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Cronaca

Truffa ai danni dello Stato: arrestato dirigente sportivo

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Le forze dell’ordine hanno portato a termine una vasta operazione contro illeciti nell’ambito dei contributi pubblici destinati al settore sportivo. Oggi, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza della Spezia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale della Spezia, nei confronti di Gian Maria Lertora, dirigente di più associazioni sportive calcistiche in Liguria e Lombardia. Contestualmente, sono state effettuate perquisizioni domiciliari nei confronti di altri cinque indagati e di quattro società sportive operative in Liguria, Lombardia e provincia di Mantova.

Le indagini sono nate a seguito di un’accurata attività di intelligence condotta dalla Guardia di Finanza con il supporto della Componente Speciale del Corpo. Le autorità hanno approfondito le pratiche legate ai contributi pubblici erogati da “Sport e Salute S.p.A.”, l’ente statale che ha gestito le provvidenze per il ristoro delle attività sportive sospese o cessate a causa della pandemia da Covid-19. È emerso che 88 domande di contributo, presentate ufficialmente da atleti e tecnici tesserati con le associazioni sotto indagine, erano in realtà state falsificate dagli indagati, che le avevano predisposte e inviate senza il consenso o la consapevolezza degli effettivi beneficiari.

Le somme erogate dallo Stato, circa 350.000 euro, sono state accreditate su conti correnti riconducibili agli indagati, anche presso istituti bancari esteri. Una volta ricevuti i fondi, gli indagati provvedevano a prelevamenti sistematici in contante o a effettuare bonifici su altre posizioni finanziarie, al fine di occultare le tracce dei fondi pubblici. L’operazione ha portato alla segnalazione all’Autorità Giudiziaria di sei soggetti, tutti responsabili di associazioni sportive dilettantistiche, per reati di sostituzione di persona (art. 494 C.P.), truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640-bis C.P.) e autoriciclaggio (art. 648-ter.1 C.P.).

La Guardia di Finanza ha anche proceduto con il sequestro preventivo di somme e beni riconducibili agli indagati, fino alla concorrenza dell’importo indebitamente ottenuto tramite la truffa. Il sequestro riguarda anche un ingente quantitativo di beni, tra cui conti correnti, autovetture e altri asset.

Questa operazione evidenzia l’impegno della Guardia di Finanza nella tutela delle risorse pubbliche, contrastando le frodi che danneggiano la collettività e minano la fiducia nelle istituzioni. Le indagini proseguono e le autorità competenti valuteranno ulteriori sviluppi in relazione alla rete di persone coinvolte nell’illecito.

Il caso rappresenta un esempio di come le forze dell’ordine continuano a monitorare e intervenire per prevenire l’uso improprio di fondi pubblici, specialmente in periodi delicati come quello legato alla pandemia, in cui le risorse destinate al supporto delle categorie più vulnerabili vengono spesso sfruttate da chi cerca di arricchirsi illecitamente

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Scoperto arsenale legato alla Curva Nord dell’Inter a Cambiago: pistole, kalashnikov e bombe a mano sequestrati

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Un’importante operazione della Polizia di Stato ha portato alla scoperta di un deposito di armi a Cambiago, in provincia di Milano. L’arsenale, che si ritiene essere collegato alla Curva Nord dell’Inter, è stato individuato grazie a un’indagine su un ultras noto per i suoi legami con Andrea Beretta, un altro capo ultrà nerazzurro attualmente in carcere per l’omicidio di Antonio Bellocco, un altro leader della stessa curva.

Nel capannone sequestrato, gli agenti hanno rinvenuto un consistente arsenale composto da pistole, kalashnikov, bombe a mano e numerosi proiettili. Secondo quanto riportato da fonti investigative, la scoperta è avvenuta nella notte, quando la polizia ha seguito una traccia che collegava l’immobile a Beretta, anche se il capannone era effettivamente nella disponibilità di un altro ultras a lui vicino.

L’operazione fa parte di un’ampia indagine sulla criminalità organizzata legata agli ultras e sulla gestione delle armi da parte di gruppi estremisti legati al tifo calcistico. L’arresto di Beretta e la scoperta dell’arsenale rappresentano un passo importante nella lotta contro la violenza negli stadi e nei gruppi organizzati.

Gli inquirenti continuano a indagare per capire se ci siano altri depositi di armi o collegamenti con gruppi criminali più ampi. La situazione resta sotto stretta osservazione, con particolare attenzione alla gestione delle curve calcistiche in Italia, sempre più spesso al centro di attività illecite.

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Panico a bordo del volo Ryanair Torino-Lamezia: Interruzione delle comunicazioni e giri a vuoto

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Un increscioso episodio ha coinvolto i passeggeri del volo Ryanair FR937 in partenza da Torino Caselle con destinazione Lamezia Terme, nella mattinata di mercoledì 20 novembre. Subito dopo il decollo, il velivolo ha iniziato a compiere numerosi giri a vuoto sulla città di Torino, causando un generale stato di preoccupazione a bordo. Durante la manovra, che ha durato circa mezz’ora, i passeggeri hanno incontrato turbolenze e vuoti d’aria che hanno aumentato il malessere fisico e psicologico a bordo. Paura, vomito e pianti sono stati solo alcuni dei disagi segnalati dai viaggiatori.

L’incertezza sulla situazione ha peggiorato il panico, con i passeggeri che, guardando fuori dai finestrini, hanno continuato a vedere le Alpi, segno che l’aereo non stava proseguendo sulla rotta prevista. Dopo un lungo periodo di ansia, il comandante ha finalmente informato i passeggeri che, poco dopo il decollo, erano stati persi i contatti tra la cabina di pilotaggio e la torre di controllo. Secondo le procedure di sicurezza, questo ha reso necessario l’interruzione del viaggio, ma non era possibile decidere autonomamente dove atterrare. Dopo aver atteso il ripristino delle comunicazioni, il pilota ha infine deciso di fare ritorno all’aeroporto di Torino.

Dopo le necessarie verifiche di sicurezza, il volo è stato riprogrammato per le 11:00. Tuttavia, molti passeggeri hanno manifestato il loro disappunto per i disguidi subiti, con una ventina di persone che hanno deciso di non imbarcarsi sul volo successivo, optando per altri mezzi di trasporto per raggiungere la Calabria.

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Allarme a Londra: Evacuata la stazione di Euston per pacco sospetto

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Un nuovo allarme ha scosso Londra nella giornata di oggi, quando la stazione di Euston, una delle principali della capitale, è stata evacuata a causa del ritrovamento di un pacco sospetto. La notizia è stata riportata dalla radio Lbc, che ha riferito che la polizia metropolitana ha istituito cordoni di sicurezza intorno all’area per precauzione mentre gli agenti indagano sul contenuto del pacco.

La Metropolitan Police, attraverso un comunicato diffuso sui social, ha confermato l’incidente e rassicurato il pubblico, dichiarando che le operazioni sono in corso per verificare la natura del pacco. “Siamo a conoscenza di segnalazioni online riguardanti un incidente nelle vicinanze della stazione di Euston. