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Cronaca

Verbania | Controlli straordinari nel weekend: interventi della polizia di stato

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Nel fine settimana, la Polizia di Stato ha intensificato le attività di controllo nel territorio di Verbania, organizzando operazioni straordinarie in collaborazione con il Reparto Prevenzione Crimine di Torino. Gli agenti si sono concentrati in particolare nelle località di Stresa e Domodossola, luoghi molto frequentati dai cittadini e dai turisti.

Durante le operazioni, sono stati allestiti numerosi posti di controllo sulle strade principali, permettendo di monitorare in modo capillare il flusso di persone e veicoli. In totale, sono state verificate circa 200 persone e 90 veicoli nelle giornate di venerdì e sabato, insieme a controlli in diversi esercizi pubblici della provincia.

Le pattuglie della Squadra Volanti della Questura di Verbania e del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Omegna hanno proseguito le loro attività di routine, ispezionando circa 500 persone, di cui 80 di origine straniera, e 130 veicoli. Le operazioni hanno portato all’elevazione di diverse sanzioni per violazioni del codice della strada, tra cui casi di guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Tre patenti di guida sono state ritirate e una persona, coinvolta in un incidente notturno, ha visto il proprio veicolo sequestrato, in aggiunta al ritiro della patente.

Questi controlli evidenziano l’impegno delle forze dell’ordine nel garantire la sicurezza e la legalità sul territorio, contribuendo a una maggiore vigilanza nelle zone più sensibili della provincia.

Cronaca

Roma | Minaccia l’ex compagna con una siringa: arrestato un 25enne

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ADN24

I Carabinieri della Stazione di Roma La Storta hanno arrestato un 25enne romano, già noto alle forze dell’ordine, accusato di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori nei confronti della ex compagna. L’intervento è avvenuto dopo una chiamata al 112 da parte della donna, visibilmente scossa, che ha denunciato una grave aggressione.

194 chiamate e minacce di morte

La vittima, in stato di gravidanza, ha raccontato agli agenti che l’ex compagno, nel tentativo di riallacciare i rapporti, l’aveva contattata ben 194 volte. L’episodio più grave si è verificato quando il giovane l’ha minacciata di morte con una siringa, mentre si trovavano all’interno della sua automobile.

Arresto e misure cautelari

Dopo aver raccolto elementi considerati sufficienti per l’arresto, i Carabinieri, in coordinamento con la Procura della Repubblica, hanno fermato il 25enne, portandolo al carcere di Regina Coeli. Il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto, disponendo la custodia cautelare in carcere.

Indagini in corso

L’uomo resta indagato e, come previsto dalla legge, è da considerarsi innocente fino a una eventuale condanna definitiva. Le indagini proseguono per accertare tutti i dettagli della vicenda e garantire la sicurezza della vittima.

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Cronaca

Milano, incidente mortale dopo inseguimento in scooter: muore un giovane 20enne

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ADN24

Nella notte, un grave incidente stradale si è verificato in via Ripamonti, nei pressi di via Quaranta. Un giovane egiziano di 20 anni ha perso la vita e un 22enne tunisino, conducente del mezzo, è rimasto gravemente ferito. La tragedia è avvenuta poco dopo le 4 del mattino, al termine di un inseguimento tra il TMax su cui viaggiavano e un’auto dei carabinieri.

Corsa folle e schianto fatale

Secondo le prime ricostruzioni, il 22enne alla guida non si sarebbe fermato a un posto di blocco in via Farini, dando il via a una pericolosa fuga attraverso le vie cittadine. Durante l’inseguimento, il conducente avrebbe attraversato il centro di Milano ignorando i semafori e mettendo in pericolo la sicurezza di pedoni e automobilisti. La corsa è terminata drammaticamente in via Ripamonti, dove il mezzo è uscito di strada, causando il decesso del passeggero e il ferimento del guidatore.

Interventi sul posto e tensioni in ospedale

Sul luogo dell’incidente sono intervenute ambulanze e automediche del 118. Il giovane egiziano è stato trasportato al Policlinico in condizioni critiche, ma è morto poco dopo nonostante i tentativi di rianimazione. Il conducente è stato invece ricoverato al San Carlo, sotto custodia, con condizioni gravi ma non in pericolo di vita. Al Policlinico si sono radunati amici e parenti della vittima, generando momenti di alta tensione che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine.

Indagini in corso

Gli inquirenti stanno cercando di chiarire i motivi della fuga. Tra le ipotesi, il fatto che il conducente fosse privo di patente e avesse precedenti penali. Anche il ruolo dei carabinieri e le dinamiche precise dello schianto sono oggetto di verifiche.

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Cronaca

Rabbino Zvi Kogan trovato morto negli Emirati Arabi: Israele condanna fermamente

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ADN24

Il corpo del rabbino Zvi Kogan, scomparso il 21 novembre, è stato rinvenuto senza vita negli Emirati Arabi Uniti. Le autorità locali hanno confermato il decesso, con una nota congiunta emessa dall’ufficio del primo ministro emiratino e dal ministero degli Esteri.

Indagini e sospetti

L’ambasciata israeliana nel Golfo ha stabilito un contatto diretto con i familiari del rabbino, che aveva cittadinanza israeliana e moldava. Già il 23 novembre era stata ritrovata la sua automobile abbandonata ad Al-Ain, non lontano da Dubai. Secondo i media israeliani, l’uomo era legato a Gavriel Holtzberg, vittima di un attentato terroristico a Mumbai nel 2008. Le prime indagini indicano il coinvolgimento di tre cittadini uzbeki, sospettati di agire per conto dell’Iran e fuggiti in Turchia.

Reazioni di Israele: “Atto vile e antisemita”

Israele ha reagito con fermezza al tragico evento. Il ministro della Difesa, Israel Katz, ha definito l’accaduto “un crimine terroristico antisemita codardo e spregevole”, promettendo giustizia per il rabbino. Anche il primo ministro Benjamin Netanyahu ha condannato l’omicidio, dichiarando che Israele farà tutto il possibile per assicurare i responsabili alla giustizia.

Allerta per i viaggi negli Emirati

A seguito dell’episodio, il Consiglio di sicurezza nazionale israeliano ha rinnovato l’appello ai cittadini di evitare viaggi non essenziali negli Emirati, considerati a rischio elevato per la sicurezza. È stato consigliato di evitare luoghi frequentati da israeliani e di mantenere un basso profilo, inclusa la riduzione della visibilità sui social media.

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