Cronaca
Verona | Evasione fiscale: arresti e sequestro per 33 milioni di euro
Le forze dell’ordine di Verona hanno arrestato un imprenditore locale attivo nel commercio di prodotti petroliferi, suo figlio e il loro commercialista per una presunta frode fiscale multimilionaria. L’operazione, condotta dalla Guardia di Finanza in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, ha portato al sequestro di beni e fondi per oltre 33 milioni di euro, pari al presunto profitto ottenuto tramite l’evasione fiscale.
L’indagine ha svelato un complesso schema di frode basato su crediti d’imposta fittizi per circa 30 milioni di euro e l’emissione di fatture false per oltre 20 milioni, usate per ridurre drasticamente l’imposta sul valore aggiunto dovuta. I crediti fittizi, accumulati tramite acquisizioni a basso costo e contratti con società estere, sono stati contabilizzati per compensare il debito fiscale. Per occultare i profitti, gli indagati avrebbero utilizzato conti correnti sia nazionali che internazionali, aggirando i controlli fiscali.
A seguito delle indagini, l’Autorità Giudiziaria ha disposto, oltre agli arresti, il sequestro di immobili, veicoli e lo studio professionale del commercialista. Sebbene gli accusati si trovino in detenzione preventiva, la loro responsabilità verrà accertata solo in sede di giudizio, come previsto dalla presunzione di innocenza garantita dalla Costituzione.
Cronaca
Vicenza | Arrestato un 41enne per detenzione di stupefacenti
Cronaca
Andria (BT) | Sequestrato un patrimonio di quattro milioni di euro accumulatp in 20anni di illeciti
I Carabinieri del Comando Provinciale di Barletta Andria Trani hanno eseguito un importante provvedimento di sequestro di beni per un valore di circa quattro milioni di euro, emesso dalla Procura della Repubblica di Bari. Questa operazione è stata intrapresa nei confronti di un pregiudicato di Andria, il quale, secondo le indagini, ha accumulato un considerevole patrimonio grazie a attività illecite legate principalmente al traffico di sostanze stupefacenti e a reati contro il patrimonio.
Le indagini patrimoniali hanno rivelato un dettagliato quadro economico dell’indagato, che ha portato alla luce l’acquisto di beni immobili, aziende e conti correnti negli ultimi vent’anni. Il sequestro ha coinvolto due unità immobiliari, sei attività commerciali (in particolare nel settore della ristorazione e dei trasporti), due autovetture e diverse disponibilità finanziarie su otto conti correnti.
Il provvedimento, che segue un’attenta valutazione della carriera criminale dell’interessato e dei flussi finanziari della sua famiglia, è stato accolto dalla III Sezione Penale di Bari, sottolineando l’importanza della cooperazione tra le forze dell’ordine e la magistratura nel contrasto ai patrimoni illeciti. Questa operazione evidenzia la necessità di perseguire attivamente le fonti di reddito criminale, spesso reinvestite in attività legittime, per sottrarle all’economia legale e tutelare la sicurezza sociale.
Cronaca
San Giusto Canavese (TO) | Truffatore di nonne, si spaccia per carabiniere: arrestato con l’aiuto della nipote
Un episodio di truffa ha avuto luogo a San Giusto Canavese, dove un ventenne è stato arrestato per essersi spacciato per Carabiniere. Il giovane ha contattato telefonicamente un’anziana signora, informandola che suo figlio era coinvolto in un grave incidente, richiedendo la somma di 8.200 euro per evitare l’arresto del ragazzo.
La donna, presa dal panico, ha seguito le istruzioni del truffatore, raccogliendo il denaro in contanti e preparandosi a consegnarlo. Tuttavia, un intervento inaspettato della nipote ha sventato il piano. La giovane, insospettita dal comportamento della nonna, ha deciso di intervenire, contattando immediatamente il padre.
Mentre la famiglia si riuniva per discutere dell’accaduto, il giovane truffatore è stato notato mentre osservava la scena. Sospettato di essere coinvolto, è stato bloccato dagli astanti fino all’arrivo dei Carabinieri, che hanno prontamente effettuato l’arresto. Le indagini hanno portato anche all’identificazione di un complice quarantenne, denunciato per la stessa accusa.
Questo episodio sottolinea l’importanza della vigilanza e della comunicazione in famiglia per prevenire truffe di questo tipo, che sfruttano la vulnerabilità delle persone anziane. I Carabinieri invitano la popolazione a prestare attenzione a simili situazioni e a segnalare qualsiasi comportamento sospetto.
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