Cronaca

Vicenza | Controlli intensificati dalla Guardia di Finanza: lavoro in nero e irregolarità nel gioco d’azzardo

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Durante le festività natalizie, la Guardia di Finanza di Vicenza ha potenziato i controlli sul territorio per contrastare le irregolarità nel mondo del lavoro e nella gestione degli apparecchi di intrattenimento. Le operazioni, condotte nell’ambito di un dispositivo mirato a rafforzare la sicurezza economico-finanziaria, hanno portato alla luce significative violazioni, evidenziando una necessità crescente di vigilanza in settori sensibili.

Tra le prime operazioni, i finanzieri del Nucleo Mobile di Schio hanno esaminato diverse attività, riscontrando gravi anomalie. In una birreria di Piovene Rocchette, quattro lavoratori – due camerieri, un addetto al bancone e un lavapiatti – operavano senza alcuna documentazione contrattuale. Un’ulteriore analisi ha rivelato che alcuni di loro erano impiegati in nero da oltre 60 giorni, ricevendo retribuzioni in contanti, in violazione delle norme sulla tracciabilità dei pagamenti, e senza il versamento dei contributi previdenziali.

Questa situazione ha portato a un verbale che impone sanzioni complessive pari a circa 70.000 euro, rappresentando un forte segnale contro il lavoro sommerso.

In un altro caso, presso un bar di Malo, una cameriera è stata trovata senza la preventiva comunicazione obbligatoria di instaurazione del rapporto di lavoro. Anche in questa circostanza, sono scattate sanzioni significative, con una possibile sospensione dell’attività commerciale e multe comprese tra 4.450 e 5.400 euro.

Parallelamente, le Fiamme Gialle hanno intensificato le verifiche sugli apparecchi di gioco d’azzardo nei comuni di Santorso, Marano Vicentino e Malo. Sono state riscontrate irregolarità in quattro bar, tre dei quali gestiti da cittadini di origine cinese. In totale, 20 apparecchi risultavano accesi e disponibili al pubblico, in violazione delle normative regionali che regolano le fasce orarie di utilizzo.

Queste violazioni hanno comportato multe per un totale di 10.000 euro e l’obbligo di segnalazione ai sindaci competenti, in un’ottica di protezione delle fasce più vulnerabili della popolazione dalla dipendenza dal gioco.

Le operazioni si inseriscono in un piano più ampio volto a combattere il lavoro irregolare e l’illegalità nel settore del gioco d’azzardo. Da un lato, il lavoro sommerso danneggia l’economia, privando l’Erario di risorse fondamentali e compromettendo i diritti dei lavoratori; dall’altro, il mancato rispetto delle norme sul gioco espone le comunità a rischi sociali e sanitari legati alla ludopatia.

La Guardia di Finanza continuerà a operare con determinazione per garantire la correttezza economica e tutelare i cittadini e il sistema imprenditoriale da comportamenti illeciti che minano la fiducia nelle istituzioni e la competizione leale tra imprese.

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