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Cronaca

Venezia | Aeroporto Marco Polo: arrestato straniero in possesso di documenti di identità falsi

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Il 13 settembre scorso, la Polizia di Frontiera dell’aeroporto Marco Polo di Venezia ha arrestato un cittadino straniero per il possesso di documenti d’identità falsificati. L’uomo, giunto al controllo passaporti degli arrivi Extra Schengen, ha presentato un passaporto ordinario con visto rilasciato dal Belgio e timbri di ingresso precedenti. Tuttavia, un’accurata verifica dei documenti da parte degli agenti ha rivelato che la foto del passaporto era stata alterata per sostituire l’immagine del legittimo titolare con quella dell’arrestato.

Il sospetto è stato quindi arrestato per possesso e fabbricazione di documenti falsi, contraffazione delle impronte di timbro e violazione delle normative del Testo Unico Immigrazione, in quanto il visto di ingresso in area Schengen risultava anch’esso alterato. Il giorno successivo, il Tribunale di Venezia ha condannato l’individuo a un anno e quattro mesi di reclusione.

Questo arresto si inserisce in un ampio contesto di attività di controllo e prevenzione svolta dalla Polizia di Frontiera presso lo scalo Marco Polo. Durante i mesi estivi, caratterizzati da un elevato volume di passeggeri, l’unità di polizia ha effettuato 11 arresti d’iniziativa per reati legati al falso documentale. Sono state inoltre elevate 12 denunce in stato di libertà per comportamenti pericolosi e reati documentali, e 9 arresti in esecuzione di provvedimenti giudiziari per pene da scontare o misure cautelari relative a reati sessuali, contro la persona e contro il patrimonio.

Le operazioni hanno incluso anche il contrasto all’immigrazione irregolare, con il respingimento di 64 stranieri privi dei requisiti di accesso in area Schengen e ulteriori 6 respingimenti basati su provvedimenti di sicurezza nazionale o violazioni normative.

L’azione della Polizia di Frontiera dimostra l’impegno costante nel garantire la sicurezza e la legalità all’interno dell’aeroporto, gestendo efficacemente i flussi di passeggeri e prevenendo reati legati al falso documentale e all’immigrazione irregolare.

Cronaca

Lamezia Terme (CZ) | Arrestato 37enne per spaccio di droga

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Nella giornata odierna, i Carabinieri della Stazione di Lamezia Terme Sambiase hanno arrestato un uomo di 37 anni in flagranza di reato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’operazione è scaturita da una perquisizione domiciliare effettuata presso l’abitazione dell’individuo, che ha portato al rinvenimento di circa 30 grammi di cocaina, insieme a piccole quantità di hashish e marijuana.

Durante la perquisizione, i militari hanno anche trovato materiale per il taglio, il peso e il confezionamento della droga. Tutto il materiale sequestrato è stato inviato per ulteriori analisi per confermare la composizione e la quantità esatta delle sostanze stupefacenti.

L’arrestato è stato inizialmente trasferito alla Casa Circondariale di Catanzaro. Successivamente, in sede di udienza di convalida, il Giudice per le Indagini Preliminari (G.I.P.) del Tribunale di Lamezia Terme ha confermato la validità dell’arresto. Su richiesta della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, l’indagato è stato sottoposto a misure cautelari che includono l’obbligo di dimora nel Comune di residenza e l’obbligo di presentazione periodica alla Polizia Giudiziaria.

Questa operazione dimostra il continuo impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e il benessere della comunità. Si ricorda che l’indagato, come previsto dalla legge, non può essere considerato colpevole fino alla pronuncia di una sentenza definitiva.

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Cronaca

Cutro (KR) | Muore a 63 anni la moglie del sindaco, coinvolta in un incidente stradale mentre si recava a scuola

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Un grave incidente stradale ha sconvolto la comunità di Cutro questa mattina, con la tragica morte di Chiara Olivo, moglie del sindaco Antonio Ceraso. L’insegnante di 63 anni, stava recandosi come di consueto al lavoro, alla scuola primaria Alcmeone di Crotone, quando la sua auto, una Fiat Punto, è stata coinvolta in un violento scontro frontale con una Jeep Renegade.

L’incidente è avvenuto sulla provinciale 63, in un tratto di strada noto per le sue curve pericolose. Per motivi ancora da chiarire, la Fiat Punto della vittima ha invaso la corsia opposta, dove si è scontrata con la Jeep che viaggiava in direzione contraria. L’impatto è stato particolarmente violento, con la Punto spinta verso il guardrail dopo essere stata colpita sul lato passeggero.

Chiara Olivo è rimasta intrappolata tra le lamiere della sua vettura, e solo grazie all’intervento tempestivo dei vigili del fuoco è stato possibile estrarla dall’auto. Anche il conducente della Jeep è stato soccorso e liberato dai rottami della sua vettura. Sul luogo sono intervenuti immediatamente i sanitari del 118, ma nonostante gli sforzi di rianimazione, per la donna non c’è stato nulla da fare: è deceduta a causa dei gravi traumi riportati.

Durante le operazioni di soccorso, la strada è stata chiusa per consentire l’intervento dell’elisoccorso, che è stato chiamato per prestare assistenza alle persone coinvolte. Le indagini sono in corso per chiarire la dinamica esatta dell’incidente. La morte di Chiara Olivo ha scosso profondamente la comunità locale, dove era conosciuta e apprezzata per il suo impegno come insegnante.

Il sindaco Antonio Ceraso e la sua famiglia hanno ricevuto in queste ore numerosi messaggi di cordoglio da parte delle istituzioni e dei cittadini, che si stringono attorno a loro in questo momento di dolore.

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Cronaca

Itri (LT) | Arestato un cittadino per minacce e porto d’armi

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Il 17 settembre a Itri (LT), i Carabinieri del N.O.R. – Sezione Radiomobile di Formia hanno avviato un’indagine su un uomo di 49 anni originario di Itri, accusato di minacce aggravate e di porto di armi od oggetti atti ad offendere. L’uomo è stato denunciato dopo un episodio avvenuto nel pomeriggio, durante il quale avrebbe minacciato di morte un parente di 55 anni. L’aggressore è stato trovato in possesso di un coltello di 14 cm, che è stato successivamente sequestrato dai militari. L’indagine ha portato alla sua identificazione e alla segnalazione alla magistratura competente.

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