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Cronaca

Vicenza | Scoperti durante il ponte di halloween: lavoratori in nero e possesso droga

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Nel corso del ponte di Halloween, la Guardia di Finanza di Vicenza ha intensificato i controlli su tutto il territorio provinciale con l’obiettivo di contrastare fenomeni di illegalità economica e sociale. L’operazione ha coinvolto numerosi equipaggi in servizio, sia in uniforme che in borghese, per monitorare attività commerciali e garantire la legalità.

Durante il fine settimana, sono stati individuati diversi episodi di lavoro nero e irregolare. In un bar del centro di Vicenza, cinque lavoratori sono stati trovati senza regolare contratto, scatenando sanzioni amministrative e la proposta di sospensione dell’attività. Un altro locale di Schio è stato sanzionato per la mancanza di comunicazione formale sui rapporti di lavoro di due dipendenti su quattro. Anche a Montebello Vicentino, in un evento serale, sono stati scoperti lavoratori irregolari, e sono in corso ulteriori accertamenti.

I controlli non si sono limitati al lavoro nero: sono stati sequestrati oltre 100 articoli non conformi alle normative di sicurezza, tra cui costumi e gadget di Halloween venduti senza le necessarie etichette informative, incorrendo in sanzioni fino a 25.000 euro.

Un altro intervento significativo ha riguardato il traffico di sostanze stupefacenti: a Longare, i finanzieri hanno sequestrato 350 grammi di hashish nascosti in una scatola, destinati presumibilmente allo spaccio nelle vicinanze.

Le attività di controllo proseguiranno con l’obiettivo di tutelare la legalità e garantire la sicurezza dei cittadini e degli imprenditori onesti.

Cronaca

Seravezza (LU) | Tentativo di furto in una struttura sanitaria, intervento tempestivo della Polizia

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ADN24

Nella notte tra il 17 e il 18 novembre, un episodio di criminalità è stato sventato grazie all’efficace intervento degli agenti del Commissariato di Forte dei Marmi. L’allarme è scattato dopo una segnalazione proveniente dalla Guardia Medica di Pietrasanta, dove il personale aveva udito rumori sospetti all’interno dell’edificio.

Gli agenti, giunti rapidamente sul posto, hanno riscontrato segni di effrazione sulla porta d’ingresso. Addentrandosi nella struttura, hanno individuato un individuo intento a manomettere una macchinetta automatica per la distribuzione di alimenti e bevande. Alla vista dei poliziotti, l’uomo ha tentato la fuga, ma è stato prontamente bloccato.

Dalla perquisizione effettuata, sono emersi diversi strumenti utili allo scasso, tra cui cacciaviti e barre di ferro. La macchinetta risultava completamente danneggiata, e l’ammontare del furto si aggirava intorno ai 40 euro in monete. All’esterno della struttura, ad aspettare l’uomo su un motorino, vi era una giovane donna, identificata come sua moglie.

Il responsabile è stato arrestato in flagranza di reato e presentato all’autorità giudiziaria, che ha disposto per lui la misura degli arresti domiciliari. Questo episodio sottolinea l’importanza di una pronta collaborazione tra le istituzioni e l’efficienza delle forze dell’ordine nel contrastare attività illecite sul territorio.

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Cronaca

Boscoreale (NA) | Arrestato uomo con una pistola modificata e denaro di sospetta provenienza

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ADN24

Nei giorni scorsi, durante un’operazione di controllo notturno nel comune di Boscoreale (NA), i militari della Guardia di Finanza di Napoli hanno arrestato un uomo trovato in possesso di una pistola con matricola alterata e una cartuccia già camerata, pronta per essere utilizzata. L’intervento, condotto dai baschi verdi del Gruppo Torre Annunziata, ha evidenziato ancora una volta la presenza di armi non autorizzate in circolazione, un fenomeno preoccupante per la sicurezza del territorio.

L’uomo, un 36enne originario di Lauro (AV) ma residente di fatto a Ottaviano (NA), è stato fermato durante un controllo stradale. La pistola, una Beretta calibro 22, era nascosta tra gli indumenti, all’altezza della cintura, e rappresentava un evidente pericolo. Oltre all’arma, durante la perquisizione personale, sono stati trovati oltre 1.000 euro in contanti, presumibilmente legati ad attività illecite.

Il soggetto, già noto alle forze dell’ordine per una serie di precedenti che includono lesioni, appropriazione indebita, ricettazione e stalking, è stato arrestato con l’accusa di detenzione abusiva di armi. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato trasferito al carcere di Poggioreale, mentre arma, munizioni e denaro sono stati posti sotto sequestro per ulteriori indagini.

