La Polizia di Stato di Sondrio ha arrestato un uomo di 42 anni, di nazionalità svizzera, accusato di furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. L’operazione è avvenuta nella notte del 13 ottobre, nell’ambito di un’intensificazione dei controlli nel capoluogo, specialmente nelle ore serali.

Tutto è iniziato quando il titolare di un negozio a Castione Andevenno ha contattato la polizia per segnalare un furto in corso. L’uomo ha descritto un furgone con targa svizzera utilizzato dal ladro, che stava fuggendo a grande velocità.

Le pattuglie della Squadra Volante, una volta ricevuta la segnalazione, sono riuscite a localizzare il furgone e hanno tentato di fermare il conducente. Tuttavia, il 42enne ha ignorato l’ordine di fermarsi e ha dato inizio a un pericoloso inseguimento sulla SS 38, compiendo manovre azzardate e invertendo il senso di marcia per eludere la cattura.

Grazie alla collaborazione di un’altra pattuglia, gli agenti sono riusciti a fermare il veicolo con una manovra di emergenza. Durante i controlli successivi, la polizia ha recuperato l’intera refurtiva. L’uomo è stato quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria per le accuse di furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale.

Nella serata di ieri, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 32 anni, di origine pakistana, accusato di atti persecutori e comportamenti sessuali inappropriati nei confronti di una madre e della sua bambina. L’episodio è avvenuto in via Oberdan, dove una segnalazione ha allertato le autorità riguardo a una situazione potenzialmente pericolosa.

Gli agenti della Squadra Volante, giunti sul posto, hanno riscontrato la gravità dell’accaduto e messo in sicurezza il soggetto, al centro delle preoccupazioni dei testimoni. Secondo le informazioni raccolte, l’uomo avrebbe tenuto comportamenti inquietanti nei confronti della donna mentre si trovava con la figlia di tre anni, creando un clima di ansia e paura.

Le indagini hanno rivelato che l’individuo, privo di fissa dimora, era già noto alle forze dell’ordine per precedenti penali, in particolare legati a reati di droga. Dopo aver effettuato i rilievi necessari, la Polizia ha trasferito il caso all’Autorità Giudiziaria, che ha disposto l’arresto dell’uomo, ora detenuto in una casa circondariale. È importante sottolineare che l’indagato è considerato innocente fino a una sentenza definitiva.

Nella mattinata di domenica 15 settembre, un episodio di violenza ha scosso un bar nel centro di Teramo. Gli agenti della Squadra Volante della Questura sono intervenuti dopo aver ricevuto una segnalazione riguardante un’aggressione. All’arrivo, hanno trovato un uomo di 28 anni, che ha raccontato di essere stato aggredito mentre si trovava nel locale. Trasportato in ospedale per le cure necessarie, ha ricevuto una prognosi di sette giorni e ha successivamente sporto denuncia presso la Questura.

L’indagine condotta dalla Squadra Mobile ha rivelato che, oltre all’aggressione, la vittima era stata derubata di circa 500 euro custoditi nel proprio portafoglio. La dinamica dell’accaduto è stata ricostruita attraverso l’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza. Dalle informazioni raccolte, si è appurato che l’aggressione era avvenuta all’esterno del bar, dove un uomo di 37 anni aveva spinto la vittima, provocandone la caduta e dando origine a una colluttazione.

Durante l’alterco, il portafoglio della vittima era caduto, e una donna aveva approfittato della situazione per raccoglierlo e passarlo a un’altra complice. Questa, dopo essersi rifugiata nel bagno del locale, era tornata fuori e aveva tentato di disfarsi del portafoglio calciandolo via.

Al termine delle indagini, l’aggressore è stato denunciato per lesioni, mentre le due donne coinvolte sono state accusate di furto in concorso. La Questura di Teramo ha quindi confermato l’identificazione dei tre presunti autori, evidenziando l’efficacia delle operazioni investigative nella risoluzione del caso.