Nel corso dell’ultimo mese, su impulso del Prefetto di Napoli, Dr. Michele Di Bari, e in collaborazione con il Sindaco di Portici, i finanzieri del Comando Provinciale di Napoli hanno intensificato le operazioni di contrasto ai traffici illeciti e alle irregolarità nel comune di Portici.

Le attività, condotte dalla Compagnia di Portici e dal Gruppo Pronto Impiego di Napoli, con l’ausilio di unità cinofile, hanno interessato le principali arterie cittadine e le zone della movida, come corso Umberto I, piazza San Ciro e via Marittima.

Sono stati controllati oltre 600 soggetti e 400 veicoli, con 6 denunce per contrabbando di sigarette e 5 segnalazioni al Prefetto per uso di stupefacenti. Inoltre, sono stati sequestrati oltre 100 mila articoli non sicuri e contestate oltre 50 violazioni al codice della strada, tra cui il sequestro di due veicoli e una moto, il cui conducente, privo di patente, ha fornito false generalità.

L’operazione sottolinea l’impegno della Guardia di Finanza nel garantire legalità e sicurezza sul territorio.

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina ha eseguito un’ordinanza cautelare emessa dal GIP di Barcellona Pozzo di Gotto, disponendo il sequestro preventivo di crediti d’imposta inesistenti per 1,6 milioni di euro e di beni per 640.000 euro, corrispondenti al profitto di reati tributari.

L’indagine, avviata dalla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto e condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Messina, ha scoperto un meccanismo fraudolento per ottenere indebitamente agevolazioni edilizie previste dal Decreto “Rilancio” (bonus facciate, ecobonus, ecc.). La società barcellonese al centro delle verifiche avrebbe emesso false comunicazioni di lavori eseguiti, utilizzando documenti fittizi relativi a bonifici non effettuati. Ciò ha consentito di ottenere crediti d’imposta ceduti poi a intermediari finanziari.

L’indagine ha inoltre rilevato un’evasione fiscale di oltre 640.000 euro in IVA e ritenute previdenziali non versate.

Le attività dimostrano l’impegno della Guardia di Finanza nel contrasto alle frodi fiscali e nella tutela del bilancio pubblico. Si precisa che gli indagati sono da ritenersi innocenti fino a eventuale condanna definitiva.

I finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale di Ancona, in collaborazione con la Capitaneria di Porto, hanno sequestrato oltre 1.500 kg di vongole in due operazioni svolte nei porti di Ancona e Senigallia.

Nel primo intervento, presso il Mandracchio del porto di Ancona, sono stati individuati 760 kg di vongole pronte per la vendita ma prive di documentazione igienico-sanitaria e di provenienza. A tre soggetti operanti nel settore della pesca sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di 4.500 euro, e il prodotto è stato sequestrato. Ulteriori 80 kg di vongole prive di tracciabilità sono stati rinvenuti nella stessa area e posti sotto sequestro.

Nel secondo intervento, a Senigallia, sono stati sequestrati 740 kg di vongole sbarcate senza documenti di provenienza. Alle società armatrici sono state elevate sanzioni per un totale di 12.000 euro.

Le vongole, ancora vitali, sono state rigettate in mare. L’operazione sottolinea l’impegno della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera nella tutela dell’ambiente marino e della salute pubblica, prevenendo la commercializzazione di prodotti non controllati.