L’episodio si inserisce in un contesto di crescente allarme per l’uso e la circolazione di armi nel territorio oplontino. Solo lo scorso mese, durante un’operazione simile, i finanzieri hanno scoperto due fucili perfettamente funzionanti, insieme a 35 cartucce, nascosti in un tubo metallico utilizzato come deposito improvvisato in un canale di scarico a Trecase (NA). I fucili, modelli Benelli e Breda, erano stati occultati con cura, rendendo evidente l’intento di tenerli pronti per un possibile utilizzo.

Questi ritrovamenti, sebbene preoccupanti, confermano l’efficacia del monitoraggio del territorio da parte delle forze dell’ordine. Il sequestro di armi e munizioni e l’arresto di individui legati a queste attività illegali rappresentano un passo importante per garantire la sicurezza pubblica e limitare la diffusione di strumenti potenzialmente letali.

Le operazioni della Guardia di Finanza e delle altre forze dell’ordine proseguiranno per contrastare ulteriormente il fenomeno, con particolare attenzione ai canali attraverso cui le armi non autorizzate entrano in circolazione e ai gruppi criminali che ne fanno uso.

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Cronaca

Cossato (BI) | Incendio doloso: denunciato giovane per combustione illecita di rifiuti

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ADN24

Un giovane ventiquattrenne italiano è stato denunciato dai Carabinieri della Compagnia di Cossato per incendio doloso e invasione di terreni ed edifici, dopo un episodio avvenuto il 9 ottobre 2024 alla periferia di Cossato, in provincia di Biella. L’incendio, che aveva coinvolto una roulotte in un campo privato, è stato classificato come doloso e ha suscitato l’intervento delle forze dell’ordine e dei Vigili del Fuoco.

Il rogo era stato segnalato da alcuni residenti, che avevano notato la roulotte in fiamme in un terreno privato. Giunti sul posto, i vigili del fuoco hanno rapidamente domato l’incendio, ma le prime indagini hanno fatto emergere subito la natura sospetta del rogo: il caravan era stato deliberatamente privo di targhe e di ogni altro segno distintivo che potesse indicare il proprietario, aumentando il mistero intorno al gesto.

Nonostante l’assenza di vittime e il fatto che non fosse chiaro se l’incendio fosse stato un atto di vandalismo o un tentativo di distruggere prove di un altro crimine, i Carabinieri non si sono fermati e hanno avviato una serie di indagini per fare luce sulla vicenda. Grazie alle informazioni raccolte durante il sopralluogo, le testimonianze dei residenti della zona e l’analisi delle riprese video provenienti da telecamere di sorveglianza, gli investigatori sono riusciti a risalire al proprietario della roulotte.

Si è trattato di un giovane pastore residente nel biellese, che, secondo quanto emerso dalle indagini, aveva deciso di abbandonare il veicolo dopo averlo ritenuto inutilizzabile. Il giovane, probabilmente per evitare che la roulotte venisse identificata e potesse essere ricondotta a lui, aveva rimosso le targhe e appiccato il fuoco, trasformando quello che sembrava un semplice atto di smaltimento in un incendio doloso.

La denuncia per combustione illecita di rifiuti deriva dal fatto che la roulotte, essendo considerata un rifiuto a causa del suo stato di inutilizzabilità, è stata distrutta in modo illecito, con il rischio di danneggiare l’ambiente e creare potenziali pericoli per la sicurezza pubblica.

Il giovane è stato anche denunciato per invasione di terreni, in quanto il campo su cui aveva parcheggiato la roulotte non era di sua proprietà, e l’atto di abbandonare e bruciare il veicolo senza permesso rappresenta un ulteriore reato.

Le indagini continuano per verificare eventuali legami tra questo episodio e altri crimini, ma per il momento il giovane pastore dovrà rispondere delle accuse di incendio doloso e gestione impropria dei rifiuti. Il suo gesto ha suscitato preoccupazione tra i residenti, che si sono visti coinvolti in un episodio che ha messo a rischio la sicurezza e la tranquillità del quartiere.

Questo episodio, inoltre, solleva nuovamente il tema dello smaltimento illecito dei rifiuti e degli incendi dolosi, che rappresentano una grave minaccia per l’ambiente e per la sicurezza della comunità. La denuncia dei Carabinieri di Cossato è un importante passo verso la prevenzione e il contrasto di simili crimini sul territorio.

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