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SAI CHE… Le persone schizofreniche sentono le voci e perchè?

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Recenti ricerche hanno messo in luce un aspetto inedito delle allucinazioni uditive nei pazienti affetti da schizofrenia, suggerendo che la loro origine possa risiedere non solo nel sistema uditivo, ma anche nelle connessioni tra il sistema motorio e quello uditivo del cervello. Questi risultati potrebbero rivoluzionare l’approccio terapeutico attuale.

Tradizionalmente, si pensava che le allucinazioni uditive fossero principalmente legate a disfunzioni del sistema uditivo. Tuttavia, gli scienziati hanno scoperto che molti pazienti schizofrenici faticano a distinguere tra i loro pensieri e le voci esterne, il che suggerisce che la loro percezione delle voci possa essere influenzata da meccanismi più complessi.

Un aspetto chiave di questa ricerca è il concetto di “efference copy” (EC), un segnale generato dal sistema motorio che rappresenta l’intenzione comunicativa di una persona. In situazioni normali, questo segnale permette al cervello di sincronizzare i pensieri con i suoni emessi. Tuttavia, nei pazienti che sentono voci, questo segnale può diventare impreciso, creando disallineamenti che portano a percezioni errate.

Un team di ricercatori ha analizzato l’attività cerebrale di 40 pazienti, suddividendoli tra coloro che sentivano voci e quelli che non ne sperimentavano. I risultati hanno mostrato che, mentre il “corollary discharge” (CD) era compromesso in entrambi i gruppi, solo i pazienti con allucinazioni uditive presentavano un EC “rumoroso”. Questo indica che il segnale non si dirigeva correttamente verso le aree del cervello responsabili della percezione dei suoni, attivando aree non correlate.

Queste scoperte aprono nuove strade per il trattamento della schizofrenia, suggerendo che le terapie dovrebbero considerare anche la componente motoria oltre a quella uditiva. Con un cambio di paradigma nella comprensione della malattia mentale, ci si aspetta che approcci più mirati possano migliorare significativamente la qualità della vita di chi soffre di schizofrenia.

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Lo sai che le farfalle..

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ADN24

..hanno le antenne così sensibili da poter “annusare” un fiore a distanza? Le antenne delle farfalle sono dotate di minuscole cellule sensoriali che permettono loro di rilevare le sostanze chimiche presenti nell’aria. Questo le aiuta a localizzare i fiori ricchi di nettare da cui nutrirsi, ma anche a trovare un compagno durante la stagione degli amori.

Ma non è tutto: le antenne sono così sofisticate che le farfalle possono “annusare” anche da lontano, percependo tracce di feromoni rilasciati dalle piante o da altre farfalle. In questo modo, riescono a orientarsi con una precisione incredibile, anche in ambienti complessi. Questa capacità di rilevare segnali chimici nell’aria è estremamente sviluppata e permette alle farfalle di navigare e interagire con il loro ambiente in modi che noi umani non possiamo nemmeno immaginare.

Le antenne delle farfalle sono, quindi, strumenti multiuso che non solo le aiutano a nutrirsi, ma sono anche fondamentali per la loro sopravvivenza e riproduzione. Un altro esempio affascinante della straordinaria natura dei piccoli insetti!

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Lo sai che i polpi hanno tre cuori?

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ADN24

Due cuori pompano il sangue verso le branchie, dove avviene lo scambio di ossigeno, mentre il terzo cuore pompa il sangue ossigenato al resto del corpo. Questo sistema circolatorio speciale permette ai polpi di adattarsi all’ambiente marino, che può essere povero di ossigeno in alcune zone. Tuttavia, c’è un dettaglio curioso: quando un polpo nuota, il cuore che pompa il sangue al corpo si ferma temporaneamente, il che significa che i polpi tendono a stancarsi molto più rapidamente mentre nuotano rispetto a quando si muovono strisciando sul fondale marino.

Inoltre, i polpi sono esseri straordinariamente intelligenti. Sono noti per la loro capacità di risolvere problemi complessi, aprire contenitori e persino utilizzare strumenti, come conchiglie e noci di cocco, per proteggersi dai predatori. La loro intelligenza è stata studiata a fondo, in particolare per la loro sorprendente capacità di memorizzare e adattarsi a nuove situazioni.

Un’altra caratteristica affascinante dei polpi è la loro capacità di cambiare colore e texture della pelle grazie a cellule specializzate chiamate cromatofori. Questo permette loro di mimetizzarsi perfettamente con l’ambiente circostante per sfuggire ai predatori o per cacciare le prede.

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Lo sai che gli alberi comunicano tra loro?

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ADN24

Lo sai che gli alberi comunicano tra loro attraverso una rete sotterranea di funghi? Questo fenomeno, noto come Wood Wide Web, è una vera e propria “internet naturale” che permette agli alberi di scambiarsi informazioni e risorse. Sotto la superficie, le radici degli alberi si collegano a una rete di funghi micorrizici che agisce come una sorta di cavo di comunicazione. Attraverso questa rete, gli alberi possono condividere nutrienti, come zuccheri e azoto, ma anche inviare segnali di allarme in caso di attacchi da insetti o malattie.

Un esempio affascinante di questa cooperazione è che gli alberi più anziani, spesso più forti, inviano risorse agli alberi giovani che potrebbero avere difficoltà a sopravvivere. Inoltre, se un albero viene attaccato da parassiti, può inviare segnali chimici attraverso questa rete per avvisare gli altri alberi, i quali si preparano a difendersi. Questo comportamento altruista dimostra come le piante non solo competano tra loro per risorse, ma possano anche cooperare per garantire la sopravvivenza collettiva. La scoperta della rete sotterranea di comunicazione tra alberi ha cambiato il nostro modo di pensare all’intelligenza e alla cooperazione nel regno vegetale.

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