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Ecco le figure più forti della mitologia Greca?

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Nella mitologia greca, gli dei sono generalmente considerati esseri supremi e onnipotenti, ma ci sono alcune figure e concetti che possono essere considerati “più forti” o superiori agli dei greci in vari sensi:

  1. Il Destino (Moira): Nella mitologia greca, le Parche, conosciute anche come Moire, sono le dee del destino. Esse controllano il destino degli dèi e degli esseri umani, e nessuno, nemmeno Zeus, può alterare i loro decreti. Quindi, in un certo senso, il destino è superiore agli dèi stessi.
  2. Il Caos Primordiale: All’inizio della creazione, c’era il Caos, una forza primordiale e indeterminata. Questo stato di caos primordiale è spesso visto come il precursore e la fonte di tutti gli altri esseri e divinità, inclusi gli dèi dell’Olimpo. In questo contesto, il Caos rappresenta una forza fondamentale che precede e trascende gli dèi.
  3. Le Forze della Natura: Alcuni miti e tradizioni mostrano che le forze naturali, come la Terra (Gaia) e il Cielo (Urano), hanno poteri enormi e sono fondamentali nella cosmogonia greca. Gaia, ad esempio, è una figura primordiale che ha creato e partorito molti dei.
  4. Titani e Giganti: Durante la Titanomachia, i Titani, che erano precedenti alle divinità olimpiche, erano considerati molto potenti. Anche se furono sconfitti, la loro potenza era notevole. I Giganti, in alcuni miti, erano considerati una minaccia molto grave per gli dèi.
  5. Altri Dei e Entità Universali: Nella mitologia greca ci sono anche altri dei e entità che possiedono poteri significativi. Ad esempio, il dio del tempo, Crono, era molto potente prima di essere detronizzato da Zeus.

In generale, mentre gli dèi dell’Olimpo sono figure di grande potere, la mitologia greca è complessa e spesso mostra che ci sono forze e concetti che trascendono o sfidano il loro dominio.

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Come viene assegnato il premio nobel?

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Il Premio Nobel viene attribuito attraverso un processo dettagliato che coinvolge diverse fasi e istituzioni. Ecco come funziona generalmente:

  1. Nominazioni: Ogni anno, i comitati di premi Nobel invitano esperti e accademici di alto livello, nonché precedenti vincitori e membri di organizzazioni particolarmente rilevanti, a proporre candidati per i vari premi. Le nomination sono segrete e devono essere presentate entro una scadenza specifica, solitamente entro il gennaio dell’anno in corso.
  2. Selezione dei Candidati: Ogni premio Nobel ha un comitato specifico che esamina le nomine e raccoglie ulteriori informazioni sui candidati. Questo processo può includere la consultazione di esperti nel campo relativo al premio.
  3. Comitati di Premiazione: I comitati di premiazione, composti da esperti e membri delle istituzioni competenti, esaminano i candidati e preparano una lista di raccomandazioni. Ogni comitato è responsabile per uno specifico premio: la Commissione Nobel per la Pace, il Comitato Nobel per la Fisica, il Comitato Nobel per la Chimica, il Comitato Nobel per la Medicina, e l’Accademia Svedese per la Letteratura.
  4. Decisioni Finali: Le decisioni finali vengono prese dai vari comitati di premiazione o dalle istituzioni competenti. Ad esempio, il Premio Nobel per la Pace è assegnato dal Comitato Nobel per la Pace, che è designato dal Parlamento norvegese. Al contrario, i premi per la Fisica, la Chimica, la Medicina e la Letteratura sono assegnati da comitati delle istituzioni svedesi.
  5. Annuncio dei Vincitori: I vincitori dei premi Nobel vengono annunciati ogni anno il 10 ottobre, in occasione dell’anniversario della morte di Alfred Nobel. La cerimonia di consegna dei premi si svolge a Stoccolma (per tutti i premi tranne il Premio Nobel per la Pace, che viene consegnato a Oslo) il 10 dicembre, giorno dell’anniversario della morte di Alfred Nobel.

