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Cronaca

Vibo Valentia | Scoperti oltre 11.000 litri di gasolio adulterato, due distributori sotto sequestro

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Nel corso di una mirata operazione congiunta, il Gruppo della Guardia di Finanza di Vibo Valentia, in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), ha portato a termine un controllo volto a contrastare la commercializzazione di carburante non conforme alla legge. L’attività ha avuto come obiettivo quello di accertare la qualità del carburante distribuito nel vibonese e individuare eventuali abusi legati all’adulterazione del gasolio.

L’intervento, che rientra in un protocollo di intesa tra la Guardia di Finanza e l’ADM, ha permesso di identificare e sequestrare oltre 11.000 litri di gasolio adulterato, custoditi nelle cisterne di due distributori stradali. Il carburante era già collegato agli erogatori e pronto per la vendita al pubblico. I controlli, infatti, sono stati finalizzati a garantire che le stazioni di rifornimento rispettassero le normative fiscali, la qualità del prodotto e la trasparenza dei prezzi.

A seguito dell’analisi preliminare, eseguita tramite un laboratorio mobile fornito dalla Direzione Regionale Campania dell’ADM, è stato confermato che il gasolio presentava un grado di infiammabilità inferiore rispetto ai limiti stabiliti dalla legge, segno di una miscelazione con altre sostanze che ne riducevano la capacità di combustione. Un ulteriore esame, effettuato dal Laboratorio Chimico di ADM a Catania, ha confermato la presenza di tale adulterazione.

Di conseguenza, i responsabili sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia per frode nel commercio e per sottrazione al pagamento delle accise sui prodotti energetici. È stato disposto il sequestro preventivo dei carburanti adulterati, convalidato dall’Autorità Giudiziaria, e sono state applicate sanzioni pecuniarie, oltre al recupero delle accise evase.

Uno dei due distributori coinvolti è già sottoposto a amministrazione giudiziaria, in quanto sequestro preventivo finalizzato alla confisca, nell’ambito di un procedimento penale in corso a Catanzaro legato alla criminalità organizzata.

Questa operazione si inserisce nell’attività quotidiana delle forze di polizia e dell’ADM per garantire la sicurezza dei prodotti energetici e contrastare i traffici illeciti, grazie anche alla stretta cooperazione tra le due amministrazioni. Si sottolinea che il procedimento è ancora nelle fasi preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà accertata definitivamente solo al termine del processo.

Cronaca

Parma | Denunciati due minorenni per minacce, porto di armi e procurato allarme

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Nel pomeriggio di ieri, la Polizia di Stato di Parma ha denunciato due minorenni per una serie di reati avvenuti in una zona residenziale della città. Il primo, un 14enne, è stato denunciato per minacce aggravate, getto di cose pericolose e porto di armi o oggetti atti a offendere, mentre il secondo, un 16enne, è stato accusato di procurato allarme.

L’incidente è avvenuto dopo una segnalazione giunta al numero di emergenza 113 riguardante una lite tra ragazzi. Gli agenti delle volanti, giunti rapidamente sul posto, hanno ricostruito la dinamica dei fatti grazie alle dichiarazioni di alcuni testimoni. Secondo quanto riferito, durante il conflitto tra cinque minorenni, uno di loro, armato di coltello, avrebbe minacciato un coetaneo, immobilizzandolo e puntando l’arma alla sua gola. Nel tentativo di dissuadere l’aggressore, un automobilista di passaggio sarebbe stato minacciato anch’egli.

Il ragazzo armato si è poi avvicinato a un giardino privato dove, dopo aver ingiuriato un anziano che cercava di fermarlo, ha lanciato un bastone contro di lui e ha tentato di scavalcare la recinzione per raggiungerlo. Tuttavia, il ragazzo non è riuscito nel suo intento, fermato dai suoi amici. Poco dopo, il gruppo di ragazzini si è allontanato, ma grazie alle precise descrizioni fornite dai testimoni, i minorenni sono stati rintracciati poco distante e fermati dalla polizia.

I due ragazzi, privi di documenti di identità, sono stati accompagnati in Questura per essere identificati. Nel frattempo, il coltello utilizzato per la minaccia è stato ritrovato nascosto dietro una siepe. Al termine degli accertamenti, il 14enne è stato denunciato per i reati di minacce aggravate, porto di oggetti atti a offendere e getto di cose pericolose.

