Attualità
Il nuovo palazzo galleggiante di Mark Zuckerberg: le foto
Mark Zuckerberg ha deciso di festeggiare il suo quarantesimo compleanno in grande stile, aggiungendo al suo già vasto patrimonio uno yacht extra lusso. Il CEO di Meta, noto per le sue proprietà di lusso tra cui un bunker sotterraneo, ha ampliato i suoi orizzonti nell’ambito marittimo.
Conosciuto come Launchpad, l’imponente imbarcazione è stata avvistata al largo di Port Evenglades in Florida, e misura ben 118 metri di lunghezza. Il costo di questo palazzo galleggiante è stato di 300 milioni di dollari, a cui si aggiunge una nave di supporto dal valore di 30 milioni di dollari.
L’origine di Launchpad è avvolta da una storia curiosa: inizialmente commissionata da un oligarca russo, Vladimir Potanin, l’imbarcazione è stata poi acquisita da Zuckerberg dopo che il primo committente è stato costretto a rinunciare al progetto a causa delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti. Launchpad offre tutti i comfort immaginabili per un viaggio di lusso in mare, inclusi spazi per ospitare fino a 26 persone, 13 cabine curate nei dettagli, una sala cinema, una palestra, un salone di bellezza, un beach club e molto altro ancora.
Accanto a Launchpad, Zuckerberg ha acquistato anche una nave di supporto chiamata Wingman, con lo scopo di trasportare attrezzature e veicoli che non possono essere alloggiati sull’imbarcazione principale. Wingman, lunga circa 67 metri, ha una storia altrettanto interessante: precedentemente di proprietà del magnate dei videogiochi Gabe Newell, è stata trasformata in un ospedale durante la pandemia da Covid-19.
Questi nuovi acquisti mostrano il desiderio di Zuckerberg di espandere il suo lusso anche nel mondo marittimo, garantendo viaggi indimenticabili e comfort ineguagliabili per se stesso e i suoi ospiti.
Attualità
Alexa e Stefania Andreoli insieme contro la violenza di genere
In occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, Alexa si schiera a favore della sensibilizzazione su un tema cruciale, collaborando con Stefania Andreoli, psicoterapeuta e scrittrice di riferimento nel campo del benessere psicologico e della salute relazionale. L’assistente vocale di Amazon, già protagonista di iniziative a sostegno di tematiche sociali, si mette questa volta al servizio di una causa che riguarda milioni di donne in tutto il mondo.
Grazie all’esperienza della Dott.ssa Andreoli, sono stati sviluppati contenuti esclusivi e mirati, accessibili semplicemente pronunciando il comando: «Alexa, rompi il silenzio». Gli utenti potranno così ascoltare messaggi dedicati alla prevenzione della violenza di genere, all’approfondimento delle sue cause e dinamiche, e alla comprensione dei segnali di allarme che spesso vengono sottovalutati. Inoltre, Alexa fornirà informazioni pratiche sulle risorse disponibili per chi si trova in pericolo o per chi vuole aiutare qualcuno in difficoltà.
L’iniziativa vuole rompere il muro di silenzio che circonda le vittime di violenza, offrendo strumenti concreti per riconoscere e denunciare le diverse forme di abuso, ancora troppo spesso sottaciute. Alexa, presente nelle case di milioni di italiani, può così diventare una risorsa preziosa per chi non sa a chi rivolgersi o da dove cominciare per uscire da una situazione di abuso.
Grazie all’autorevolezza di Stefania Andreoli, il progetto unisce tecnologia e competenza professionale per dare un contributo tangibile alla lotta contro la violenza sulle donne. L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica e offrire un aiuto concreto a chi ne ha bisogno, dimostrando che anche un semplice comando vocale può essere il primo passo per spezzare il silenzio e costruire una società più consapevole e solidale.