Il Premio Nobel è attribuito in base a criteri di eccellenza e impatto nel rispettivo campo, e le decisioni sono considerate finali e inappellabili.

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Come scattare foto a livello professionale

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Scattare foto a livello professionale implica una combinazione di competenze tecniche, conoscenze artistiche e attrezzature di alta qualità. Ecco alcuni passaggi chiave per ottenere risultati professionali:

  1. Conoscere la tua attrezzatura: Familiarizzati con la tua macchina fotografica e gli obiettivi che usi. Impara a utilizzare manualmente le impostazioni come l’apertura del diaframma, la velocità dell’otturatore e l’ISO per avere un controllo completo sulla foto.
  2. Composizione: Studia le regole della composizione, come la regola dei terzi, la simmetria e le linee guida. La composizione aiuta a dirigere l’occhio dell’osservatore e a creare immagini più interessanti e bilanciate.
  3. Illuminazione: La luce è cruciale nella fotografia. Impara a lavorare con la luce naturale e artificiale. Sperimenta con l’illuminazione laterale, frontale e a contro luce per ottenere effetti diversi.
  4. Focus e profondità di campo: Usa la messa a fuoco manuale se necessario e controlla la profondità di campo per isolare il soggetto e creare uno sfondo sfocato (bokeh) o per mantenere tutto a fuoco.
  5. Post-produzione: La modifica delle immagini in software come Adobe Lightroom o Photoshop è spesso necessaria per migliorare le foto. Impara a ritoccare le immagini, correggere i colori e fare il ritaglio necessario.
  6. Stile personale: Sviluppa uno stile unico che ti rappresenti come fotografo. Questo ti aiuterà a distinguerti e a creare un portafoglio coeso.
  7. Esercitati costantemente: La pratica continua ti aiuterà a migliorare le tue competenze e a capire meglio cosa funziona e cosa no.
  8. Feedback e critica: Mostra il tuo lavoro a colleghi o mentori e accetta le critiche costruttive per crescere e migliorare.

L’aspetto tecnico è importante, ma anche la tua visione creativa e il modo in cui riesci a raccontare una storia attraverso le immagini fanno la differenza in una foto professionale.

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SAI PERCHE’… si sente il mare nelle conchiglie?

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Fin dall’infanzia ci è stato insegnato che se mettiamo una conchiglia vicino all’orecchio possiamo sentire il suono rilassante delle onde del mare che si infrangono sulla riva. Questa immagine romantica della natura ha catturato l’immaginazione di molti, ma è davvero accurata?

Quando avviciniamo una conchiglia all’orecchio, non stiamo realmente ascoltando il mare. In realtà, ciò che percepiamo è una combinazione di suoni ambientali circostanti che vengono amplificati e modificati dalla struttura della conchiglia stessa.

Il fenomeno è spiegato dalla risonanza di Helmholtz: le onde sonore dell’ambiente investono la cavità della conchiglia, creando onde di risonanza che rimbalzano tra le pareti interne. Alcune onde vengono silenziate, altre amplificate, a seconda della forma e delle dimensioni della conchiglia. Questo processo produce un suono ovattato che può ricordare il costante movimento delle onde marine.

Non è solo la conchiglia a potenziare questi suoni: oggetti cavi come bottiglie o bicchieri possono creare effetti simili. La conchiglia agisce come una sorta di cassa di risonanza che modifica e amplifica i suoni ambientali, creando l’illusione del mare.

Quindi, se ascoltiamo il suono delle onde mentre siamo al mare e usiamo una conchiglia, in realtà stiamo udendo la risonanza del suono delle onde stesse. Tuttavia, lo stesso effetto non si verifica altrove, come in città o a casa.

In definitiva, il “suono dell’oceano” che percepiamo con una conchiglia non è tanto legato alla conchiglia in sé, ma piuttosto alla sua capacità di amplificare e modificare i suoni circostanti. È un fenomeno affascinante che ci ricorda la complessità e la bellezza delle onde sonore e della percezione sensoriale.

Quindi, se volete veramente godervi il suono delle onde, niente batte l’esperienza di essere sulla costa e lasciarsi avvolgere dalla magia del mare.

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