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Cronaca

Udine | Scoperta rete di 28 imprese fantasma dedite alla Frode Fiscale: evasi 2 Milioni di Euro

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In un’operazione condotta dalla Guardia di Finanza, è stata smantellata una vasta rete di 28 imprese fantasma, dedite alla falsa fatturazione e all’evasione fiscale.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Udine e condotta dalla Tenenza di Palmanova, ha portato alla luce una complessa frode fiscale. L’operazione ha preso avvio da un controllo fiscale su un bazar della provincia di Udine, che utilizzava sistematicamente fatture per operazioni inesistenti. L’approfondita analisi dei dati fiscali e i controlli incrociati effettuati a livello nazionale, hanno consentito di identificare 28 imprese cartiere, il cui unico scopo era emettere fatture false.

Queste società, tutte prive di reali strutture o attività economiche, sono risultate coinvolte in un sistema fraudolento, creato per ridurre illegalmente l’imponibile fiscale di altre imprese compiacenti. L’inchiesta ha fatto emergere un’evasione fiscale pari a circa 2 milioni di euro, oltre a un milione di euro di versamenti omessi. Due persone sono state denunciate.

L’operazione sottolinea l’importanza di contrastare le frodi fiscali, che danneggiano non solo l’economia statale ma anche la concorrenza leale tra gli imprenditori onesti.

Cronaca

Cuneo | Blitz contro il riciclaggio di auto e crimini ambientali

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ADN24

La Polizia di Stato ha recentemente portato avanti una serie di operazioni mirate in Piemonte, focalizzandosi sul contrasto a fenomeni illegali come il riciclaggio di autoveicoli e il traffico di pezzi di ricambio rubati. Le operazioni hanno avuto anche l’obiettivo di fermare irregolarità legate alla gestione dei rifiuti e alla tutela ambientale, settori da sempre vulnerabili all’abusivismo e alle infiltrazioni criminali.

Le squadre della Polizia Stradale di Torino, Alessandria, Cuneo e Verbania, sotto la supervisione del Servizio Polizia Stradale, hanno effettuato controlli in diverse aree della regione, con particolare attenzione a rivendite di auto, carrozzerie e aree sospettate di essere utilizzate per lo stoccaggio illecito di rifiuti. Durante le operazioni, 36 persone sono state identificate e, di queste, tre sono state denunciate a piede libero per reati legati alla gestione illecita dei rifiuti e altri crimini penali. Inoltre, sono state elevate sanzioni amministrative per oltre 10.000 euro.

Un’operazione significativa si è svolta in provincia di Cuneo, dove è stato sottoposto a controllo un centro di recupero metalli ferrosi, che operava anche come autodemolizione. Qui, in collaborazione con l’ARPA Piemonte, sono state rilevate violazioni alle normative ambientali, tra cui l’utilizzo improprio di terreni destinati allo stoccaggio di rifiuti e la gestione illecita dei liquidi inquinanti, come gli idrocarburi, che venivano sversati su terreni non impermeabilizzati.

Questi controlli fanno parte di una strategia più ampia della Polizia di Stato, mirata a prevenire e monitorare le attività legate al riciclaggio illecito di veicoli e alla gestione impropria dei rifiuti, settori che, da anni, rappresentano un terreno fertile per attività criminali. Tali crimini, oltre a generare ingenti guadagni per le organizzazioni mafiose, comportano rischi significativi per l’ambiente e la salute pubblica.

Le indagini sono ancora in corso e i procedimenti penali sono nelle fasi preliminari. La legge stabilisce, naturalmente, la presunzione di innocenza fino a una sentenza definitiva. Tuttavia, le operazioni recenti hanno inviato un messaggio chiaro: la Polizia di Stato continuerà a monitorare attentamente questi settori, per garantire la sicurezza dei cittadini e tutelare l’ambiente da danni irreparabili.

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Cronaca

Lodi | Sequestrati oltre 11.000 prodotti non sicuri: tutela del “Made in Italy” e sicurezza dei consumatori

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ADN24

Con l’approssimarsi delle festività natalizie, la Guardia di Finanza di Lodi ha intensificato le sue attività di controllo per contrastare la vendita di prodotti non conformi agli standard di sicurezza previsti dalla normativa italiana e comunitaria. L’operazione è parte dell’impegno continuo delle Fiamme Gialle per tutelare il “Made in Italy”, salvaguardare il tessuto produttivo italiano e garantire la sicurezza dei consumatori.

Nel corso delle recenti ispezioni, i finanzieri hanno sottoposto a sequestro oltre 11.000 articoli non conformi, rinvenuti in vari esercizi commerciali della provincia. Tra i prodotti sequestrati, figurano più di 930 paia di scarpe calzaturiere, identificate come “non sicure”, e oltre 10.200 addobbi natalizi che risultavano privi delle informazioni obbligatorie previste dalla normativa di settore.

La problematica principale riguardava la mancanza delle informazioni minime sulle confezioni, una violazione del Codice del Consumo, che stabilisce requisiti specifici per garantire la sicurezza del consumatore. Tali etichette sono fondamentali per informare adeguatamente l’acquirente riguardo ai potenziali rischi del prodotto e alle modalità di utilizzo sicuro.

Le irregolarità rilevate sono state punite con sanzioni amministrative per un totale di oltre 30.000 euro. I prodotti non conformi sono stati prontamente sequestrati per evitare che finissero nelle mani dei consumatori, proteggendo così la loro salute e sicurezza.

Questo intervento, condotto dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Lodi, si inserisce in un’ampia strategia di controllo su scala nazionale, finalizzata a mantenere l’integrità del mercato e la concorrenza leale. Le autorità, infatti, hanno sottolineato l’importanza di tutelare non solo i consumatori, ma anche gli operatori commerciali onesti, che potrebbero subire danni da un mercato invaso da prodotti non sicuri.

La Guardia di Finanza, con questa operazione, ribadisce il suo impegno a proteggere i consumatori e a garantire il rispetto delle normative di sicurezza, in particolare in un periodo delicato come quello delle festività natalizie, quando la domanda di prodotti da regalo è particolarmente elevata.

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Cronaca

Pietrasanta (LU) | Resistenza e interruzione del servizio ferroviario: denunciata donna senza titolo di viaggio

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ADN24

Nel pomeriggio del 19 novembre, il Commissariato di Forte dei Marmi è intervenuto alla stazione ferroviaria di Pietrasanta dopo una richiesta di intervento da parte del capotreno di un convoglio regionale proveniente da Pisa e diretto a La Spezia. La giovane controllore di 23 anni aveva chiesto a una donna nigeriana di 40 anni di scendere dal treno, poiché priva di biglietto, ma la situazione è rapidamente degenerata.

Invece di rispettare la richiesta, la donna ha reagito con violenza, strattonando la capotreno e cercando di farla cadere mentre cercava di farla scendere dal treno alla fermata di Pietrasanta. Il rifiuto della passeggera e l’aggressione hanno causato un ritardo di oltre 20 minuti, interrompendo il regolare servizio del convoglio.

Sul posto è intervenuta tempestivamente una pattuglia della Volante del Commissariato di Forte dei Marmi, che ha fermato la donna e l’ha condotta in Commissariato. Durante gli accertamenti, è emerso che la donna aveva numerosi precedenti penali, in particolare per reati contro la persona. È stata denunciata per resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio, con l’Autorità giudiziaria che ora si occupa del caso.

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