Un inaspettato episodio ha scosso la tranquillità della cittadina di Yemassee, nella Carolina del Sud, il 6 novembre scorso, quando 43 giovani scimmie, appartenenti alla specie dei macachi rhesus, sono fuggite dall’Alpha Genesis Primate Research Center. La fuga è avvenuta dopo che una porta del recinto che ospitava gli animali è stata accidentalmente lasciata aperta, permettendo ai primati di scappare e rifugiarsi nella vicina area boschiva.
Le scimmie, tutte femmine e di età giovane, non sono ancora state coinvolte in esperimentazioni, ma sono state descritte come molto timorose e difficili da avvicinare. Nonostante la loro natura generalmente non aggressiva, le forze dell’ordine hanno subito lanciato un appello alla popolazione locale, invitando i residenti a mantenere porte e finestre ben chiuse per evitare che gli animali, che potrebbero diventare nervosi e imprevedibili, possano entrare nelle abitazioni. L’incidente ha suscitato preoccupazione, poiché anche animali non aggressivi possono reagire in modo imprevedibile se provocati o minacciati, specialmente in stato di fame.
Le autorità locali, con la collaborazione del centro di ricerca, hanno predisposto un piano di recupero delle scimmie in fuga. Sono stati piazzati dispositivi di cattura e il personale sta monitorando l’area con telecamere a infrarossi per tracciare i movimenti dei primati. Nonostante non siano stati segnalati rischi immediati per la salute pubblica, la situazione viene monitorata con attenzione. Le forze dell’ordine hanno anche chiesto ai cittadini di evitare l’area circostante e di non cercare di interagire con le scimmie, ma di contattare il 911 in caso di avvistamento.
Questo non è il primo incidente del genere: un episodio simile si verificò nel 2016, quando un gruppo di 19 scimmie riuscì a scappare dalla struttura, per poi essere recuperato dopo sei ore di ricerche. La fuga di queste 43 scimmie ha riaperto il dibattito sulla sicurezza delle strutture di ricerca sui primati. L’Alpha Genesis Primate Research Center, che si occupa di esperimentazioni biomediche, è una delle principali strutture di questo tipo negli Stati Uniti, ma i recenti episodi sollevano interrogativi sulla gestione della sicurezza all’interno di questi centri di ricerca.
Per ora, le autorità continuano a lavorare per riportare la situazione sotto controllo, ma la comunità locale resta in allerta, sperando in un rapido e sicuro recupero degli animali fuggitivi.