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LO SAI CHE…1.500 anni fa la volpe era un animale da compagnia?
Un recente studio ha riportato alla luce un aspetto inaspettato della storia della domesticazione degli animali in Argentina: 1.500 anni fa, la volpe potrebbe essere stata considerata un animale da compagnia, quasi come lo è oggi il cane. Questa scoperta è emersa dall’analisi di resti di una volpe, appartenente alla specie Dusicyon avus, rinvenuti in una sepoltura accanto a resti umani nella provincia di Buenos Aires.
La volpe non sembra essere stata trattata come un semplice predatore, ma piuttosto come un compagno degli esseri umani. Le indagini hanno rivelato che non c’erano segni di utilizzo della volpe come fonte di cibo, il che suggerisce un legame più profondo tra l’animale e le popolazioni locali. Infatti, il suo stato di conservazione indica che è stata sepolta intenzionalmente, suggerendo un rituale di commemorazione simile a quello riservato agli esseri umani.
Analizzando gli isotopi presenti nelle ossa, i ricercatori hanno scoperto che la dieta della volpe includeva alimenti consumati dagli umani, come il mais. Questo fatto lascia supporre che le volpi potessero essere nutrite dagli uomini o che si alimentassero dei loro scarti, suggerendo una forma di coabitazione e interazione che va oltre il mero predatore-prey.
Non è la prima volta che vengono trovati resti di volpi accanto a tombe di cacciatori-raccoglitori in Argentina. Questi ritrovamenti sembrano indicare che la relazione tra uomini e volpi fosse una pratica comune in quel periodo, offrendo uno spaccato affascinante della vita quotidiana delle società precolombiane.
Questa ricerca invita a riflettere sulla nostra percezione degli animali domestici e sul lungo percorso che ha portato il cane a diventare il “miglior amico dell’uomo”. In un’epoca in cui i legami con gli animali sono sempre più apprezzati, la storia della volpe come possibile compagna degli antichi abitanti della Patagonia ci ricorda che le relazioni tra uomini e animali hanno radici profonde e complesse.