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SAI CHE… Esiste il frigorifero fotovoltaico che funziona col sole?

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Un team di ricerca egiziano ha recentemente realizzato un mini-frigorifero alimentato da energia solare, che si distingue per l’assenza di gas refrigeranti e parti meccaniche in movimento. Questo innovativo dispositivo utilizza l’effetto Peltier per il raffreddamento, permettendo di conservare gli alimenti in modo sostenibile e senza l’impiego di sostanze chimiche nocive.

Il frigorifero rappresenta un’evoluzione significativa rispetto ai modelli tradizionali, i quali dipendono da gas refrigeranti e circuiti meccanici complessi. Il sistema sviluppato sfrutta il raffreddamento termoelettrico, una tecnologia che utilizza moduli Peltier. Questi moduli, composti da materiali semiconduttori, funzionano in modo tale che, applicando una corrente elettrica, un lato del modulo si raffredda mentre l’altro si riscalda, generando una differenza di temperatura che consente di mantenere freschi gli alimenti.

Pubblicato sulla rivista Scientific Reports, lo studio che descrive il progetto evidenzia non solo l’efficacia del mini-frigorifero, ma anche la sua struttura, che prevede un involucro esterno in legno e uno interno in acciaio inossidabile, separati da uno strato di schiuma isolante. Questo design contribuisce a migliorare l’efficienza energetica del dispositivo.

Durante i test, il frigorifero è stato sottoposto a diverse condizioni di illuminazione e potenza dei pannelli solari. L’esperimento ha rivelato che, alimentando i moduli Peltier con una tensione di 10 volt, è stato possibile ridurre la temperatura di un campione d’acqua di quasi 5 °C in meno di un’ora. Questi risultati promettenti suggeriscono che il frigorifero solare potrebbe rappresentare una valida alternativa ecologica ai modelli convenzionali, contribuendo a ridurre il consumo energetico e a diminuire l’impatto ambientale legato alla conservazione degli alimenti.

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SAI CHE… Ci Sono ciclisti volontari in azione a Valencia per aiutare le vittime delle inondazioni?

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La regione di Valencia sta affrontando una crisi senza precedenti a causa delle recenti inondazioni che hanno causato oltre duecento vittime e innumerevoli sfollati. In questo contesto drammatico, un gruppo di ciclisti volontari si è mobilitato per portare aiuti nei quartieri più colpiti, dimostrando la potenza della solidarietà e dell’azione comunitaria.

Con le loro biciclette, questi volontari riescono a raggiungere aree dove i mezzi di soccorso tradizionali non possono arrivare a causa del fango e dei detriti. L’iniziativa, promossa da ciclisti locali tra cui Juan Dual, ha creato una rete di supporto su due ruote. I partecipanti si sono uniti per trasportare beni essenziali come cibo, latte e pannolini, contribuendo a rifornire le famiglie in difficoltà.

Il centro di coordinamento per le operazioni è stato allestito presso l’Espai La Rambleta, un luogo culturale che è diventato un hub logistico per la raccolta e la distribuzione degli aiuti. Qui, i ciclisti si organizzano in gruppi e seguono le indicazioni delle associazioni locali per indirizzare le risorse verso le aree più bisognose. La mobilitazione richiede un’accurata pianificazione, poiché è fondamentale evitare il caos e garantire che gli aiuti raggiungano le persone giuste.

Tra i volontari si distingue anche Stefano Garzelli, ex campione di ciclismo e residente nella zona. Dopo aver vissuto in prima persona gli effetti devastanti di un’alluvione, Garzelli ha deciso di lanciare una raccolta fondi per sostenere le famiglie colpite, chiedendo il supporto della comunità e del mondo del ciclismo. Il suo appello ha colto l’attenzione di molti, sottolineando l’importanza di unire le forze per superare questa emergenza.

Queste iniziative, che ricordano quelle di agricoltori e altri volontari che si sono uniti per liberare le strade dal fango, evidenziano la determinazione della comunità valenciana nel fronteggiare questa catastrofe. Un forte messaggio di unità e resilienza emerge da questa mobilitazione, confermando che, come si suole dire, “solo el pueblo salva el pueblo”.

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SAI CHE… Questi sono i nomi maschili più scelti in Italia nel 2024?

