Cronaca

Tuili (SU) | Incendio di 2000 pannelli fotovoltaici nel sud Sardegna, ipotesi dolosa

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Nella notte, un violento incendio ha distrutto circa 2.000 pannelli fotovoltaici a Tuili, nel sud della Sardegna. L’ipotesi più probabile avanzata dagli investigatori è che si tratti di un atto doloso, sebbene le operazioni di spegnimento siano ancora in corso e non ci sia certezza definitiva.

Il rogo è divampato intorno alle 4 del mattino e ha rapidamente avvolto i pannelli, grazie anche al forte vento di maestrale che ha alimentato le fiamme. I pannelli erano accatastati in un’area all’aperto priva di videosorveglianza e senza apparenti fonti di ignizione, come cavi elettrici, che avrebbero potuto causare un corto circuito.

Attualmente, i vigili del fuoco del comando provinciale di Cagliari sono al lavoro con ruspe e autoarticolati per rimuovere i detriti e spegnere gli ultimi focolai. La società proprietaria dei pannelli, la Greenvolt Power, una multinazionale polacca, stava progettando di avviare i lavori di costruzione di un impianto fotovoltaico sul terreno, con l’inizio dei lavori previsto tra circa un mese. I danni sono ancora da quantificare, ma l’azienda è assicurata.

Le indagini sono affidate ai carabinieri del Norm di Sanluri e della Stazione di Barumini, che stanno lavorando per identificare eventuali responsabili dell’incendio.

Questo episodio si inserisce in un contesto di crescente tensione legata alle energie rinnovabili in Sardegna. Solo alla fine di agosto, un attentato incendiario aveva colpito il sito della Vestas a Villacidro, dove si sta costruendo un parco eolico oggetto di proteste contro la speculazione energetica. Recentemente, una pala eolica sulla strada provinciale 30 era stata vandalizzata.

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