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Economia

Bce, Cna “Il taglio dei tassi apprezzabile ma non soddisfacente”

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“Apprezzabile ma non soddisfacente”. Così la Cna definisce la decisione della Banca centrale europea di tagliare i tassi d’interesse dello 0,25%. “La forte riduzione dell’inflazione e la revisione al ribasso delle stime di crescita da parte della stessa Bce – sottolinea la Confederazione – suggerivano probabilmente un taglio più robusto. Considerato che le stime di crescita sono previste in riduzione principalmente per effetto del minore contributo della domanda interna nei prossimi trimestri, è evidente che è questa debolezza a rappresentare il problema maggiore per le economie dell’Eurozona e non un’inflazione intorno al 2%. In questo quadro – puntualizza la Cna – le imprese italiane si trovano ad affrontare una persistente stretta del credito, fotografata dalla Banca d’Italia alcuni giorni orsono”.
“Una stretta più dolorosa per artigiani, micro e piccole imprese, maggiormente dipendenti dal credito bancario. All’indomani della decisione della Bce, benchè insufficiente, chiediamo al sistema creditizio italiano di abbandonare la politica degli irrigidimenti che rischia di soffocare gran parte dell’ossatura produttiva nazionale. Nel contempo, è necessario che le banche riverberino immediatamente sulle condizioni praticate alla clientela la decisione della Bce evitando – conclude la Confederazione – di sprecare altro tempo prezioso nell’interesse delle imprese e soprattutto dell’intero Paese”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Passaggio di testimone al vertice di Maserati Corse

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Cambio al vertice di Maserati Corse effettivo dal 1° ottobre. Maserati ringrazia sinceramente Giovanni Sgro per aver guidato con grande impegno e dedizione le attività del Brand in ambito sportivo negli ultimi due anni.
Sgro ha avuto il compito di riportare Maserati nel suo ambiente naturale, la pista, e ha diretto tutte le operazioni nell’ambito dell’ABB FIA Formula E World Championship e del Fanatec GT2 European Series. Giovanni ha anche seguito, sin dai primi passi, lo sviluppo e il lancio dell’esclusiva halo car Maserati MCXtrema. A partire dal 1° ottobre, Maria Conti assume la posizione di Head of Maserati Corse, riportando direttamente a Davide Grasso, CEO di Maserati, e funzionalmente a Jean-Marc Finot, Senior VP, Stellantis Motorsport.
Maria Conti ha una consolidata esperienza in Comunicazione nel settore automotive e lifestyle in ambito internazionale da oltre vent’anni.

In precedenza, ha ricoperto il ruolo di Chief Communication Officer per la Casa del Tridente, dopo un percorso professionale presso marchi iconici, premium e luxury. Ora, al rientro dal congedo per maternità, Maria Conti è la prima donna a capo delle attività motosport di Maserati. Le auto e la comunicazione fanno parte del suo DNA: tra le sue parole d’ordine competenza, creatività e tanto entusiasmo che porterà anche tra i cordoli, contribuendo a rinnovare lo spirito competitivo del Brand.

“Ringrazio Giovanni per la passione con la quale ha sostenuto il ritorno di Maserati in pista e per aver contribuito a far diventare Maserati Corse realtà. Abbiamo iniziato a scrivere una nuova pagina importante dei 110 anni di storia del nostro Marchio, che è tornato lì dove è nato, collezionando vittorie, soddisfazioni e importanti risultati nei circuiti di tutto il mondo. Auguro a Giovanni il meglio per le prossime sfide professionali che lo vedranno protagonista.
Maria fa parte della Maserati Family. Sono particolarmente orgoglioso che in questo momento sia una donna a guidare le attività in pista per il nostro Brand e a portare la sua competenza, la sua energia e il suo entusiasmo nelle competizioni” ha dichiarato Davide Grasso, CEO di Maserati.

foto: ufficio stampa Maserati

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Consumi deboli in estate, Pil fermo nel terzo trimestre

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I mesi estivi più che diradare le ombre sembrano aver consolidato il clima d’incertezza sulle prospettive a breve dell’economia, con l’emergere di alcuni segnali di rallentamento. Al di là delle difficoltà dell’industria, che sconta i deludenti andamenti della domanda estera ed interna, anche tra i servizi si cominciano a registrare sintomi di fragilità. E’ quanto emerge dalla Congiuntura dell’Ufficio Studi di Confcommercio, presentata nel corso di un briefing. “La nostra stima per il PIL del terzo trimestre è di una variazione congiunturale nulla, corrispondente a una crescita dello 0,6% rispetto a un anno prima – spiega Confcommercio -.