Attualità
Governo, Tajani “Sulla politica estera nessuna divisione”
ROMA (ITALPRESS) – Sul conflitto in Medio Oriente e sulle accuse della Corte Penale Internazionale al premier israeliano Benjamin Netanyahu “non siamo divisi, perchè la linea in politica estera la danno il presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri. E noi, sentendoci e consultandoci, abbiamo detto chiaramente che rispettiamo la Corte ma studieremo bene le motivazioni, perchè le opinioni politiche non devono prevalere sul diritto. E perchè – fermo restano i nostri rilievi più volte fatti ad Israele sulla necessità di proteggere la popolazione civile palestinese – non mettiamo sullo stesso piano chi pianifica un massacro di persone per distruggere Israele e chi si difende pur con modi che non ci convincono”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
Matteo Salvini “ha detto quale è la sua posizione, ma non è il ministro degli Esteri, come io potrei dire qualcosa sul tema dei trasporti ma non sono il ministro dei Trasporti”, ribadisce Tajani, che spiega: “Non credo proprio che Netanyahu verrà in Italia o altrove, come non credo che alzare la tensione serva ad ottenere più facilmente la pace. Non si fermerà certo per la decisione della Corte penale internazionale”.
Il ministro degli Esteri parla anche del Libano: “Lo chiediamo da tempo, lo pretendiamo: l’Onu deve essere più coraggiosa, e potenziare la missione Unifil. Per la pace serve un forte cuscinetto che allontani Hezbollah dai territori di Israele, non si può rimanere inerti. Serve un cambio delle regole di ingaggio. E serve subito, il confine va rafforzato”.
Quanto alla guerra in Ucraina, “anche Zelensky ha detto che quello che arriva deve essere l’anno della fine del conflitto. Ci stiamo impegnando per questo”, sottolinea il vicepremier.
– Foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
Attualità
Uila Pesca e Uila in udienza da Papa Francesco insieme ai pescatori
“La Uila Pesca, con una delegazione di 250 pescatori e loro famiglie, ha partecipato oggi all’udienza privata in Vaticano, voluta da Papa Francesco, presso l’aula Paolo VI, alla presenza di tutto il mondo della rappresentanza, in occasione della giornata mondiale della pesca”. Ne dà notizia la segretaria generale della Uila Pesca Maria Laurenza che ha partecipato all’evento insieme alla Segretaria Generale della Uila Enrica Mammucari.
“Abbiamo accolto con gioia l’invito di Francesco” ha dichiarato Laurenza “e lo ringraziamo per la sua profonda comprensione verso i temi del lavoro e la sua vicinanza, dimostrata anche oggi, agli addetti di un settore particolarmente esposto, in tutto il mondo, alla crisi climatica, a problemi di sicurezza sul lavoro, a violazioni dei diritti e penalizzazioni sociali. Abbiamo ascoltato il suo messaggio di incoraggiamento, condividendo con lui le stesse preoccupazioni, gli stessi valori, ma anche le stesse speranze per il futuro di un antico mestiere che rischia di scomparire e al quale, al contrario, occorre restituire la dignità che merita, anche rilanciando il ruolo del pescatore come “custode del mare”.
“Le parole di Francesco” prosegue Laurenza “risarciscono i pescatori della fatica di un lavoro duro che sa trasmettere il valore della solidarietà e della sua condivisione nel mondo del lavoro e nella società. Parole che il mondo della rappresentanza da sempre testimonia e che la Uila Pesca traduce nell’impegno quotidiano sempre a fianco dei pescatori”.
“Auspichiamo che il messaggio del papa possa essere di monito alla politica, nazionale ed europea” conclude Laurenza “che deve garantire la sostenibilità anche sociale ed economica del settore e deve affrontare, in particolare, i problemi legati alla riduzione delle flotte che sta provocando un’emorragia occupazionale e al ricambio generazionale, dai quali dipende il futuro del comparto”.
– Foto Agenzia Fotogramma –
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