I recenti controlli dei carabinieri del NAS a Roma hanno portato alla luce un inquietante episodio di traffico illegale di pesce. Durante un’operazione, sono stati sequestrati ben 260 chili di prodotti ittici stipati in valigie di turisti cinesi, destinati a ristoranti “All You Can Eat” nella capitale. Questo pesce, trasportato in condizioni igieniche precarie, rappresentava un serio rischio per la salute pubblica.
Le indagini sono state avviate dopo un incremento anomalo di voli dalla Cina verso l’Italia, segnalato dall’Agenzia delle Dogane di Fiumicino. I carabinieri hanno scoperto che alcuni passeggeri si fingevano turisti, ma in realtà trasportavano solo pesce e crostacei, pronti per la distribuzione ai ristoranti etnici di Roma. I prodotti, conservati in scatole di polistirolo e ricoperti di ghiaccio, non fornivano alcuna garanzia sulla loro origine, rendendo impossibile verificarne la tracciabilità e la sicurezza.
In seguito al sequestro, i ristoranti coinvolti sono stati chiusi precauzionalmente. Tuttavia, il fenomeno del trasporto illegale di alimenti non sembra limitarsi a Roma, ma si sta diffondendo anche in altre città italiane, come Milano. Le autorità hanno evidenziato che nel 2024 sono stati chiusi temporaneamente 57 locali per irregolarità legate alla sicurezza alimentare, tra cui mancanze nella documentazione necessaria e violazioni delle normative HACCP.
Questa situazione solleva interrogativi importanti sulla qualità e la provenienza del pesce servito nei ristoranti, e sottolinea la necessità di una vigilanza più attenta per garantire la sicurezza alimentare dei consumatori. Le indagini dei carabinieri del NAS proseguono per scoprire eventuali reti organizzate coinvolte in questo traffico, mettendo in luce un problema che richiede attenzione e intervento.