La Guardia di Finanza di Varese ha eseguito tre arresti, di cui due in carcere e uno con obbligo di firma, a carico di amministratori di una società che gestiva un parcheggio “low cost” nei pressi del Terminal 2 dell’aeroporto di Malpensa. L’operazione, denominata “Apri, Ometti e Chiudi,” ha rivelato una serie di pratiche fraudolente finalizzate all’elusione fiscale e alla distrazione di fondi, tramite una gestione opaca e organizzata della società fallita, attiva nella gestione di parcheggi per passeggeri aeroportuali con servizio navetta.
L’indagine, condotta dalla Compagnia di Gallarate sotto il coordinamento della Procura di Busto Arsizio, è partita da una verifica fiscale su una delle società coinvolte, che ha messo in luce l’omissione di dichiarazioni fiscali e la mancata tenuta delle scritture contabili per oltre 600 mila euro di reddito non dichiarato. In seguito, l’inchiesta si è ampliata ad altre società riconducibili ai tre indagati, portando alla scoperta di un meccanismo di gestione che coinvolgeva una rete di aziende intestate a diversi membri della famiglia.
Analizzando i conti correnti societari, gli investigatori hanno riscontrato movimentazioni sospette, tra cui bonifici verso altre società legate agli indagati, prelievi in contanti, acquisti personali di beni elettronici e pagamenti per un appartamento di lusso con piscina, dove due degli arrestati risiedevano al momento della perquisizione. Si tratta di spese non riconducibili all’attività della società, che, come emerso dai dati del software gestionale acquisito, aveva gestito circa 28 mila veicoli dal 2022 al 2024, senza però adempiere agli obblighi fiscali.
Le pratiche illecite, meticolosamente pianificate dai tre amministratori, prevedevano la creazione di nuove società al fine di mantenere una continuità apparente nell’attività di parcheggio, evitando il pagamento di imposte e oneri verso fornitori e dipendenti. In seguito al fallimento della società e alla constatazione delle irregolarità, la Guardia di Finanza ha denunciato i tre indagati, due dei quali già noti per precedenti simili in altre società dello stesso settore. La Procura ha richiesto il giudizio immediato per i responsabili, mentre il parcheggio è stato chiuso per le violazioni riscontrate, tra cui la presenza di lavoratori non regolarmente assunti.
L’operazione mette in evidenza l’impegno della Guardia di Finanza nel contrastare le attività fraudolente che minano la concorrenza leale e i diritti dei lavoratori, a tutela della sicurezza economica e della legalità nel mercato.