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SAI CHE… Esiste un metodo su come migliorare la concentrazione durante lo studio?

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La concentrazione durante lo studio è una sfida comune per molti studenti. Recentemente, una studentessa di nome Ginevra ha chiesto consiglio al nostro esperto psicopedagogista, Stefano Rossi, su come affinare questa abilità fondamentale.

Evitare le Tecniche Tradizionali

Innanzitutto, è importante non cadere nel tranello delle tecniche di studio tradizionali, come il metodo “leggisottolinea-ripeti”, che spesso portano a frustrazione se si dimentica anche solo una parte del materiale. Questo approccio, sebbene comune, può rivelarsi poco efficace e controproducente.

Riformulare il Proprio Approccio allo Studio

Per migliorare la concentrazione, Ginevra è invitata a iniziare ponendosi delle domande significative. È utile riflettere su ciò che già si conosce sull’argomento e su ciò che si desidera scoprire. Questo metodo stimola la curiosità e crea una connessione personale con il materiale.

Utilizzare Mappe Mentali

Un’altra strategia suggerita è l’uso delle mappe mentali. Per farlo, è consigliabile scrivere l’argomento centrale su un foglio orizzontale e far partire rami che esplorano aspetti collegati. Ogni paragrafo del testo può essere affrontato in tre fasi: lettura, sottolineatura delle parole chiave e scrittura di una micro frase. Questo approccio non solo facilita la comprensione, ma permette anche di visualizzare le informazioni in modo organizzato.

Focalizzarsi sulle Domande di Comprensione

Ogni ramo della mappa dovrebbe includere una “domanda di comprensione” che aiuti a riflettere su ciò che si è appreso. Le domande, come “Che cos’è la Luna?” o “Quale dimensione ha?”, incoraggiano un approfondimento del tema e favoriscono il richiamo delle informazioni.

L’Importanza dei Colori

Infine, l’uso di colori vivaci nella creazione della mappa è un ulteriore strumento per migliorare la concentrazione. I colori stimolano il cervello e rendono l’apprendimento meno faticoso e più coinvolgente.

Seguendo questi suggerimenti, Ginevra e altri studenti possono migliorare notevolmente la loro concentrazione durante lo studio, rendendo l’apprendimento un’esperienza più efficace e gratificante.

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SAI CHE..le giraffe

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…. nonostante la loro altezza, non possono correre a velocità superiori a 56 km/h. Ciò che è ancora più interessante è che, nonostante abbiano lunghe gambe, non possono saltare come altri animali. La loro grande altezza le aiuta però a vedere i predatori da lontano e a rimanere in sicurezza. Inoltre, non hanno corde vocali, quindi comunicano tra di loro utilizzando suoni a bassa frequenza che non sono udibili per l’orecchio umano.

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SAI CHE…i pinguini…

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ADN24

…non sono solo degli eccellenti nuotatori, ma anche dei “sindacalisti” naturali! Quando si trovano a dover affrontare un inverno particolarmente rigido, alcuni pinguini si organizzano in gruppi per fare fronte comune contro il freddo. Si spostano continuamente, in modo che tutti possano avere il loro turno al centro del gruppo dove è più caldo, risparmiando energia e riscaldandosi a vicenda. Un vero esempio di solidarietà tra i membri di una comunità!

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La Mimosa Pudica: quando le piante ‘sentono’ il tocco

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ADN24

Una curiosità affascinante riguarda il comportamento delle piante: alcune piante, come la mimosa pudica, sono in grado di “sentire” il tocco. Quando vengono stimolate, le sue foglie si chiudono rapidamente come risposta difensiva. Questa reazione rapida è il risultato di un cambiamento nei flussi ionici nelle cellule vegetali, che provoca una temporanea perdita di pressione cellulare. La mimosa usa questo meccanismo per proteggersi dai potenziali predatori, dimostrando che anche le piante hanno sorprendenti modi di interagire con l’ambiente circostante.

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