Cronaca

Vibo Valentia | Fatta luce su 4 delitti commessi tra il 2010 e il 2012, 14 arresti

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In corso a Vibo Valentia, un’operazione congiunta tra polizia e carabinieri sta eseguendo 14 misure cautelari su disposizione della Dda di Catanzaro. Le misure riguardano presunti reati quali associazione a delinquere di stampo mafioso, omicidio, tentato omicidio, estorsione, porto e detenzione illegale di armi da fuoco, e altri, spesso aggravati dal coinvolgimento mafioso.

L’operazione coinvolge il Nucleo Investigativo dei carabinieri di Vibo Valentia, lo Squadrone Eliportato “Cacciatori” di Calabria, la Sezione Investigativa del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato di Catanzaro e le Squadre Mobili delle Questure di Vibo Valentia e Catanzaro. Il personale della S.I.S.C.O. di Milano, Roma e L’Aquila, così come diversi equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine e unità cinofile della Questura di Vibo Valentia, del V Reparto Volo della Polizia di Stato, supporta l’azione in fase esecutiva.

Tra coloro colpiti dalle misure cautelari ci sono i vertici del clan dei Piscopisani: Rosario Battaglia, Rosario Fiorillo, Michele Fiorillo, e il boss di Nicotera Marina Pantaleone Mancuso, noto come Scarpuni. Le misure cautelari derivano da due distinte indagini condotte dai carabinieri e dalla Polizia di Stato, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, e si concentrano su casi estorsivi e omicidi, tra cui uno avvenuto nel 2008 e tre tra il 2010 e il 2013, durante una guerra tra clan ‘ndranghetisti.

Le indagini sono basate su dichiarazioni di collaboratori di giustizia confrontate con prove investigative e si concentrano sull’attività criminale di un’organizzazione ‘ndranghetista nelle zone marine di Vibo Valentia, con particolare attenzione alle estorsioni ai danni degli imprenditori negli anni 2000.

Il movente e i presunti esecutori materiali di alcuni omicidi, inclusi quelli avvenuti durante la guerra tra i Piscopisani e i Tripodi, sono stati identificati. Gli sforzi investigativi si sono concentrati anche su casi di lupara bianca e sul coinvolgimento di clan rivali come i Patania.

Il procedimento penale è attualmente nella fase delle indagini preliminari.

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