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SAI CHE…Gli uomini riescono ad orientarsi meglio delle donne. Lo dice uno studio

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Il motivo per cui gli uomini possono essere più inclini a leggere una mappa potrebbe risiedere nel modo in cui sono stati cresciuti, oltre all’orgoglio maschile. Alcuni studi hanno effettivamente rilevato leggere performance leggermente migliori nell’orientamento spaziale negli uomini, spesso associati alla necessità degli antenati maschi di cacciare e navigare per ritornare a casa. Questa pressione selettiva potrebbe aver favorito lo sviluppo di migliori capacità di navigazione spaziale negli uomini nel corso dell’evoluzione.

Tuttavia, il neuroscienziato cognitivo Justin Rhodes ha suggerito che se questa abilità avesse origini evolutive, dovrebbe essere trasmessa attraverso la linea maschile, passando dai padri anche alle figlie femmine, a meno che non sia legata al cromosoma Y. Altrimenti, l’abilità potrebbe essere acquisita attraverso fattori culturali e ambientali, simili ad altre abilità.

Rhodes ha condotto uno studio su 21 diverse specie, inclusi gli umani, per testare l’ipotesi che l’abilità nell’orientamento spaziale sia legata alla selezione naturale. Ha scoperto che, indipendentemente dal sesso dell’animale che si sposta di più da casa, i maschi tendono ad essere leggermente più abili nell’orientamento spaziale. Questo suggerisce che i fattori culturali potrebbero giocare un ruolo significativo nello sviluppo di queste abilità.

Infatti, uno studio che ha confrontato le capacità di navigazione spaziale tra uomini e donne di una popolazione indigena cresciuti allo stesso modo, ha trovato che non c’erano differenze nelle loro abilità di orientamento. Ciò suggerisce che l’abilità di muoversi nello spazio può essere sviluppata e migliorata con la pratica, insegnata insieme alla parità di genere e agli stessi incoraggiamenti nell’esplorazione.

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La Yakuza, storia e struttura della “mafia giapponese”

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La yakuza è un termine che si riferisce a varie organizzazioni mafiose giapponesi, che operano in un sistema complesso di clan. Ecco alcuni dettagli specifici:

  1. Struttura: La yakuza è organizzata in clan o “kumi”, ognuno con un proprio leader (oyabun) e membri (kobun). La gerarchia è rigorosa e il rispetto delle gerarchie è fondamentale.
  2. Attività: Le operazioni della yakuza includono traffico di droga, gioco d’azzardo, estorsione, prostituzione, e, più recentemente, attività legate a internet e cybercrimine. Alcuni clan si occupano anche di attività legali, come la costruzione e il commercio.
  3. Codice d’onore: La yakuza segue un codice d’onore noto come “ninkyō dantai”, che enfatizza il rispetto, la lealtà e l’ospitalità. I membri sono spesso legati da giuramenti che implicano un forte senso di comunità.
  4. Tatuaggi: I membri della yakuza sono noti per i loro tatuaggi elaborati, che possono coprire gran parte del corpo. Questi tatuaggi, chiamati “irezumi”, raccontano storie mitologiche o rappresentano simboli di forza e protezione.
  5. Impatto sociale: Sebbene siano coinvolti in attività illegali, alcuni clan hanno storicamente svolto un ruolo nella protezione delle comunità locali, risolvendo conflitti e mantenendo un certo ordine.
  6. Leggi e repressione: Negli ultimi anni, il governo giapponese ha intensificato gli sforzi per combattere la yakuza, rendendo più difficile la loro operatività attraverso leggi più severe e una crescente stigmatizzazione sociale.

La yakuza rappresenta quindi un fenomeno complesso che combina elementi di cultura, criminalità e interazione sociale in Giappone.

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SAI CHE…le Vittime dei Maya erano selezionati in base a delle caratteristiche specifiche?

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L’antica città di Chichén Itzá fu un importante centro politico durante l’epoca Maya, dominante nei secoli precedenti l’arrivo dei coloni spagnoli. Oggi, questo sito archeologico nello Yucatan è una delle destinazioni più visitate, celebre per la sua storia di sacrifici rituali, in particolare nel Sacro Cenote, un pozzo naturale di acqua dolce. All’inizio del XX secolo, il cenote divenne famoso per il ritrovamento di centinaia di resti umani e un grande tzompantli, una rastrelliera di teschi in pietra.

Uno studio recente pubblicato su Nature ha fatto luce sul profilo delle vittime dei sacrifici, rivelando che spesso si trattava di maschi geneticamente correlati, talvolta gemelli identici. Gli archeologi hanno esaminato i resti di 64 bambini sepolti in un chultún, una cisterna d’acqua scoperta nel 1967 vicino al Sacro Cenote. Le analisi genetiche hanno rivelato che questi bambini, la maggior parte dei quali aveva tra i 3 e i 6 anni, appartenevano alla popolazione Maya locale. Circa un quarto di loro era strettamente imparentato con almeno un altro bambino nel gruppo, suggerendo che fossero cresciuti nella stessa famiglia o fossero parenti di primo o secondo grado. Inoltre, le prove sulle loro diete simili hanno indicato un ambiente di crescita comune.

Queste scoperte offrono nuove prospettive sulle pratiche rituali e sociali degli antichi Maya a Chichén Itzá, illuminando aspetti della loro cultura e delle loro credenze religiose che rimangono oggetto di studio e ammirazione per i visitatori moderni.

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Chi “muove i fili” nei programmi tv?

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Dietro i programmi TV ci sono diverse figure e team che lavorano insieme per creare contenuti di successo. Ecco i principali “filoni” che muovono i fili:

1. Produttori

  • Produttore esecutivo: Responsabile della supervisione complessiva del progetto, dalla concezione alla messa in onda. Si occupa di budget, personale e strategia.
  • Produttore: Gestisce specifici aspetti della produzione, coordinando i vari reparti.

2. Scrittori

  • Scrivono i copioni, sviluppano le trame e creano i dialoghi. In genere, i programmi hanno stanze di scrittura in cui gli autori collaborano per sviluppare le idee.

3. Registi

  • Interpretano la visione creativa del progetto e dirigono le riprese. Si occupano della composizione delle scene, delle performance degli attori e della gestione del set.

4. Attori

  • Interpretano i personaggi e portano alla vita le storie scritte dai sceneggiatori. Gli attori possono anche contribuire con idee creative.

5. Tecnici

  • Cameraman: Si occupano delle riprese e della fotografia.
  • Montatori: Assemblano le riprese per creare la versione finale del programma.
  • Tecnici del suono: Gestiscono l’audio, dalla registrazione alla post-produzione.

6. Direttori di produzione

  • Si occupano della logistica e della pianificazione, assicurando che tutto funzioni senza intoppi durante le riprese.

7. Marketing e distribuzione

  • Team che promuovono il programma, gestiscono le campagne pubblicitarie e si occupano della distribuzione sui vari canali.

8. Network e emittenti

  • Le reti televisive decidono quali programmi produrre e mandare in onda. Possono influenzare la direzione creativa attraverso feedback e richieste specifiche.

9. Pubblico

  • Le reazioni e le preferenze del pubblico possono influenzare le decisioni creative e strategiche. I dati di ascolto e le interazioni sui social media sono preziosi per i produttori.

10. Crisis Manager e consulenti

  • Professionisti che aiutano a gestire le controversie e le crisi, assicurandosi che il programma mantenga un’immagine positiva.

In sintesi, la creazione di un programma TV è un processo complesso che coinvolge molte persone e competenze diverse, ognuna delle quali contribuisce a far funzionare il tutto in modo armonioso.

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