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Cronaca

Vibo Valentia | Scoperti arsenali nascosti nella vegetazione

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Nel corso di un’importante operazione di controllo del territorio, i Carabinieri della Stazione di Mileto hanno rinvenuto tre arsenali di armi e munizioni nascosti tra la vegetazione e in due casolari abbandonati nella zona di San Giovanni. Questa iniziativa è parte di una strategia più ampia, coordinata con la Procura di Vibo, volta a combattere la crescente diffusione di armi clandestine e a prevenire potenziali conflitti violenti, spesso causati da motivi futili.

Durante i rastrellamenti, sono stati sequestrati diversi tipi di armi, tra cui fucili da guerra e pistole di vario calibro, insieme a migliaia di cartucce. Non solo le armi, ma anche circa 800 grammi di marijuana e semi di canapa sono stati trovati durante le operazioni. Gli investigatori stanno ora cercando di identificare i responsabili di questo deposito illecito, con l’obiettivo di determinare se le armi fossero state già utilizzate o se fossero destinate a crimine.

Il procuratore, che supervisiona le indagini, ha sottolineato l’importanza di queste operazioni nel garantire la sicurezza della comunità. L’analisi delle armi e delle munizioni è supportata da accertamenti tecnico-balistici, che potrebbero rivelare dettagli cruciali sulla loro provenienza e sull’eventuale utilizzo precedente.

Questo episodio dimostra l’impegno costante delle Forze dell’Ordine nel contrastare la criminalità e nel garantire un ambiente più sicuro, evidenziando l’importanza della collaborazione tra le autorità giudiziarie e le Forze dell’Ordine nella lotta contro la proliferazione di armi illegali.

Cronaca

Meteo Italia: freddo e neve in arrivo, weekend gelido con calo delle temperature

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ADN24

Il meteo in Italia sta per cambiare ancora una volta. Dopo il passaggio di una perturbazione atlantica che ha portato nuvole, nebbia e qualche pioggia sparsa, a partire da venerdì 29 novembre, un nuovo afflusso di aria fredda proveniente dalla Russia arriverà a colpire il nostro Paese, portando con sé un abbassamento delle temperature e la possibilità di nevicate anche a bassa quota.

Mercoledì 27 novembre sarà caratterizzato da qualche pioggia sparsa in Toscana e Lazio, mentre giovedì il tempo sarà più stabile, sebbene non mancherà il ritorno della nebbia, in particolare al Nord e nelle pianure e coste del Centro Italia. Nel frattempo, aria più fredda si farà strada sulle Alpi, provocando deboli nevicate sui confini.

Venerdì, il grosso del maltempo farà il suo ingresso in Italia, con un nocciolo di aria gelida proveniente dall’Inghilterra, che attraverserà Danimarca e Polonia, arrivando in Italia con grande velocità. Il peggioramento inizierà dalla Romagna e dal Centro Italia, per estendersi al Sud già in serata, con rovesci, temporali e un rinforzo dei venti di Bora e Grecale. Il Nord rimarrà invece in parte escluso da questa irruzione.

Nel weekend, l’aria fredda continuerà a far sentire i suoi effetti, soprattutto sabato 30 novembre, quando le precipitazioni sulle regioni adriatiche e al Sud potrebbero trasformarsi in neve a quote collinari, con la neve che potrebbe scendere fino a 600 metri al Centro e a 800-900 metri al Sud.

Domenica 1 dicembre, l’azione perturbata si esaurirà, lasciando spazio a un’atmosfera più stabile, ma decisamente più fredda. Le temperature caleranno sensibilmente, con valori diurni che si avvicineranno ai 10°C nelle città come Roma, Firenze e Napoli, in netto contrasto con i 18-19°C registrati in questi giorni.

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Cronaca

Sequestro preventivo per traffico illecito di rifiuti: 16 persone coinvolte, due aziende sequestrate

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ADN24

Un’operazione dei carabinieri forestali del Centro anticrimine Natura di Palermo ha portato all’esecuzione di un decreto di sequestro preventivo nei confronti di 16 soggetti e 6 persone giuridiche, con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti. Le persone coinvolte sono residenti in diversi comuni siciliani, tra cui Alcamo, Borgetto, San Giuseppe Jato, Partinico, Bagheria e Palermo. Due aziende del settore della gestione dei rifiuti sono state sequestrate e affidate ad un amministratore giudiziario, mentre sono stati confiscati 16 autocarri e disposti sequestri per equivalente per un totale di 153mila euro.

Le indagini, avviate nel febbraio 2019 dal Nucleo investigativo di Polizia ambientale, agroalimentare e forestale di Palermo, hanno fatto luce su un complesso sistema criminale operante nel settore della raccolta, trasporto, gestione, recupero e smaltimento di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi. I rifiuti, tra cui parti meccaniche di autoveicoli, batterie al piombo, rottami ferrosi e apparecchiature elettroniche, venivano conferiti da soggetti privati e ditte non autorizzate alla gestione dei rifiuti. Senza alcun trattamento, venivano miscelati tra loro e successivamente ceduti come rifiuti non pericolosi, ottenendo così guadagni illeciti.

Il traffico illecito, che ha coinvolto oltre 3mila tonnellate di rifiuti nel periodo delle indagini, ha generato un profitto di oltre 300mila euro. In una delle aziende sequestrate, sono stati trovati 300 metri cubi di rifiuti speciali pericolosi, tra cui autoveicoli non bonificati e residui di olii esausti, che sono stati scaricati in maniera illecita, con gravi danni ambientali. Le indagini proseguono, con l’obiettivo di fare luce su tutti i responsabili del traffico illecito.

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Cronaca

Passeggeri intrappolati per ore sul treno Milano-Locarno: disagi e proteste

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ADN24

Un’odissea di quasi sei ore ha trasformato un normale viaggio ferroviario in un incubo per i passeggeri del treno Tilo 25520, diretto da Milano a Locarno, Svizzera. Martedì 26 novembre, poco dopo la partenza alle 13:43 dalla Stazione Centrale di Milano, il convoglio si è fermato alla stazione di Milano Greco Pirelli a causa di un guasto tecnico, lasciando i viaggiatori bloccati fino alle 18:30.

La situazione a bordo si è rivelata critica: riscaldamento ed elettricità funzionavano a intermittenza, i bagni erano inutilizzabili e le porte del treno rimanevano chiuse, intrappolando i passeggeri senza possibilità di uscita. Secondo le testimonianze, l’ambiente era freddo e soffocante, aggravato dall’assenza di informazioni chiare.

Inizialmente, la società Tilo aveva assicurato che un locomotore sarebbe arrivato per riportare il treno alla Stazione Centrale, ma il tentativo è fallito: il mezzo di soccorso non è riuscito ad “agganciare” il convoglio. Solo intorno alle 18:30 è stata annunciata una soluzione: i passeggeri sarebbero stati trasferiti su un altro treno, che però li avrebbe condotti solo fino a Como, interrompendo ulteriormente il viaggio verso la Svizzera.

I viaggiatori, esasperati, hanno denunciato la gestione caotica dell’emergenza e i disagi subiti. La società ferroviaria non ha ancora fornito spiegazioni dettagliate sull’accaduto, né indicato eventuali misure per risarcire i passeggeri.

L’incidente evidenzia le criticità delle infrastrutture ferroviarie e la necessità di protocolli più efficaci per garantire il benessere e la sicurezza dei passeggeri in situazioni di emergenza.

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