Questa valutazione, sempre basata su dati destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario è sintesi di una riduzione a luglio, lievemente superiore alle nostre stime preliminari anche per un andamento del turismo meno favorevole, e di un modesto recupero ad agosto, a cui è seguita una stagnazione a settembre. Le oscillazioni mensili degli indicatori congiunturali poi sintetizzati nel PIL mensile, tradiscono la mancanza di una chiara direzione di marcia dell’economia italiana. Intanto, il terzo trimestre è andato perso. Si punta sul quarto”.

Infatti, sottolinea Confcommercio, con quest’aritmetica, si complicherebbe la possibilità di una crescita del PIL per il 2024 attorno o poco superiore all’1%, salvo poi la probabile correzione al rialzo della stima per l’anno nel complesso dovuta al fatto che il 2024 ha 4 giornate lavorative in più del 2023. Si spera, inoltre, che l’imminente revisione dei conti da parte dell’Istat procuri sorprese favorevoli non solo sui livelli correnti del prodotto ma anche sui profili trimestrali a valori reali.

“Trascurando le mere congetture – prosegue la nota – resta il fatto che in questo contesto non mancano, comunque, alcuni elementi molto positivi, dall’evoluzione dei quali dipenderà il raggiungimento o meno di buone performance per l’anno in corso. Il mercato del lavoro conferma la sua dinamicità, con il numero di occupati che ha toccato a luglio il massimo storico, e l’inflazione si mantiene su valori contenuti: per settembre la nostra stima è di una variazione congiunturale nulla e di una crescita su base annua dello 0,9%. Questi dati, ormai consolidati, comportano un miglioramento del reddito disponibile reale, già registrato nel primo quarto grazie ai rinnovi contrattuali. La catena reddito-fiducia-consumi sembra però essersi inceppata. La spesa delle famiglie non cresce o, almeno, non cresce quanto potrebbe. Probabilmente una nuova crescita della fiducia a settembre e ottobre porterebbe a superare di slancio questa fase attendista. Ma è un processo tutto da costruire, assieme alla crescita decisiva dell’ultimo quarto dell’anno”.

I consumi, misurati nella metrica dei dati grezzi dell’ICC, registrano ad agosto, finito l’effetto incentivi sulle autovetture, una crescita su base annua contenuta e pari allo 0,5%.
I beni sono sostanzialmente fermi e i servizi mostrano una variazione dell’1,2%. A supportare la stabilizzazione della domanda il dato destagionalizzato mostra un calo dello 0,1% su luglio dell’indicatore ed una stasi dei consumi per i servizi.
Senza la spinta dei consumi non si cresce.
L’Indicatore dei Consumi Confcommercio ha evidenziato una crescita dello 0,5% rispetto allo stesso mese del 2023. Il dato segue una crescita dell’1,4% nel mese di luglio, evoluzione condizionata in buona parte dalla domanda di autovetture da parte dei privati. L’incremento dell’ultimo mese è sintesi di una variazione molto contenuta della domanda per i beni (+0,1% nel confronto annuo) a cui si è associata una crescita dell’1,2% per i servizi, in lieve miglioramento rispetto ai risultati del bimestre precedente.

La debolezza della domanda e la tendenza ad un generalizzato rallentamento è sintetizzata dalla diminuzione dello 0,1% del dato congiunturale destagionalizzato, al cui interno si segnala la stasi dei consumi per i servizi.
Le stime per agosto 2024 confermano, evidenzia Confcommercio, a livello di macro-funzioni di spesa, un andamento articolato improntato al generalizzato rallentamento. Relativamente ai servizi per il tempo libero, che avevano sostenuto in misura significativa la domanda anche nella prima parte del 2024, i segnali di rallentamento, già osservati nel secondo trimestre, sembrano confermati anche nei mesi estivi. La componente più dinamica è quella dei servizi ricreativi (2,0%), mentre per il comparto degli alberghi e pubblici esercizi le dinamiche appaiono più contenute (+0,6%). Sebbene in forma provvisoria, i dati di giugno e luglio indicano una moderata riduzione delle presenze turistiche in Italia, con la componente dei residenti a luglio in problematico calo (-6,2% tendenziale). I primi sette mesi nel complesso indicherebbero, comunque, ancora una crescita di oltre il 2% rispetto al 2023.

Dopo i miglioramenti registrati a giugno e luglio il settore dell’automotive è tornato in territorio negativo ad agosto (-9,1%), a segnalare come siano necessari interventi di più ampio respiro per rivitalizzare un settore da tempo in difficoltà. Elementi di debolezza continuano a interessare, forse in modo strutturale, anche altri segmenti di consumo più tradizionali. In quest’ottica può essere letto il calo, rilevato anche ad agosto 2024, dalla domanda per l’abbigliamento e le calzature (-2,0% su base annua), dato che aggrava una situazione già difficile che non sembra essere stata migliorata dalla stagione dei saldi.
Analoghe valutazioni possono essere fatte per il segmento relativo ai mobili e agli articoli di arredamento (-1,3%) e ai tabacchi (-3,7%).

