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Economia

A Palermo “Legalità e cultura d’impresa”, al centro il ruolo delle donne

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Esplorare come il mondo imprenditoriale e le istituzioni possano lavorare insieme per promuovere una cultura aziendale basata su principi di legalità, etica e responsabilità sociale. Questi gli obiettivi del convegno “Legalità e cultura d’impresa”, organizzato da Irfis, Aidda Ets e Fondazione Falcone che si è svolto nella biblioteca blu del Museo del presente a Palazzo Jung, a Palermo. Al centro del dibattito anche il ruolo delle donne imprenditrici e quali possono essere gli strumenti per aumentare la percentuale di esse che occupa ruoli di vertice all’interno di aziende pubbliche e private: “L’idea è quella di coniugare al massimo la dignità della donna, che deve essere valorizzata con l’idea del lavoro – ha spiegato Iolanda Riolo, presidente di Irfis -. L’Irfis è fatta per il 40% da donne e molte ricoprono ruoli apicali all’interno dell’Istituto”.

Un lavoro che inizia anche da un percorso educativo soprattutto di tipo finanziario “una donna che conosce il proprio conto corrente, che sa gestire la propria autonomia anche finanziaria, che sa trovare un posto nella società, è sicuramente una donna più consapevole”, ha aggiunto.
Nel corso dell’incontro sono emerse diverse testimonianze di imprenditrici che hanno raccontato la propria esperienza: da Marinella Avellino, titolare di una azienda produttrice di materie plastiche a Gela, a Grazia Locascio “moglie, medico e manager” di strutture sanitarie dedicate alla nefrologia a Palermo e in provincia di Messina. Ma anche la testimonianza di Maria Grazia Vagliasindi, già alla guida della corte di Appello di Caltanissetta dal 2017 fino al 2024, prima donna in Sicilia a raggiungere questo livello nella carriera giudiziaria. “Ricordiamo – ha detto – che le donne in magistratura sono entrate con il primo concorso del 1965 e che ancora oggi sono molte di più le donne che superano il concorso ma molte meno le colleghe che raggiungono figure apicali”.

L’incontro è stato il modo anche per coniugare il tema della legalità a quello dell’impresa. “Stiamo cercando un antidoto all’ignoranza, un antidoto all’illiceità. L’unica strada è studiare, vogliamo trasferire è il virus della legalità”, ha aggiunto la Presidente Irfis. I numeri dicono che nelle aziende, soprattutto in Italia, la percentuale di donne non è altissima e dovrebbe aumentare. Mentre l’occupazione femminile in Italia resta un nodo per tutte le statistiche. “Non solo le autorità possono aiutare, ma io penso che le donne stesse possono dare un grande contributo: cioè portare valori etici nelle loro imprese e quindi automaticamente e di conseguenza una legalità”, ha riferito Antonella Giachetti, presidente nazionale di Aidda che ha auspicato anche un cambio di paradigma più incentrato sull’economia sociale “non deve essere solo il profitto quello che deve guidare chi è al vertice di una azienda ma la sostenibilità in ogni campo”.

“Noi donne siamo naturalmente portate alla trasparenza, naturalmente portate a cercare di risolvere i conflitti non con lo scontro ma con l’inclusione. Svolgono un ruolo importantissimo con i loro valori che contaminare l’organizzazione della società. Basta che si facciano accedere e contamineranno il sistema”. E a proposito di contaminazioni dal dibattito è emersa l’idea di una “banca del tempo” per accompagnare e affiancare le giovani studentesse universitarie che vogliono aprire una impresa a imprenditrici Aidda.

– foto xd6/Italpress –

Economia

Moody’s previsioni sull’Italia: crescita lenta e debito in aumento

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Moody’s ha recentemente rivisto le previsioni economiche per l’Italia, sottolineando una crescita moderata, sotto l’1%, nel 2023. La causa principale di questa performance deludente risiede nella domanda interna e nelle esportazioni, influenzate negativamente dalla contrazione dell’economia tedesca. Anche se il deficit italiano dovrebbe diminuire progressivamente entro il 2026, la gestione del debito rimane una sfida importante, con il rapporto debito/PIL destinato a salire fino al 143% entro il 2027. L’agenzia evidenzia inoltre che l’implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) è stata meno efficace del previsto, con una spesa inferiore alle aspettative.

