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Sai che la sonda Voyager 1 continua a sorprendere il mondo scientifico?

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Nel suo straordinario viaggio iniziato 47 anni fa, Voyager 1 continua a sorprendere il mondo scientifico. Nonostante le difficoltà recenti, gli strumenti a bordo della sonda hanno ripreso a funzionare perfettamente, permettendo di inviare segnali da una distanza incredibile di 24 miliardi di chilometri dalla Terra.

Questa missione, che insieme alla sua gemella Voyager 2 ha segnato tappe fondamentali nell’esplorazione spaziale, è equipaggiata con strumenti avanzati capaci di misurare onde di plasma, campi magnetici e particelle nello spazio interstellare.

Dopo un episodio di malfunzionamento avvenuto nel novembre 2023, che aveva causato l’invio di dati incomprensibili, il team di ingegneri del Jet Propulsion Laboratory della NASA ha lavorato intensamente per ripristinare la funzionalità della sonda. Grazie a un aggiornamento software, i segnali ora tornano a essere chiari e utili per la comunità scientifica.

Le speranze sono alte: gli scienziati puntano a mantenere la sonda attiva fino al 2035, quando si prevede che si troverà a 30 miliardi di chilometri dalla nostra casa nel sistema solare. Voyager 1 non è solo un testimone del passato, ma un simbolo della perseveranza della scienza e della curiosità umana nel cercare di comprendere il vasto universo.

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Fuochi d’Artificio: un viaggio dalla Cina alla notte di capodanno

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ADN24

I fuochi d’artificio, con il loro spettacolo di luci e colori, sono un elemento centrale in molte celebrazioni, dal Capodanno alle feste nazionali. Ma lo sapevi che l’origine dei fuochi d’artificio risale alla Cina antica? Si dice che siano stati inventati circa 2.000 anni fa, durante la dinastia Han. I primi fuochi d’artificio erano molto diversi da quelli che conosciamo oggi: si trattava infatti di semplici bambù riempiti di polvere da sparo, che, quando accesi, esplodevano facendo un rumore assordante, usato per scacciare gli spiriti maligni.

Con il passare del tempo, la tecnica è stata affinata e i colori che vediamo oggi nei fuochi d’artificio sono stati il risultato di secoli di sperimentazioni chimiche. Gli antichi cinesi iniziarono a creare mix di metalli per produrre i diversi colori: il litio per il rosso, il rame per il blu e il bario per il verde. I fuochi d’artificio arrivarono in Europa nel 13° secolo, grazie agli scambi con i mercanti arabi, e in Italia, paese noto per la sua tradizione pirotecnica, divennero ben presto un’arte.

Oggi, ogni spettacolo di fuochi d’artificio è progettato per creare effetti speciali straordinari, e vengono utilizzati nelle celebrazioni più importanti, come il Capodanno, il 4 luglio negli Stati Uniti, o le feste in onore di santi e patroni. Ma anche se sono un simbolo di gioia e festa, non mancano le preoccupazioni per la sicurezza e l’ambiente. L’uso dei fuochi d’artificio, infatti, è regolato in molti paesi, ed è sempre più diffuso il dibattito sui loro impatti sulla salute e sugli animali, che possono essere particolarmente sensibili ai forti rumori.

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La tradizione del rumore nel Capodanno: scacciare gli spiriti maligni per un nuovo inizio

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ADN24

Una curiosità interessante sul Capodanno riguarda la tradizione di “fare rumore” per scacciare gli spiriti maligni. In molte culture, la notte del 31 dicembre è vista come un momento di transizione, e si crede che il rumore forte aiuti a allontanare le forze negative, portando così buona sorte nell’anno che inizia. Questo spiega perché in molte nazioni si usano fuochi d’artificio, campane, botti e altri rumori festosi. In particolare, in Scozia, la celebrazione del “Hogmanay” è famosa per le sue tradizioni di accogliere il nuovo anno con un’abbondanza di rumori e percussioni, con la convinzione che questi suoni proteggano le persone da eventuali malvagità nell’anno futuro.

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Ladro incastrato nel camino durante un fuga dalla polizia

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ADN24

Un uomo di 33 anni, durante una fuga dalla polizia a Fall River, nel Massachusetts, ha trovato un nascondiglio decisamente singolare: il camino di un’abitazione. Tuttavia, quel rifugio si è trasformato in una trappola, da cui il ladro non è riuscito a liberarsi se non grazie all’intervento degli agenti che lo stavano inseguendo. L’uomo, che si trovava insieme a un complice sui tetti, è rimasto incastrato nel comignolo mentre cercava di fuggire.

Il complice è riuscito a scappare, ma il 33enne ha dovuto chiedere aiuto direttamente alla polizia, che lo ha trovato intrappolato nel camino. Per liberarlo, sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno dovuto rimuovere alcuni mattoni per raggiungere il ladro. Una volta estratto, l’uomo è stato portato in ospedale per ricevere le cure necessarie, per poi essere arrestato con l’accusa di possesso di stupefacenti.

L’intervento della polizia è stato reso possibile dopo che un passante, preoccupato per la presenza di due persone sui tetti, ha dato l’allarme. Nonostante il tentativo di nascondersi, il 33enne non è riuscito a sfuggire alla cattura. Le indagini proseguono per rintracciare il complice, che ha preferito continuare la fuga invece di tentare di liberare l’amico.

Un episodio davvero curioso, che dimostra come la fuga dalla polizia possa talvolta condurre a situazioni inaspettate e bizzarre.

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