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Cronaca

Verbano Cusio Ossola | Stalking e sorveglianza speciale: arrestato uomo per atti persecutori nei confronti di una giovane donna

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Una vicenda di stalking si è conclusa con l’arresto di un uomo e l’applicazione di una sorveglianza speciale nei suoi confronti, a seguito delle persistenti e inquietanti molestie nei confronti di una giovane donna. La storia, che si sviluppa a partire da inizio anno, ha visto la vittima sottoposta a continue azioni persecutorie da parte dell’uomo, che l’aveva seguita e osservata insistentemente sul luogo di lavoro, nonostante il chiaro disinteresse manifestato dalla ragazza.

Il comportamento dell’uomo, che aveva iniziato a frequentare quotidianamente il locale dove la giovane lavorava, ha suscitato in lei un forte senso di paura e di ansia, tanto da costringerla a cambiare le proprie abitudini. L’uomo, inoltre, seguiva la ragazza anche dopo il suo turno di lavoro, manifestando un atteggiamento sempre più invadente.

Dopo aver presentato una richiesta di ammonimento, la giovane ha visto la sua situazione peggiorare, portandola a rivolgersi nuovamente alle forze dell’ordine. Una sera, mentre terminava il turno di lavoro, ha notato l’uomo parcheggiato vicino al locale e, temendo per la sua sicurezza, si è rifugiata in cucina. La sua richiesta di aiuto al numero di emergenza 112 ha provocato l’intervento tempestivo degli agenti del Commissariato di Omegna, che hanno arrestato l’uomo, ponendo fine a mesi di tormento per la vittima.

Parallelamente all’azione penale, il Questore di Verbania ha proposto l’applicazione della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza nei confronti del soggetto. Il Tribunale di Torino, dopo aver esaminato la pericolosità dell’individuo, ha accolto la proposta e ha stabilito una serie di restrizioni severe: l’uomo dovrà rimanere a casa dalle 21:00 alle 07:00 del mattino, non potrà accedere a luoghi pubblici tra le 18:00 e le 21:00 e, soprattutto, non avrà alcun contatto con la vittima. Inoltre, l’uomo dovrà mantenere una distanza di almeno 500 metri dai luoghi frequentati dalla donna, inclusa la sua abitazione.

L’adozione della sorveglianza speciale è una misura prevista dal Codice Rosso, che consente di applicare restrizioni severe anche a chi non è un criminale organizzato, ma è ritenuto pericoloso per la sicurezza pubblica, con l’obiettivo di prevenire il compimento di atti violenti. Quest’anno, sono già state 15 le sorveglianze speciali emesse dal Tribunale di Torino per casi di stalking e atti persecutori.

Cronaca

Roma | Cerimonia di restituzione di 101 reperti archeologici messicani

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Il 18 dicembre 2024, presso la sede dell’Ambasciata del Messico a Roma, si è svolta una cerimonia significativa in cui sono stati restituiti 101 reperti archeologici al governo messicano. I manufatti sono stati consegnati dal Generale di Divisione Francesco Gargaro, Comandante dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, all’Ambasciatore messicano in Italia, S.E. Carlos García de Alba. L’evento ha visto la partecipazione della Sottosegretaria per gli Affari Esteri del Messico, S.E. Maria Teresa Mercado, e del Sottosegretario per gli Affari Esteri italiano, On. Giorgio Silli.

Questi reperti sono stati recuperati grazie a un’ampia attività investigativa condotta dai Nuclei TPC (Tutela Patrimonio Culturale) di Roma, Udine, Perugia, Ancona e Cosenza, sotto il coordinamento delle rispettive Procure. Le indagini hanno portato al sequestro dei beni, che sono stati successivamente sottoposti a studi tecnici effettuati dall’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia del Messico (INAH), per certificarne l’autenticità e la provenienza messicana.

I reperti coprono un ampio arco temporale e appartengono a diverse culture precolombiane, tra cui quella Teotihuacana, Zapoteca, Olmeca e Azteca. Tra i manufatti restituiti si trovano miniature fittili, statuette in pietra dura, vasi ceramici e una coppa tripode della cultura Mixteca-Puebla. Uno dei reperti più significativi è una miniatura di Tlaloc, la divinità della pioggia, appartenente alla cultura Tolteca-Maya.

Il valore economico complessivo di questi beni, pur non essendo il principale indicatore della loro importanza, è stato stimato in decine di migliaia di euro, dato l’inestimabile valore storico e culturale. Il recupero rappresenta un’importante vittoria per la tutela del patrimonio culturale globale, testimoniando l’impegno della polizia italiana nel contrastare il traffico illecito di reperti archeologici.