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Economia

Rincari Natalizi: Aumenti per panettone e torrone

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A Natale, i prezzi dei dolci tipici, come panettone e pandoro, subiranno dei lievi rincari, ma il vero aumento riguarderà il torrone. Le stime parlano di un aumento medio del 38% per i panettoni, con un rincaro che in alcuni casi supera il 60%, specialmente nei prodotti commerciali. Tuttavia, il torrone potrebbe registrare incrementi più significativi, anche a causa dell’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia, che stanno impattando fortemente i produttori​.

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Economia

La frenata dell’inflazione e il calo dei tassi di interesse

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L’Italia si prepara ad affrontare il 2025 con un clima economico più favorevole per le famiglie, grazie alla frenata dell’inflazione e alla riduzione dei tassi di interesse, due fattori che dovrebbero contribuire significativamente a migliorare le condizioni finanziarie delle famiglie italiane.

Nel corso del 2024, le famiglie italiane hanno già registrato segnali positivi. La riduzione dei prezzi, che ha caratterizzato l’anno, ha avuto un impatto diretto sul potere d’acquisto dei consumatori. Questo fenomeno è stato accompagnato dai rinnovi contrattuali che hanno visto aumentare i salari, contribuendo a dare una boccata d’ossigeno a molti nuclei familiari.

L’inflazione, che aveva pesato sui bilanci delle famiglie italiane negli ultimi anni, ha iniziato a rallentare. Le principali voci di spesa, come i costi energetici e quelli alimentari, hanno registrato un abbassamento dei prezzi, creando un margine di respiro per i consumatori.

Nel 2025, il calo previsto dei tassi di interesse rappresenterà un ulteriore aiuto per le famiglie italiane, in particolare per chi ha mutui o prestiti. Il ridotto costo del denaro si tradurrà in minori oneri finanziari per chi deve far fronte a prestiti a lungo termine, come ad esempio i mutui sulla casa. Questo alleggerimento contribuirà a migliorare il bilancio familiare, aumentando il potere d’acquisto e stimolando i consumi interni.

La politica monetaria più accomodante, attesa per il prossimo anno, dovrebbe anche favorire una maggiore disponibilità di credito, consentendo alle famiglie di affrontare con maggiore serenità le spese quotidiane e, eventualmente, di intraprendere investimenti a lungo termine come l’acquisto di abitazioni.

Guardando al futuro, le previsioni per il 2025 sono ottimistiche. La combinazione di una crescita moderata dei prezzi, il miglioramento dei rinnovi contrattuali e il calo dei tassi di interesse contribuiranno a un miglioramento delle condizioni economiche delle famiglie italiane. Questo scenario potrebbe portare a un aumento della fiducia dei consumatori e a una ripresa più solida dei consumi interni.

Inoltre, la riduzione dell’inflazione e il rafforzamento del potere d’acquisto potrebbero avere effetti positivi anche sul mercato del lavoro, favorendo l’occupazione e, di conseguenza, migliorando ulteriormente la stabilità economica delle famiglie.

In sintesi, il 2024 ha già segnato un anno di ripresa per le famiglie italiane, con un aumento del potere d’acquisto e una riduzione dei prezzi. Le prospettive per il 2025 sono altrettanto promettenti, grazie alla frenata dell’inflazione e al calo dei tassi di interesse. Questi fattori, uniti ai rinnovi contrattuali, garantiranno una maggiore stabilità finanziaria per le famiglie italiane, favorendo una ripresa sostenibile dell’economia domestica. Con un clima economico più favorevole, le famiglie potranno affrontare con maggiore serenità le sfide future, contribuendo al rafforzamento dell’economia nazionale.

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