Un’ulteriore indagine ha rivelato che il 16enne aveva contattato più volte il numero di emergenza 113 durante la giornata, fornendo informazioni false e insultando gli operatori, provocando un allarme ingiustificato. Per questo motivo, il 16enne è stato denunciato per procurato allarme.

Dopo le formalità di rito, i due minorenni sono stati affidati ai genitori, convocati nel frattempo in Questura.

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Cronaca

Pisa | Sequestrati 190.000 articoli contraffatti e non sicuri

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Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza di Pisa ha intensificato i controlli sugli esercizi commerciali locali, in particolare quelli che vendono luci e materiale natalizio, per prevenire la vendita di prodotti non conformi alle normative di sicurezza e senza la corretta marcatura CE. Le operazioni hanno coinvolto diversi reparti delle Fiamme Gialle, tra cui i gruppi di Pisa, Pontedera, San Miniato e la Tenenza di Volterra.

Nel corso dei controlli, sono stati sequestrati circa 190.000 articoli che non rispettavano gli standard di sicurezza previsti dalla legge. Tra questi, oltre 178.000 prodotti non conformi sono stati rinvenuti in un negozio di utensili e cristalleria nei pressi della stazione centrale di Pisa. Tra gli articoli sequestrati figuravano luci natalizie, giocattoli, accessori per tabacchi da fumo, lampadine, luci LED, adattatori e prolunghe, molti dei quali privi della marcatura CE e delle necessarie etichette informative.

In particolare, sono stati sequestrati oltre 12.000 articoli contraffatti, tra cui peluches, giocattoli, carte da gioco e cuffiette del noto brand Apple. Inoltre, circa 6.500 articoli natalizi sono stati giudicati “non sicuri” per i consumatori, poiché mancavano delle informazioni minime obbligatorie previste dalla legge. Tra gli altri prodotti sequestrati, circa 160.000 articoli da fumo, tra cui filtri e cartine, erano privi di ogni certificazione di sicurezza.

L’operazione ha avuto un impatto significativo, in quanto ha evitato la distribuzione di prodotti potenzialmente pericolosi, soprattutto giocattoli non conformi che avrebbero potuto mettere a rischio la salute dei bambini. Inoltre, grazie al sequestro, sono state acquisite informazioni utili a ricostruire la filiera illecita che alimentava il commercio di questi articoli non sicuri.

Il titolare dell’esercizio commerciale, un cittadino di nazionalità cinese, è stato denunciato per diversi reati, tra cui commercio di prodotti con segni falsi, frode in commercio, ricettazione e violazione dei provvedimenti delle autorità locali. Inoltre, è stato segnalato agli uffici della Camera di Commercio e dell’Agenzia delle Dogane per l’applicazione delle sanzioni amministrative.

Questa operazione sottolinea l’impegno costante della Guardia di Finanza nel contrastare la vendita di prodotti contraffatti e insicuri, al fine di tutelare la salute dei consumatori, proteggere il mercato e garantire condizioni di concorrenza leale per gli operatori economici onesti.

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Messina | Arrestato un uomo per violenza sessuale

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Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato di Messina ha arrestato un uomo di 35 anni, di origine tunisina, accusato di violenza sessuale ai danni di una donna. L’incidente è avvenuto la sera precedente quando la vittima, mentre si trovava con il proprio compagno in un parcheggio vicino alla stazione, stava dormendo in un sacco a pelo. L’uomo ha molestato la donna, che ha immediatamente reagito urlando, attirando l’attenzione del suo compagno che è riuscito a metterlo in fuga.

Dopo aver ricevuto la denuncia, gli agenti della Polizia Ferroviaria di Messina si sono attivati per raccogliere prove. Utilizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, hanno identificato rapidamente il presunto aggressore. Pochi istanti dopo, il 35enne è stato rintracciato, riconosciuto dalla vittima e arrestato.

L’uomo, una volta completate le formalità di rito, è stato trasferito presso la casa circondariale di Gazzi (ME) in attesa di ulteriori sviluppi. L’Autorità Giudiziaria ha convalidato il fermo e applicato la misura cautelare della custodia in carcere. L’arresto segna un altro importante intervento della Polizia di Stato nella tutela della sicurezza dei cittadini e nella lotta contro la violenza di genere.

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