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SAI CHE… Ci sono vari sacchetti compostabili per l’umido?

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Recentemente, un’indagine di Altroconsumo ha messo a confronto 15 sacchetti compostabili per la raccolta dei rifiuti umidi, valutando vari aspetti come resistenza e praticità. I risultati del test, condotto sia attraverso prove pratiche che analisi di laboratorio, evidenziano importanti differenze tra i vari prodotti disponibili sul mercato.

I risultati del test

L’obiettivo del test era identificare i sacchetti più performanti in termini di capacità di contenimento, resistenza alla perforazione e tenuta dei liquidi. Le prove hanno dimostrato che alcuni sacchetti eccellono in queste caratteristiche, mentre altri, come quelli di alcuni marchi noti, non riescono a soddisfare gli standard richiesti.

Tra i sacchetti che hanno ricevuto le valutazioni più alte ci sono quelli di Esselunga e Conad Verso Natura, che hanno ottenuto punteggi eccellenti per la loro robustezza e capacità di trattenere i liquidi. Al contrario, alcuni prodotti, come quelli di Lidl, si sono classificati tra i meno performanti, sollevando preoccupazioni sulla loro idoneità per un uso domestico efficiente.

L’importanza della certificazione di compostabilità

Un aspetto fondamentale emerso dal test è l’importanza di scegliere sacchetti con una certificazione di compostabilità, come quella conforme alla norma EN 13432. Questa certificazione garantisce che il sacchetto possa degradarsi completamente nel tempo, senza lasciare residui nocivi per l’ambiente. Scegliere prodotti certificati non solo è una scelta ecologica, ma supporta anche la corretta gestione dei rifiuti.

Suggerimenti pratici per l’uso quotidiano

Per massimizzare l’efficacia dei sacchetti compostabili, è consigliabile seguire alcune pratiche. Utilizzare pattumiere con ventilazione aiuta a ridurre l’umidità e i cattivi odori. È importante anche svuotare regolarmente il contenitore per evitare l’accumulo di liquidi, che può compromettere l’integrità dei sacchetti. Infine, non riempire eccessivamente i sacchetti riduce il rischio di strappi e perdite durante lo smaltimento.

Conclusioni

In conclusione, la scelta di sacchetti compostabili di alta qualità è cruciale per garantire un’efficace raccolta dei rifiuti umidi. I risultati di questo test offrono indicazioni preziose per i consumatori, sottolineando l’importanza di fare scelte informate che contribuiscano alla riduzione dell’impatto ambientale e alla promozione di pratiche di riciclo efficaci. Adottando comportamenti responsabili e utilizzando prodotti certificati, ogni individuo può contribuire a un futuro più sostenibile.

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SAI CHE… Il pianeta è assetato?

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La crisi globale dell’acqua è un tema di crescente preoccupazione, con impatti che si estendono ben oltre la semplice scarsità di risorse idriche. L’attuale situazione è caratterizzata da eventi estremi come siccità e inondazioni, che minacciano la sicurezza alimentare e la stabilità economica di numerosi paesi. Secondo recenti rapporti, circa tre miliardi di persone già affrontano difficoltà legate alla scarsità d’acqua, e le proiezioni suggeriscono che questa crisi potrebbe compromettere oltre il 50% della produzione alimentare entro il 2050.

un ecosistema in crisi

La crisi idrica è intrinsecamente legata ai cambiamenti climatici e alla cattiva gestione delle risorse. Il ciclo dell’acqua, fondamentale per la vita sul pianeta, sta subendo un’alterazione significativa. La vegetazione, che gioca un ruolo cruciale nel mantenere l’equilibrio del ciclo idrologico, è minacciata dalla deforestazione e dalla perdita di habitat. Questi fenomeni non solo compromettono la capacità del pianeta di assorbire carbonio, ma alterano anche il ciclo naturale dell’acqua, portando a una maggiore incidenza di eventi climatici estremi.

un futuro incerto

Le stime indicano che entro il 2050 la domanda di acqua dolce supererà l’offerta del 40%. Questa situazione, oltre a essere una tragedia umanitaria, può rappresentare un’opportunità per rivedere e trasformare l’economia dell’acqua. È fondamentale che i governi riconoscano l’acqua come un bene comune e adottino strategie collettive per la sua protezione, considerando che le risorse idriche non rispettano confini nazionali.

cosa possiamo fare?

Affrontare la crisi idrica richiede un approccio integrato. Tra le proposte principali vi è la necessità di rivoluzionare i sistemi alimentari, migliorare l’efficienza idrica in agricoltura e proteggere gli ecosistemi naturali. È essenziale investire in tecnologie sostenibili e garantire a tutti l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari. Solo attraverso una collaborazione globale e un impegno comune potremo affrontare efficacemente le sfide legate alla crisi idrica e preservare il nostro pianeta per le generazioni future.

