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Cronaca

Truffa online a Cremona: due denunciati per raggiro ai danni di un venditore

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I Carabinieri della Stazione di Castelverde, in provincia di Cremona, hanno denunciato due persone, un uomo di 60 anni e una donna di 21 anni, per truffa in concorso. I due individui, nel mese di ottobre, sono riusciti a farsi accreditare 1.875 euro su due carte Postepay da una vittima, un 56enne cremonese che aveva messo in vendita un mobile su un noto sito di annunci online.

Il raggiro è stato messo in atto attraverso un finto acquirente che, telefonicamente, ha convinto il venditore a effettuare delle operazioni presso uno sportello bancomat. I truffatori, infatti, avevano fornito al malcapitato dei codici da inserire nella macchina ATM, promettendo che in cambio avrebbe ricevuto l’accredito per la vendita. In realtà, il venditore ha ricaricato inconsapevolmente le carte Postepay dei truffatori con ben 15 ricariche da 125 euro ciascuna.

Una volta accortosi dell’inganno, la vittima ha cercato di bloccare le transazioni, ma ormai gli addebiti erano stati effettuati e il presunto acquirente era sparito nel nulla. La vittima ha sporto denuncia presso la Stazione di Castelverde, dove sono partite tempestive indagini che hanno portato all’individuazione dei truffatori. I due sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria di Cremona per truffa in concorso.

I Carabinieri di Cremona invitano a prestare particolare attenzione durante le transazioni online, soprattutto quando gli acquirenti chiedono di recarsi a sportelli bancomat per ricevere o inviare denaro. In caso di dubbi, è sempre consigliato contattare il 112 e prestare attenzione a possibili segnali di truffa.

Cronaca

Catania: arrestato per minacce e violenze contro l’ex moglie

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Un uomo di 39 anni, residente a Catania, è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia dopo aver minacciato l’ex moglie e aggredito la sua abitazione. L’incidente è avvenuto nel quartiere Librino, dove il 39enne si è presentato davanti alla porta dell’appartamento della donna, prendendo a calci e pugni l’ingresso mentre urlava: “Fai uscire il bambino o ti ammazzo”. La donna, terrorizzata dalle violenze e dalle minacce, ha prontamente chiamato il 112, ricevendo l’intervento dei carabinieri.

All’arrivo dei militari, l’uomo ha cercato di minimizzare l’accaduto, dichiarando di trovarsi lì solo per vedere il figlio. Tuttavia, la donna, in lacrime, ha raccontato agli investigatori dell’Arma un quadro di violenze e minacce che si erano intensificate nei mesi precedenti, tanto da spingerla a denunciare l’ex marito già lo scorso agosto.

Negli ultimi mesi, l’uomo aveva cercato di controllare la sua ex compagna, utilizzando anche videochiamate con il figlio di 5 anni per insultarla e minacciarla. Tra le minacce, l’ex marito aveva detto al padre della donna: “Vengo là sotto e vi ammazzo”. Il comportamento violento aveva raggiunto il culmine quando, dopo aver minacciato la vita della donna e del bambino, ha preso a calci la porta della casa. La donna, spinta dalla paura e dal desiderio di proteggere il figlio, ha trovato finalmente il coraggio di recarsi in caserma per formalizzare una nuova denuncia.

Dopo l’arresto, il 39enne è stato posto agli arresti domiciliari, con la convalida dell’arresto da parte dell’autorità giudiziaria. La vicenda mette in luce un’ulteriore escalation di violenza familiare che ha finalmente trovato un fermo attraverso l’intervento delle forze dell’ordine.

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Cronaca

Tragico incidente a Oleggio: un bambino di 14 anni perde la vita

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Un drammatico incidente stradale è avvenuto oggi pomeriggio, venerdì 22 novembre, a Oleggio, un comune situato alle porte di Novara. Per cause ancora da accertare, due veicoli si sono scontrati violentemente nei pressi del cimitero della cittadina. A bordo di una delle auto c’era una donna con i suoi due nipoti, di 14 e 4 anni. L’incidente ha avuto esiti tragici: il giovane di 14 anni ha perso la vita, mentre il più piccolo, di 4 anni, è stato trasportato in gravi condizioni all’ospedale di Novara. La donna, che guidava il veicolo, ha riportato ferite meno gravi ed è stata ricoverata in codice giallo all’ospedale di Borgomanero.

I soccorsi sono stati prontamente attivati: sul luogo dell’incidente sono intervenuti i medici del 118, i vigili del fuoco e le forze dell’ordine, che hanno lavorato intensamente per estrarre le vittime dall’auto, rimasta gravemente danneggiata. Il piccolo di 4 anni è stato trasferito in codice rosso, un livello di gravità che richiede cure urgenti e intensive, mentre la donna ha subito ferite che non destano preoccupazione immediata.

I due occupanti dell’altra auto coinvolta nello scontro hanno riportato ferite lievi e sono stati soccorsi con codice verde. La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio delle forze dell’ordine, che stanno cercando di ricostruire le cause di questo tragico schianto.

L’incidente ha scosso profondamente la comunità di Oleggio, con molte persone che esprimono solidarietà alla famiglia coinvolta. Le indagini proseguono per chiarire le circostanze che hanno portato a questa tragedia.

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Cronaca

Sequestro di sale operatorie al reparto di Cardiochirurgia dell’Ospedale Papardo di Messina

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I Carabinieri del NAS di Catania e della Compagnia Messina Centro hanno eseguito un decreto di sequestro, emesso dal GIP del Tribunale di Messina su richiesta della Procura della Repubblica, riguardante due sale operatorie del Reparto di Cardiochirurgia dell’Ospedale “Papardo” di Messina. Il provvedimento è scaturito da indagini condotte dai militari, a seguito di denunce presentate dai familiari di alcuni pazienti deceduti a distanza di pochi giorni da interventi di cardiochirurgia, in seguito a infezioni ospedaliere.

Le verifiche, svolte anche con il supporto di consulenti tecnici, hanno rivelato che i decessi segnalati si inserivano in un contesto più ampio di casi simili, che coinvolgevano pazienti sottoposti a interventi di cardiochirurgia, tra cui l’installazione di valvole cardiache e bypass coronarici. Le indagini hanno inoltre evidenziato numerose criticità riguardanti la salubrità degli ambienti operatori, con la presenza di agenti patogeni e altri microrganismi oltre i limiti consentiti.

Il provvedimento di sequestro è stato adottato in seguito agli elementi indiziari acquisiti durante la fase di indagine preliminare. Si precisa che, come previsto dalla legge, tutti gli indagati godono della presunzione di innocenza fino alla sentenza di un giudice terzo.

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