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SAI PERCHE’…I neri dominano l’atletica mentre i bianchi il nuoto?

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Le differenze di prestazione tra atleti di diverse discipline sportive non sono solo il risultato di allenamenti e opportunità, ma anche di fattori genetici e fisiologici. Questo divario emerge chiaramente quando si confrontano sport come il nuoto e l’atletica leggera, dove la composizione muscolare e la densità ossea possono influenzare notevolmente i risultati.

Nel nuoto, ad esempio, le caratteristiche fisiologiche degli atleti possono giocare un ruolo cruciale. Atleti con una maggiore densità ossea e una minore percentuale di tessuto adiposo tendono a trovare più difficile galleggiare, un aspetto fondamentale per l’efficienza in acqua. Questo è spesso associato a una minore predisposizione alla prestazione di elite in questo sport, dove la capacità di galleggiare e muoversi attraverso l’acqua è essenziale.

D’altra parte, in atletica leggera, soprattutto nei 100 metri piani, la situazione è diversa. Gli atleti che eccellono in discipline brevi e esplosive, come gli sprint, spesso possiedono una maggiore quantità di fibre muscolari veloci, che facilitano le contrazioni muscolari rapide e intense. Questo tipo di muscolatura è particolarmente vantaggioso per scatti brevi, contribuendo ai record eccezionali degli sprinter.

Le statistiche confermano queste tendenze. Nei record del nuoto, infatti, la maggior parte dei primati appartiene a atleti che, per le loro caratteristiche genetiche, sono avvantaggiati da una diversa composizione corporea. In contrasto, nei 100 metri piani, gli atleti di origine africana o di discendenza africana predominano, evidenziando la loro superiorità nelle gare di sprint grazie alla loro specifica struttura muscolare.

Queste osservazioni non devono essere interpretate come determinanti assoluti nella scelta di uno sport rispetto a un altro, ma piuttosto come indicatori di come la genetica possa influenzare le prestazioni sportive in modi diversi. La comprensione di questi aspetti può aiutare a valorizzare le diverse capacità fisiche e a promuovere opportunità di eccellenza in vari ambiti sportivi.

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SAI CHE..

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Ecco una curiosità affascinante: le stelle marine non hanno sangue! Invece di un sistema circolatorio tradizionale come quello degli esseri umani, le stelle marine utilizzano un sistema idraulico per muoversi e nutrirsi. Il loro corpo è pieno di un liquido che permette loro di spostarsi e operare in modo simile a un fluido, senza bisogno di sangue. Inoltre, grazie a questo sistema, le stelle marine possono rigenerare parti del loro corpo, come braccia, se danneggiate o perse. Se una stella marina perde un braccio, può ricrescere completamente, e in alcuni casi, persino un nuovo esemplare può emergere da un singolo braccio rimasto!

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Le formiche non dormono mai: il segreto della loro incessante attività

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ADN24

Ecco un’altra curiosità affascinante: le formiche non dormono mai! A differenza degli esseri umani e di molti altri animali, le formiche non hanno un vero e proprio ciclo di sonno. In realtà, riposano a intervalli brevi durante la giornata, ma non dormono mai per periodi prolungati come noi. Alcuni studi suggeriscono che ogni formica riposa per pochi minuti alla volta, spesso alternandosi con altre formiche nel formicaio. Questo comportamento permette alle formiche di essere costantemente attive, svolgendo lavori come la raccolta di cibo, la cura della regina e la protezione del nido, senza mai fermarsi completamente!

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Il miele: un alimento eternamente commestibile e la sua magia naturale

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ADN24

Ecco una curiosità affascinante sul miele: questo alimento, noto per la sua dolcezza e versatilità, non va mai a male! Gli archeologi hanno scoperto miele in tombe egizie antiche di oltre 3.000 anni fa che era ancora commestibile. La sua lunga durata è dovuta alle sue proprietà uniche. Il miele ha un pH molto basso, che rende l’ambiente inospitale per batteri e lieviti. Inoltre, le api aggiungono un enzima durante la produzione che converte gli zuccheri presenti nel nettare in zuccheri più semplici, rendendo il miele naturalmente conservabile.

Un altro motivo per cui il miele non si deteriora è la sua bassa umidità, che impedisce la crescita di microrganismi. La combinazione di zuccheri, bassa umidità e acidità lo rende praticamente sterile. Inoltre, i contenitori di miele sigillati bene non permettono l’ingresso di aria, il che impedisce ulteriori contaminazioni.

Sebbene il miele sia praticamente eterno, può cristallizzarsi nel tempo. Ma non preoccuparti: questo non significa che sia andato a male. Basta riscaldarlo a bassa temperatura e tornerà liquido. Questo rende il miele un alimento incredibile, non solo per le sue proprietà nutrizionali, ma anche per la sua capacità di conservazione naturale!

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