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SAI CHE… Cos’è Great Elephant Migration?

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La “Great Elephant Migration” è un’incredibile iniziativa artistica che porta in giro per il mondo cento sculture di elefanti a grandezza naturale, realizzate da un collettivo di artisti chiamato “The Coexistence Collective”. L’obiettivo di questo progetto non è solo quello di stupire il pubblico con opere d’arte straordinarie, ma anche di sensibilizzare sull’importanza della conservazione degli elefanti e di raccogliere fondi per progetti che promuovono la coesistenza tra esseri umani e fauna selvatica.

Le sculture, create utilizzando la lantana camara, una pianta invasiva che minaccia gli ecosistemi naturali, sono state realizzate da circa 200 artigiani delle comunità indigene delle colline del Nilgiri, nel sud dell’India. Questa scelta di materiale non è casuale: il progetto non solo porta alla realizzazione di opere d’arte, ma contribuisce anche a rimuovere una pianta dannosa, favorendo il ripristino degli habitat per molte specie animali.

Dopo aver viaggiato in varie città del Regno Unito, la “mandria” di elefanti è attualmente in tournée negli Stati Uniti, con tappe in metropoli come New York, Miami, Houston e Los Angeles. Ogni scultura è disponibile per l’acquisto, con prezzi che variano tra gli 8.000 e i 22.000 dollari, e i proventi vengono destinati a iniziative di conservazione.

Un aspetto affascinante di questo progetto è il forte legame culturale tra le comunità indigene e la natura. Nelle colline del Nilgiri, la coesistenza con gli elefanti è una parte essenziale della vita quotidiana, basata su un profondo rispetto per tutti gli elementi naturali. La “Great Elephant Migration” non celebra solo la bellezza di queste creature ma sottolinea anche l’importanza di una relazione equilibrata e rispettosa tra l’umanità e il mondo naturale.

In sintesi, questa iniziativa artistica rappresenta un potente richiamo a riflettere sulla nostra responsabilità verso l’ambiente e sulla necessità di proteggere le specie in pericolo. La migrazione degli elefanti, quindi, diventa un simbolo di speranza per il futuro, invitando tutti a unirsi in uno sforzo comune per salvaguardare il nostro pianeta e le sue meraviglie.

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SAI CHE… Cos’è il forest bathing?

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In Giappone, il concetto di “forest bathing”, noto come shinrin-yoku, è diventato una pratica terapeutica riconosciuta, utilizzata dai medici per affrontare diversi disturbi legati allo stress e al benessere psicofisico. Questa forma di terapia consiste nell’immersione nei boschi, non solo fisicamente ma anche mentalmente, coinvolgendo tutti i sensi.

Il termine shinrin-yoku, che si traduce letteralmente in “bagno nella foresta”, è stato introdotto ufficialmente negli anni ’80 in risposta all’aumento dei problemi di salute mentale nelle aree urbane. L’idea è quella di permettere alle persone di riconnettersi con la natura, favorendo una maggiore serenità e benessere.

Diversi studi scientifici hanno evidenziato i benefici di questa pratica. Passare del tempo in un ambiente naturale ha dimostrato di ridurre i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, migliorando anche il sistema immunitario. Ricerche recenti hanno mostrato che il forest bathing contribuisce a una diminuzione della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca, segni di un profondo rilassamento.

Ma i vantaggi non si fermano qui. Il contatto con la natura si è rivelato efficace nel combattere ansia e depressione. Studi hanno evidenziato che le persone che partecipano a sessioni di shinrin-yoku riportano una significativa riduzione dei sintomi ansiosi e un miglioramento della qualità della vita. La combinazione di elementi come il silenzio, l’aria pulita e i composti naturali rilasciati dalle piante favorisce un ambiente calmante che stimola la salute mentale e fisica.

Grazie a questi benefici, i medici giapponesi raccomandano il forest bathing a pazienti affetti da diverse patologie legate allo stress, come ipertensione e disturbi cardiaci. Questo approccio olistico, tipico della cultura giapponese, considera la connessione tra corpo e mente fondamentale per affrontare le radici dello stress.

Con l’aumento dell’interesse per il benessere psicologico, anche in Occidente si sta esplorando l’integrazione del forest bathing nei protocolli terapeutici. Tuttavia, il Giappone rimane all’avanguardia in questo campo, con numerosi percorsi di shinrin-yoku ufficialmente certificati, che offrono ai cittadini e ai visitatori un’opportunità unica di rigenerazione attraverso il contatto diretto con la natura.

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