Il sequestro dei beni ha avuto origine da diverse operazioni, tra cui perquisizioni domiciliari, segnalazioni sul mercato online e controlli doganali. Un aspetto rilevante delle indagini è stato il coinvolgimento di vari Nuclei TPC, che hanno scoperto e sequestrato questi manufatti provenienti dal Messico in diverse circostanze, comprese transazioni illecite e tentativi di esportazione illegale.

Questa cerimonia di restituzione rappresenta un ulteriore passo nella cooperazione internazionale per la protezione del patrimonio culturale e per il rafforzamento dei legami tra Italia e Messico nella lotta contro il traffico illecito di beni culturali.

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Cronaca

Forte dei Marmi (LU) | Arrestato un uomo dopo il tentativo di furto in una villa

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Il 16 dicembre, un intervento tempestivo da parte della Polizia di Stato ha portato all’arresto di un uomo georgiano, accusato di tentato furto. L’operazione è scattata dopo una richiesta d’aiuto da parte della proprietaria di una villa disabitata situata in via Agnelli a Forte dei Marmi, che ha notato la presenza sospetta di due persone nel suo giardino grazie al sistema di videosorveglianza.

Quando la Polizia è arrivata sul posto, ha constatato che una porta finestra era stata forzata, segno che qualcuno stava cercando di introdursi nell’abitazione. Immediatamente, gli agenti hanno esteso la perlustrazione nelle vie circostanti. Grazie alla collaborazione tra la Sala Operativa e gli agenti sul campo, che ricevevano in tempo reale le immagini della videosorveglianza fornite dalla proprietaria, è stato possibile identificare uno degli autori del tentativo di furto.

L’uomo, mentre camminava nei pressi di via XX Settembre, è stato fermato dai poliziotti e condotto in Commissariato. Dopo aver ricevuto la denuncia formale dalla proprietaria, è stato arrestato e, nella mattinata del 17 dicembre, è stato portato davanti all’autorità giudiziaria per il processo per direttissima presso il Tribunale di Lucca.

Al termine dell’udienza, il giudice ha disposto il rinvio del caso al 14 gennaio, imponendo al georgiano l’obbligo di firma presso la Questura di Pisa, dove attualmente risiede. Questo intervento dimostra l’efficacia della collaborazione tra la Polizia di Stato e i cittadini nel contrasto ai reati, grazie anche all’utilizzo delle moderne tecnologie di videosorveglianza.

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Cronaca

Pescara | Recuperati 700.000 euro di tributi evasi lungo la costa abruzzese

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Le Fiamme Gialle del Reparto Operativo Aeronavale di Pescara hanno recentemente concluso un’importante operazione di controllo fiscale che ha portato al recupero di circa 700.000 euro di tributi locali, in particolare IMU e TARI, dovuti da attività economiche operanti lungo il litorale abruzzese. L’indagine, avviata durante il periodo estivo, ha avuto come obiettivo le attività situate nelle vicinanze del demanio marittimo e fluviale, con l’intento di contrastare l’evasione fiscale e garantire una giusta contribuzione ai Comuni locali.

L’iniziativa nasce da un’analisi approfondita del territorio e si concentra su attività economiche ritenute “a rischio” di evasione. In particolare, il controllo ha riguardato diverse strutture ricettive all’aria aperta, come campeggi e aree per attività turistiche, che spesso omettevano di accatastare gli immobili o ne sottostimavano la rendita catastale, riducendo così l’importo delle imposte locali da versare. Grazie a questa attività di monitoraggio, sono stati individuati numerosi casi di elusione e evasione fiscale, con il conseguente recupero delle somme non corrisposte.

Oltre ai controlli fiscali, l’operazione ha avuto un risvolto anche sul piano della legalità ambientale. I finanzieri hanno infatti sequestrato un’area di circa 15.000 mq situata nelle vicinanze del fiume Pescara, occupata abusivamente da un’attività di ristorazione. La Guardia di Finanza ha denunciato nove persone per abusivismo demaniale e ha segnalato un dirigente comunale alla magistratura contabile, ritenuto responsabile di aver agevolato l’occupazione illegale del suolo pubblico.

Questa operazione testimonia l’impegno della Guardia di Finanza nel tutelare il bilancio degli enti pubblici locali e nel contrastare l’illegalità economica e finanziaria, con riflessi positivi sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini. Le risorse recuperate, infatti, andranno direttamente a beneficio delle amministrazioni locali, migliorando la capacità di intervento e di sviluppo delle aree coinvolte.

Con questa attività, la Guardia di Finanza conferma il suo ruolo fondamentale nella protezione della legalità fiscale e nella difesa delle libertà economiche, promuovendo giustizia ed equità nel sistema economico.

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