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Cronaca

Viterbo | Chiusura temporanea per rivendita di armi: violazioni riscontrate durante i controlli della Polizia

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Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato ha disposto la chiusura per quindici giorni di una nota ditta di rivendita di armi e munizioni situata nel comune di Viterbo. Il provvedimento, firmato dal Prefetto e dal Questore della città, è stato adottato a seguito di gravi irregolarità riscontrate durante i controlli di polizia eseguiti dalla Divisione Polizia Amministrativa della Questura.

Durante le operazioni di verifica, sono emerse diverse violazioni relative alla gestione dell’attività commerciale. In particolare, sono stati riscontrati difetti nella corretta documentazione delle operazioni di acquisto e vendita di armi e munizioni, una mancanza di trascrizione obbligatoria come previsto dall’articolo 55 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Inoltre, sono state scoperte irregolarità nella detenzione di armi, con un numero superiore rispetto al limite consentito dalla legge. È emerso anche che armi sono state vendute a persone prive dei titoli necessari, in violazione delle normative europee che regolano la materia.

Le autorità hanno sottolineato come queste violazioni rappresentino un abuso grave delle licenze di polizia speciali rilasciate per attività di questo tipo. Infatti, la gestione di esercizi commerciali che trattano armi richiede un alto livello di diligenza, trasparenza e competenza, elementi fondamentali per garantire la sicurezza pubblica e il corretto esercizio della professione.

Il provvedimento di chiusura temporanea dell’esercizio è stato preso per garantire che vengano adottate le necessarie misure correttive e che l’attività commerciale operi in conformità con la legge, tutelando così la sicurezza della comunità. La Polizia di Stato ha ribadito l’importanza dei controlli periodici su esercizi di questa natura, al fine di prevenire eventuali rischi legati alla vendita di armi e munizioni.

Il titolare dell’attività, pertanto, è stato informato della sospensione temporanea e dovrà adeguarsi alle normative per poter riprendere la sua attività.

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Cronaca

Caltanissetta | Arrestato un 59enne per scontare 7 anni e 10 mesi di reclusione

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La Squadra Mobile ha arrestato un uomo di 59 anni, in esecuzione di un provvedimento emesso dall’ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica di Caltanissetta. L’arrestato dovrà scontare un cumulo di pene pari a 7 anni e 10 mesi di reclusione, in seguito a condanne definitive per una serie di reati tra cui ricettazione, detenzione di arma da fuoco, violazione degli obblighi e maltrattamenti in famiglia.

Il 59enne era già stato coinvolto in vicende legate a crimini violenti e a reati contro la famiglia. In particolare, era stato trovato in possesso di una pistola con matricola abrasa e relativo munizionamento, con cui aveva minacciato i suoi familiari conviventi. In seguito a questi fatti, era stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alle vittime, che lo avevano denunciato per maltrattamenti e minacce.

Nel corso dell’indagine, il Tribunale di Caltanissetta aveva emesso una sentenza di condanna che includeva anche l’interdizione dai pubblici uffici e la sospensione della potestà genitoriale durante l’esecuzione della pena. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato condotto in carcere per scontare la sua pena.

Questa operazione sottolinea l’impegno delle forze di polizia nel garantire la sicurezza e il rispetto della legge, in particolare in situazioni di violenza familiare, con l’obiettivo di proteggere le vittime e prevenire ulteriori abusi.

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Cronaca

Manfredonia (FG) | Sequestrata oltre una tonnellata di prodotti ittici illegali

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Nel periodo che precede il Natale, con l’aumento della domanda di prodotti ittici, la Guardia di Finanza di Manfredonia ha intensificato i controlli per garantire la sicurezza alimentare e contrastare la commercializzazione di pesce privo di tracciabilità. L’attività si è concentrata soprattutto sul controllo dei trasportatori e dei pescatori di frodo, al fine di prevenire il commercio di prodotti ittici non conformi e potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori.

Durante le operazioni, i Finanzieri della Sezione Operativa Navale hanno sequestrato oltre una tonnellata di pesce, tra cui cefalopodi, mitili, crostacei e frutti di mare pregiati come ostriche e tartufi di mare. Tutti i prodotti erano privi di adeguata documentazione che ne certificasse la tracciabilità, rendendoli quindi non sicuri per la commercializzazione. Il valore del pesce sequestrato ammonta a circa 30.000 euro, frutto di attività illecite che danneggiano sia la salute dei consumatori che l’economia legale del settore.

I controlli sono ancora in corso, con indagini finalizzate a identificare la provenienza di questi prodotti e la loro destinazione finale. Inoltre, le Fiamme Gialle stanno verificando la natura fiscale degli illeciti, in modo da individuare eventuali irregolarità anche sotto il profilo tributario.

Il Corpo della Guardia di Finanza, attraverso la sua componente aeronavale, si conferma come un presidio essenziale per la sicurezza del mercato e la tutela dell’economia legale, operando 24 ore su 24 per prevenire attività illegali nelle acque territoriali e nelle aree limitrofe. Il contrasto al commercio di prodotti ittici non genuini è fondamentale non solo per tutelare la salute pubblica, ma anche per difendere le imprese che operano nel rispetto delle normative.

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Cronaca

Venezia | Arresto per maltrattamenti in famiglia e violazione del divieto di avvicinamento

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Nella notte tra il 2 e il 3 gennaio, la Polizia di Stato di Venezia ha arrestato un uomo accusato di maltrattamenti in famiglia e di aver violato una misura cautelare di divieto di avvicinamento. L’arresto è avvenuto dopo una segnalazione da parte della vittima, che ha raccontato di aver subito un ennesimo episodio di violenza da parte del suo compagno.

L’uomo, nonostante fosse stato già sottoposto a precedenti provvedimenti di prevenzione, inclusi l’ammonimento del Questore e un divieto di avvicinamento, aveva continuato a contattare la donna. Riesce addirittura a convincerla a incontrarlo, nonostante le misure in atto per proteggerla.

La situazione è degenerata durante un incontro tra i due, che si è concluso con una violenta lite, culminata con un’aggressione fisica da parte dell’uomo. Fortunatamente, grazie alla tempestività dell’intervento delle Volanti della Questura di Venezia, che sono giunte sul posto pochi minuti dopo la chiamata al 113, è stato possibile evitare gravi conseguenze per la vittima.

L’arresto è stato convalidato durante l’udienza di convalida, e il Giudice ha disposto nei confronti dell’uomo la misura cautelare degli arresti domiciliari, sottolineando la gravità delle violenze e delle violazioni precedenti.

Questo intervento conferma l’impegno continuo delle forze dell’ordine nel contrastare la violenza domestica e nel proteggere le vittime di maltrattamenti, anche attraverso il monitoraggio delle misure cautelari emesse a tutela della sicurezza delle persone coinvolte.

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