Tra il XV e il XVIII secolo, l’Europa è stata teatro di una delle più estese e violente campagne di persecuzione mai registrate: la caccia alle streghe. Accuse di stregoneria colpirono in particolare donne ritenute pericolose o ribelli, spesso sospettate per il loro lavoro come levatrici, erboriste, o per comportamenti considerati eccentrici. Nel fervore delle accuse, molti tribunali religiosi e civili processarono queste donne, e diverse migliaia furono condannate a morte, spesso mediante rogo.
Gli archivi storici, frammentari e spesso distrutti, rendono difficile stabilire il numero esatto delle vittime. Tuttavia, studi moderni suggeriscono che circa 100.000 processi ebbero luogo in Europa. Paesi come la Germania, la Polonia e la Francia registrarono i numeri più alti di processi, con la Germania che da sola vide circa 50.000 persone accusate di stregoneria. Le condanne non riguardarono solo le donne, ma furono loro le vittime principali di una società che temeva l’indipendenza femminile e giudicava la diversità come una minaccia.
In contrasto con le credenze popolari, gli archivi vaticani mostrano che le condanne al rogo emesse dai tribunali ecclesiastici cattolici in Portogallo, Spagna e Italia furono meno di cento. La repressione fu però alimentata anche da tribunali civili e da istituzioni religiose non cattoliche, facendo sì che in alcune aree dell’Europa le vittime si contassero a migliaia.
Tra i tanti studiosi, lo storico Brian P. Levack ha calcolato che circa il 55% dei processi di stregoneria si concluse con una condanna. Secondo le sue stime, oltre 60.000 donne furono giustiziate in Europa, spesso dopo giorni di torture e umiliazioni.
Queste persecuzioni non si limitarono al continente europeo; anche nelle colonie americane si tennero processi per stregoneria, con il caso di Salem, negli Stati Uniti, che divenne uno dei più noti. La caccia alle streghe europea resta un tragico esempio delle conseguenze della paura e dell’intolleranza, ancora oggi simbolo di un’epoca in cui il sospetto e l’ignoranza prevalsero sulla ragione.