La Chiesa Cattolica vanta un patrimonio di santi, beati e martiri che è davvero impressionante. Tuttavia, stabilire un numero preciso di queste figure è estremamente difficile. Molti nomi risalenti ai primi secoli della cristianità e al Medioevo sono andati perduti, rendendo quasi impossibile compilare un elenco completo.
Fino al XIII secolo, la proclamazione di un santo avveniva in modo piuttosto diffuso e decentralizzato. Ogni sacerdote, all’interno delle proprie comunità, poteva celebrare messe di canonizzazione senza necessitare dell’approvazione papale o vescovile. Questa pratica, però, portò a situazioni caotiche, poiché molte delle figure riconosciute come santi si rivelarono legate a miti o tradizioni pagane. Tale confusione giunse a tal punto che Papa Gregorio IX decise di centralizzare il processo, riservando a sé e ai suoi successori il diritto esclusivo di canonizzazione.
Dalla fine del Cinquecento, il numero di santi riconosciuti dalla Chiesa ha subito un incremento significativo. Sono stati identificati e canonizzati più di 1730 santi, con diverse centinaia di martiri, soprattutto negli ultimi decenni. Giovanni Paolo II e Papa Francesco hanno portato avanti una serie di canonizzazioni straordinarie: il primo ha raddoppiato il numero di beati al momento della sua morte nel 2005, mentre il secondo ha realizzato una singola canonizzazione di 800 martiri dell’assedio di Otranto, evento straordinario che ha segnato un momento importante nella storia della Chiesa.
Questi numeri testimoniano non solo la ricchezza della tradizione cattolica, ma anche l’evoluzione delle pratiche di riconoscimento e celebrazione dei santi nel corso dei secoli.