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Nel 2024, tra i nomi per bambini più amati in Italia, c’è un cambiamento significativo: Leonardo si aggiudica la vetta della classifica, superando Francesco, da sempre tra i preferiti dai genitori. La scelta del nome, per molti, è un momento importante, spesso legato a valori familiari, alla storia o al significato profondo che il nome può portare con sé. Quest’anno, il fascino dei nomi tradizionali italiani come Tommaso, Edoardo, Alessandro e Lorenzo ha continuato a conquistare, complice la loro associazione con virtù apprezzate, come forza, intelligenza e spirito.

la classifica dei nomi più popolari del 2024

Ecco i dieci nomi maschili più scelti in Italia nel 2024:

  1. Leonardo
  2. Francesco
  3. Tommaso
  4. Edoardo
  5. Alessandro
  6. Lorenzo
  7. Mattia
  8. Gabriele
  9. Riccardo
  10. Andrea

La classifica non solo riflette le preferenze nazionali, ma sottolinea anche come alcuni nomi mantengano nel tempo una rilevanza particolare. Nomi classici come Leonardo e Francesco richiamano grandi figure storiche e artistiche, rendendo queste scelte non solo estetiche, ma anche simboliche.

perché questi nomi?

Molti genitori preferiscono nomi che racchiudano significati forti e valori positivi. Leonardo, per esempio, richiama l’ingegno e la creatività; Francesco evoca spiritualità e pace. La tendenza a scegliere nomi “intramontabili” indica un desiderio di stabilità e valore, aspetti che un nome moderno può difficilmente garantire nel tempo. Inoltre, nomi come Alessandro, che significa “difensore dell’uomo”, o Mattia, che significa “dono di Dio”, portano con sé una carica simbolica importante, spesso associata a personalità storiche o a qualità ritenute desiderabili.

come scegliere il nome giusto?

Scegliere un nome è un momento carico di significati e aspettative, spesso influenzato da motivi personali o familiari. Mentre alcuni cercano l’originalità, altri preferiscono stabilità e riconoscibilità. Secondo molti, un nome dovrebbe risuonare bene con il cognome, avere una pronuncia agevole e riflettere un augurio o una speranza per il futuro del bambino. Per orientarsi, genitori e futuri genitori possono affidarsi a strumenti online dell’Istat, che offrono dati aggiornati sulla popolarità dei nomi per area geografica, consentendo una scelta consapevole.

la rilevanza dei dati istat

Ogni anno, l’Istat pubblica rapporti sui nomi più diffusi in Italia, fornendo una panoramica che evidenzia non solo le preferenze nazionali ma anche variazioni regionali. L’indagine dell’Istat rappresenta un punto di riferimento importante per i genitori che desiderano trovare un nome che rifletta il gusto contemporaneo e al tempo stesso rispetti la tradizione.

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SAI CHE… Pelo sul gatto? Ecco perché è importante toglierli

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I nodi di pelo nei gatti, specialmente quelli a pelo lungo come Persiani e Maine Coon, sono comuni e possono sembrare un problema puramente estetico. Tuttavia, la rimozione di questi nodi è essenziale non solo per l’aspetto del gatto, ma anche per il suo benessere fisico.

cause della formazione dei nodi

I nodi si formano quando il pelo morto si mescola con quello vitale e si compattano sulla pelle del gatto. Questo problema è più frequente nei gatti a pelo lungo, poiché il loro mantello tende a intrappolare il sottopelo. Inoltre, la formazione di nodi può essere legata a fattori di salute: i gatti anziani, obesi o con problemi di mobilità spesso non riescono a pulirsi a sufficienza, causando un accumulo di pelo non rimosso. Anche la mancanza di spazzolature regolari da parte dei proprietari contribuisce alla formazione dei nodi.

rischi per la salute

I nodi di pelo non trattati possono causare irritazioni alla pelle, creando aree di dermatite, rossore e desquamazione. Inoltre, nodi di grandi dimensioni possono limitare i movimenti del gatto, provocando rigidità e persino zoppia. Infine, i nodi possono diventare un ambiente favorevole per parassiti come pulci e zecche, aumentando il rischio di infezioni e problemi cutanei.

come rimuovere i nodi

Rimuovere i nodi quando sono ancora piccoli rende l’operazione meno stressante per il gatto. Un metodo efficace è tentare di districare i nodi con le dita, eventualmente utilizzando un balsamo specifico per gatti. Se il nodo è troppo compatto, si può ricorrere al taglio, facendo attenzione a non ferire la pelle. Per i gatti particolarmente resistenti, in alcuni casi può essere necessaria una leggera sedazione dal veterinario.

cosa evitare

Un errore comune è fare il bagno al gatto per ammorbidire i nodi. In realtà, l’acqua può rendere i nodi più difficili da rimuovere e può peggiorare la situazione.

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