Per contro si mantengono in territorio decisamente positivo i trasporti aerei (+11,2%) e la domanda di elettricità (+8,5%). Dinamiche positive si rilevano anche per i beni e servizi per le comunicazioni (+3,6%), gli elettrodomestici (+2,5%), i carburanti (+1,6%) e gli alimentari (+0,9%). Il dato di quest’ultimo segmento va valutato, peraltro, con estrema cautela anche alla luce dei consistenti cali di domanda registrati negli ultimi anni.
Sulla base delle dinamiche registrate dalle diverse variabili che concorrono alla formazione dei prezzi al consumo, Confcommercio stima per il mese di settembre 2024 una variazione nulla dell’indice in termini congiunturali e una crescita dello 0,9% su base annua. Il contenuto rallentamento è in linea con le attese e consolida le stime di una variazione prossima all’1% nella media del 2024 anche in presenza di possibili transitori rialzi nel confronto annuo dovuti ad effetti statistici.

La scomparsa dell’inflazione soprattutto per quei beni e servizi che le famiglie acquistano con maggior frequenza unitamente ai recuperi sul fronte delle retribuzioni, potrebbe contribuire a ridare quello slancio ai consumi necessario a rivitalizzare le fragili prospettive di crescita.
“Occupazione in crescita e inflazione sotto controllo ci dicono che la nostra economia è in buona salute. Ma preoccupano il clima di incertezza e la debolezza dei consumi – commenta il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli -. Con la nuova legge di bilancio occorre confermare il taglio del cuneo fiscale, l’accorpamento delle aliquote Irpef e ridurre progressivamente, e in modo strutturale, il carico fiscale su famiglie e imprese”.

– foto: Agenzia Fotogramma –

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Barbara Vita nuova head of marketing Italy & Malta di Nestlè

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Il Gruppo Nestlè in Italia ha nominato Barbara Vita Head of Marketing Italy&Malta e Anna Belardi come IT Business Relationship Manager and Digital Officer Italy&Malta. Entrambe hanno assunto il nuovo incarico a partire dal mese di luglio ed entreranno a far parte del Leadership Board del Gruppo. Barbara Vita ha assunto il ruolo di Head of Marketing Italy & Malta con la responsabilità delle aree Media, Insights&Analytics, Consumer Experience, Marketing Excellence, Innovation Acceleration e Nutrition Health Wellness a supporto di tutte le categorie di Nestlè.

In Nestlè dal 1996, ha alle spalle una ventennale carriera all’interno del Gruppo, arricchita anche da un’esperienza internazionale presso HQ di Vevey, che le ha permesso di acquisire un solido bagaglio di competenze in ambito Marketing, Trade Marketing, Digital transformation e Consumer centricity, ricoprendo ruoli di crescente responsabilità. Con il nuovo incarico, Barbara Vita dirige un team di circa 25 professionisti con l’obiettivo di guidare la trasformazione di queste aree verso un marketing più evoluto, al fine di rafforzare il legame con un consumatore sempre più esigente nelle sue scelte.

In questa nuova organizzazione Barbara guiderà non solo le expertise verticali ma anche lo sviluppo delle capabilities per i giovani talenti di marketing di Nestlè. Barbara Vita è laureata in economia presso l’Università Cattolica di Milano, ha un Master in Management Distributivo e ha due figli. Anna Belardi è stata nominata IT Business Relationship Manager and Digital Officer Italy&Malta. In Nestlè dal 1998, ha sviluppato competenze significative in diverse aree come Marketing, Trade Marketing, Sales e Project Management, oltre che nell’ambito IT, che le hanno permesso di acquisire una solida e ampia conoscenza dell’azienda e dei suoi processi.

Nella nuova posizione, Anna guiderà il mercato italiano in un percorso di digital transformation facendo leva su tecnologie e dati e assicurando contemporaneamente un continuo miglioramento nei servizi e nel supporto IT, in linea con le priorità aziendali. Inoltre, nella nuova funzione, integrerà l’attuale team di Business Transformation, dirigendo così un dipartimento di oltre 50 persone. Anna Belardi è laureata in Economia Aziendale con specializzazione Marketing presso l’Università Bocconi di Milano e ha un figlio. Grazie a queste due nomine, il Gruppo Nestlè in Italia raggiunge il 45% di donne nel Functional Leadership Board, confermando il proprio impegno per una rappresentazione equa a tutti i livelli dell’azienda e la costante attenzione alle politiche interne di selezione e promozione del personale, così come un’importante opera di sensibilizzazione contro gli stereotipi di genere che ancora oggi penalizzano le donne nella loro carriera.

Foto: Ufficio stampa Nestlè

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