Cronaca
Vicenza | Allerta sulle truffe nel trading online: proteggiti dalle frodi
Negli ultimi mesi, la Polizia di Stato della provincia di Vicenza ha registrato un preoccupante aumento delle segnalazioni di truffe legate al trading online. Questi episodi, che mirano a raggirare i cittadini, possono causare perdite economiche che variano da poche migliaia a oltre centomila euro, rappresentando una seria minaccia per la sicurezza finanziaria delle vittime.
Le truffe si sviluppano frequentemente attraverso contatti diretti con i truffatori, che utilizzano piattaforme social, app di incontri o chiamate promozionali. Spesso, le vittime vengono attratte da promesse di alti guadagni in investimenti nel mercato delle criptovalute, notoriamente volatile e rischioso. I malcapitati vengono invitati a registrarsi su piattaforme false, dove sono convinti a investire sempre maggiori somme di denaro, con la promessa di rendimenti straordinari. Quando cercano di ritirare i loro guadagni, i truffatori richiedono ulteriori pagamenti sotto forma di tasse o commissioni.
La complessità del sistema delle criptovalute rende difficile il recupero dei fondi una volta trasferiti, quindi è fondamentale che gli utenti adottino misure di cautela. La Polizia consiglia di:
- Diffidare da promesse di guadagni eccessivi e da contatti provenienti dall’estero.
- Verificare sempre l’autenticità dei broker consultando i siti ufficiali della Banca d’Italia e della CONSOB.
- Non trasferire denaro a IBAN stranieri o intestati a persone fisiche, e mai senza verifica.
- Proteggere le informazioni personali, evitando di condividere documenti sensibili o dati di accesso.
La Questura di Vicenza ribadisce l’importanza di un comportamento informato e prudente nell’affrontare il trading online. Solo con la giusta attenzione e consapevolezza si possono evitare truffe e conseguenti perdite finanziarie. È fondamentale restare vigili e informarsi sulle modalità di operazione dei servizi di investimento per proteggere il proprio patrimonio.
Cronaca
Campobasso | Arrestato uomo per violenze sulla compagna grazie a una segnalazione
La mattina del 22 novembre, una segnalazione al numero d’emergenza ha permesso di intervenire tempestivamente per fermare un grave episodio di violenza domestica in un condominio di Campobasso. Un cittadino, allarmato dalle grida di una donna che chiedeva aiuto, ha allertato le forze dell’ordine, consentendo alla Polizia di Stato di agire rapidamente.
Due pattuglie della Squadra Volante si sono recate immediatamente sul posto, dove hanno trovato una coppia convivente all’interno dell’abitazione. La donna, visibilmente sconvolta e in lacrime, ha raccontato di essere stata aggredita dal compagno. Secondo quanto riferito, l’uomo l’aveva colpita più volte utilizzando oggetti contundenti, tra cui un asse di legno e un ferro da stiro, arrivando poi a minacciarla con un coltello.
Gli agenti, dopo aver messo in sicurezza la vittima, hanno sequestrato l’arma e tratto in arresto l’aggressore. L’uomo è stato trasferito presso il carcere di Campobasso, mentre la donna è stata accompagnata in ospedale, dove ha ricevuto le cure necessarie prima di essere dimessa. L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha evitato conseguenze ancora più gravi per la vittima.
Questo episodio evidenzia l’importanza della collaborazione tra cittadini e istituzioni nella lotta contro la violenza domestica. In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Polizia di Stato ha ribadito il suo impegno costante nel contrastare comportamenti abusivi e nel proteggere i soggetti vulnerabili.
Oltre al numero d’emergenza, i cittadini hanno a disposizione strumenti come l’app YouPol, che consente di segnalare episodi di violenza domestica anche in forma anonima, offrendo un ulteriore mezzo per far emergere situazioni di pericolo che spesso restano nascoste tra le mura di casa.
Cronaca
Palermo | Confisca milionaria: badante condannata per autoriciclaggio
La Guardia di Finanza di Palermo ha portato a termine un’operazione di confisca patrimoniale per un valore complessivo di oltre 2 milioni di euro, a seguito della condanna definitiva di una donna per autoriciclaggio. La vicenda ha origine da un’inchiesta avviata tra il 2015 e il 2018, che ha svelato un piano articolato volto a sottrarre ingenti beni a un facoltoso imprenditore italo-americano e al figlio, quest’ultimo affetto da una grave disabilità.
La donna, una cittadina italiana originaria di Misilmeri, era stata inizialmente assunta come badante per assistere l’anziano imprenditore, tornato in Italia dopo una vita di successi negli Stati Uniti. In punto di morte, l’uomo le aveva lasciato in eredità numerosi immobili e l’incarico di occuparsi del figlio disabile. Tuttavia, gli accertamenti successivi alla sua morte hanno messo in luce una serie di operazioni finanziarie e patrimoniali poco trasparenti.
Le indagini hanno rivelato che la badante, approfittando della vulnerabilità del giovane erede, aveva manipolato le sue scelte per ottenere il controllo diretto di cospicue somme di denaro provenienti da polizze assicurative, reimpiegandole poi in conti bancari personali e societari, anche all’estero, per occultarne la provenienza. La complessità del piano, che prevedeva trasferimenti bancari e la creazione di una società estera, aveva l’obiettivo di celare il flusso illecito di denaro.
Il provvedimento di confisca, eseguito su immobili e conti correnti della donna e dei suoi familiari, rappresenta un importante passo per il recupero dei beni illecitamente accumulati. Questo risultato sottolinea il ruolo cruciale della Guardia di Finanza nel contrasto a reati economici e nella tutela delle persone più vulnerabili, spesso vittime di raggiri da parte di soggetti privi di scrupoli.
Cronaca
Como | DASPO a un tifoso tedesco dopo l’incontro Como-Fiorentina
Durante l’incontro di Serie A tra Como 1907 e ACF Fiorentina, disputato domenica 24 novembre allo stadio “G. Sinigaglia” di Como, si è verificato un episodio che ha portato all’emissione di un DASPO nei confronti di un giovane tifoso.
Al termine della partita, un uomo ha scavalcato la recinzione che separa il settore distinti dal campo da gioco, invadendo il terreno dello stadio. Il gesto non è passato inosservato: il tifoso, un cittadino tedesco di 24 anni, è stato immediatamente fermato dal personale steward e dagli agenti della D.I.G.O.S., che hanno proceduto alla sua identificazione.
In seguito all’accaduto, il Questore di Como, Marco Calì, ha adottato con urgenza il provvedimento di divieto di accesso alle manifestazioni sportive. La misura, disposta dalla Divisione Anticrimine, vieta al giovane di partecipare per diversi anni agli eventi calcistici non solo a Como, ma anche in altri stadi e luoghi collegati a eventi sportivi.
Nonostante questo episodio isolato, l’evento si è svolto senza particolari problemi sotto il profilo della sicurezza pubblica, con un deflusso ordinato dei tifosi al termine dell’incontro. Questo risultato è stato possibile grazie all’efficace coordinamento delle forze dell’ordine e al sistema di vigilanza predisposto per garantire l’ordine durante la manifestazione.
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