incremento dei programmi è stato significativo nel periodo post pandemia Covid, questi ultimi contribuendo ad un significativo miglioramento della produttività e della competitività aziendale e al rafforzamento delle competenze dei lavoratori.

I risultati dell’indagine sono stati commentati dal Presidente di Fondimpresa Aurelio Regina, da Massimo Temussi, Direttore Generale delle Politiche attive per il lavoro, e da Simonetta Ponzi, Consigliera del CDA di Fondimpresa.
Aurelio Regina, ha dichiarato: “la collaborazione istituzionale tra Inapp e Fondimpresa è ormai al suo quinto anno, abbiamo dimostrato che unendo le nostre esperienze e peculiarità si può dar vita a qualcosa di unico come il rapporto sul monitoraggio valutativo delle attività formative svolte dalle aziende, in questa edizione vengono analizzati piani che hanno riguardato le due transizioni, quella digitale e tecnologica e quella green, energetica ed ambientale. Trovo che questo tipo di attività qualitativa sulle attività svolte, anche se naturalmente a campione, visti i nostri numeri, sia molto Europeo, e leghi con trasparenza sia la nostra attività sia i risultati raggiunti a degli standard sempre più elevati.

La transizione tecnologica e digitale e la transizione green non sono più un optional, ma una necessità imprescindibile per imprese e lavoratori che intendano rimanere saldi e prosperi nel panorama economico contemporaneo”.
Nell’intervento conclusivo il Presidente dell’Inapp Natale Forlani ha sottolineato “il successo della progettazione degli interventi che associano l’introduzione di nuove tecnologie nelle organizzazioni del lavoro con i programmi mirati di formazione continua dei lavoratori che favoriscono il pieno sviluppo delle potenzialità degli investimenti e della produttività. Sono esempi che vanno implementati con il supporto dei fondi interprofessionali. I medesimi promossi dalle parti sociali anche nei settori che registrano una presenza diffusa di piccole imprese, e assunti nei programmi di politica attiva del lavoro per l’inserimento lavorativo dei giovani in uscita dai percorsi scolastici e universitari. Il rifinanziamento del fondo per le nuove competenze può diventare l’occasione per diffondere queste buone pratiche e aumentare il numero delle imprese e dei lavoratori coinvolti”.
-foto xb1 Italpress-

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Economia

Intesa Sanpaolo, nasce area Chief Security Officer affidata a De Vita

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Il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo, che si è riunito sotto la Presidenza di Gian Maria Gros-Pietro, ha deliberato la costituzione della nuova Area di Governo ‘Chief Security Officer’, a diretto riporto del Consigliere Delegato e CEO Carlo Messina, affidata ad Antonio De Vita.
All’Area di Governo di nuova costituzione è affidato il presidio della sicurezza fisica, informatica (cyber security) e della continuità operativa (business continuity). Si garantisce così: un unico punto di presidio dei modelli e delle soluzioni in materia di sicurezza; la governance del budget; l’identificazione delle priorità; il consolidamento dell’adesione ai migliori standard e modelli internazionali in materia di sicurezza. Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo, ha commentato: “Il Generale De Vita porta in Intesa Sanpaolo la sua esperienza, competenza e autorevolezza per potenziare un ambito di rilievo fondamentale per la Banca. Grazie al suo ingresso nel Gruppo e con la costituzione della nuova Area saremo in grado di garantire focalizzazione, investimenti e risorse sulla sicurezza, in tutti i suoi complessi aspetti, con particolare riferimento a quelli tecnologici”.

– Foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –

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Economia

Mozzarella Dop, campagna nella Metro/Rer B per il Sial di Parigi

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Per il 57 per cento dei francesi la presenza del logo del Consorzio di Tutela sulle confezioni di mozzarella di bufala campana è garanzia di qualità e nei prossimi tre anni il 40 per cento dei giovani francesi under 30 dichiara che aumenterà i consumi di bufala campana. A scegliere questa eccellenza sono sempre più le donne tra i 30 e i 44 anni, che la amano perchè è fresca e rappresenta un simbolo della cucina italiana. Lo rivela la survey di Nomisma dedicata al mercato francese della mozzarella Dop. La Francia si conferma il primo Paese mozzarella-lover, con una quota di export pari al 29 per cento nel 2023.

E’ con questi numeri che il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop si presenta al Sial 2024, il salone internazionale dell’agroalimentare, principale fiera del settore in Europa, in programma dal 19 al 23 ottobre. La Bufala Campana sarà in collettiva con Afidop, l’associazione dei formaggi Dop italiani, nella Hall 7 B 109. Tante le attività previste, tra degustazioni e show cooking. Il 20 ottobre sarà organizzata una serata di gala dedicata ai formaggi Made in Italy nella sede dell’Automobile Club de France, in Place de la Concorde. Per l’occasione sarà presentata una ricetta speciale, creata dalla chef Carla Ferrari, finalista alla trasmissione televisiva “Top Chef Francia” 2023. Sarà lei a preparare un inedito maritozzo salato alla mozzarella di bufala Dop, con maionese alle alici di Cetara, pomodori del piennolo semi-confit e basilico, un vero e proprio omaggio tricolore al Sud Italia.

“Puntiamo a presidiare sempre più il mercato francese, non solo perchè detiene il primato del nostro export, ma perchè continua a testimoniare di saper valorizzare la qualità, nonostante le difficoltà della congiuntura internazionale”, commenta il presidente del Consorzio di Tutela, Domenico Raimondo.
A rafforzare la presenza della mozzarella di bufala campana Dop in Francia durante il Sial, infatti, arriva anche un’altra iniziativa del Consorzio: una campagna promozionale di affissioni nelle principali stazioni della metro/Rer B dirette alla fiera, come Gare du Nord o Les Halles, dove campeggeranno i manifesti con il claim “Le cuop de foudre” (Il colpo di fulmine) su una mozzarella trafitta da una freccia d’amore, quello scoccato tra la Francia e la Bufala Campana.

– foto ufficio stampa Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop –

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