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Ipnosi: cos’è e come si pratica

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L’ipnosi è uno stato mentale alterato, simile a un profondo stato di rilassamento o concentrazione, in cui una persona può essere più aperta a suggestioni e idee. Non è sonno, ma uno stato di focalizzazione intensa, spesso accompagnato da un maggiore livello di attenzione verso le parole o le immagini suggerite dall’ipnotizzatore.

Meccanismo di base dell’ipnosi:

L’ipnosi coinvolge una serie di processi mentali e psicologici che influenzano la percezione, la memoria, e il comportamento. Durante l’ipnosi:

  1. Trance: L’individuo entra in uno stato di trance, caratterizzato da un’elevata focalizzazione e una riduzione della consapevolezza dell’ambiente circostante.
  2. Suggerimenti: L’ipnotizzatore dà delle suggestioni verbali o visive che la persona in trance può accettare più facilmente. Queste suggestioni possono influenzare pensieri, percezioni, emozioni o comportamenti.
  3. Accesso a risorse interne: Sotto ipnosi, alcune persone sembrano avere accesso a risorse mentali che normalmente potrebbero non usare, come la capacità di ricordare dettagli dimenticati o di sperimentare fenomeni come l’analgesia (riduzione del dolore).

Come si induce lo stato ipnotico:

  1. Induzione: L’ipnotizzatore utilizza tecniche verbali per indurre lo stato di rilassamento. Possono essere utilizzati anche suoni ripetitivi, luci, o immagini per aiutare la persona a concentrarsi.
  2. Profondità dell’ipnosi: Non tutte le persone raggiungono lo stesso livello di trance. Alcuni possono rimanere in uno stato superficiale, mentre altri possono entrare in uno stato di trance più profondo, dove le suggestioni diventano più efficaci.
  3. Suggerimenti post-ipnotici: In alcuni casi, l’ipnotizzatore può suggerire comportamenti o pensieri che si attiveranno anche dopo che la persona sarà uscita dallo stato ipnotico.

Come agisce sul cervello:

Dal punto di vista neurologico, durante l’ipnosi si verificano cambiamenti nell’attività cerebrale:

  • Le aree del cervello legate all’attenzione e alla concentrazione sono particolarmente attive.
  • L’area di controllo critico della mente, che valuta e giudica, può diventare meno attiva, permettendo alla persona di accettare più facilmente le suggestioni.
  • Possono essere influenzate anche aree del cervello legate alla percezione del dolore, della memoria e delle emozioni.

Cosa può fare l’ipnosi:

  • Terapia ipnotica (ipnoterapia): È utilizzata per trattare problemi come ansia, fobie, gestione del dolore, disturbi del sonno e abitudini dannose come il fumo.
  • Suggerimento positivo: In uno stato ipnotico, si possono usare suggestioni per promuovere pensieri o comportamenti positivi, come maggiore autostima o motivazione.
  • Rilassamento profondo: Molte persone usano l’ipnosi per ridurre stress e ansia, grazie alla sensazione di profondo rilassamento che provoca.

Miti sull’ipnosi:

  • Perdita di controllo: Non è vero che una persona sotto ipnosi perde completamente il controllo. In realtà, nessuno può essere forzato a fare qualcosa contro la propria volontà.
  • Amnesia totale: Non tutti dimenticano ciò che accade durante l’ipnosi. La maggior parte delle persone ricorda le suggestioni e le esperienze fatte.

L’ipnosi è uno strumento potente se utilizzato correttamente, ma deve essere praticata da professionisti esperti per essere efficace e sicura.

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SAI CHE..le giraffe non possono correre a più di 56km/h?

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Nonostante la loro altezza, non possono correre a velocità superiori a 56 km/h. Ciò che è ancora più interessante è che, nonostante abbiano lunghe gambe, non possono saltare come altri animali. La loro grande altezza le aiuta però a vedere i predatori da lontano e a rimanere in sicurezza. Inoltre, non hanno corde vocali, quindi comunicano tra di loro utilizzando suoni a bassa frequenza che non sono udibili per l’orecchio umano.

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SAI PERCHE’…in Oriente mangiano con le bacchette?

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Riso, noodles, sushi e… bacchette. L’usanza di consumare le prelibatezze della cucina asiatica con le bacchette affonda le sue radici nella Cina della Dinastia Shang (1600-1100 a.C.), quando le popolazioni della valle del Fiume Giallo si trovarono ad affrontare un rapido aumento demografico che comportò la necessità di razionare le risorse alimentari. Gli storici suggeriscono che, per questo motivo, si diffuse l’abitudine di preparare i pasti tagliando gli ingredienti in piccoli pezzi, non solo per ridurre le porzioni, ma anche per accelerare il processo di cottura di carne, pesce, verdure e cereali.

In questo scenario, le bacchette di bambù, già utilizzate da alcune comunità nei secoli precedenti, divennero lo strumento predominante rispetto ad altri utensili, soprattutto per la loro economicità e la relativa facilità d’uso. Attualmente, le bacchette sono preferite alle posate in gran parte del Sud-est asiatico, in particolare in Cina, Giappone, Taiwan, Thailandia, Vietnam, Singapore e nelle Coree. Esse possono essere realizzate in legno, bambù, metallo, osso e avorio, anche se in tempi moderni sono state prodotte anche in plastica.

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SAI CHE…nel 1500 fu vietato bere il caffè?

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..bevanda amata da milioni di persone, fu vietato a più riprese nel corso della storia. Nel 1511, il governatore di La Mecca bandì il caffè perché riteneva che stimolasse il pensiero critico e potesse incoraggiare la ribellione contro le autorità. Più tardi, nel XVII secolo, alcuni leader religiosi europei cercarono di vietarlo, definendolo “la bevanda del diavolo”. Tuttavia, Papa Clemente VIII, dopo averlo assaggiato, decise di “battezzarlo”, rendendolo accettabile per i cristiani. Da allora, il caffè conquistò il mondo!

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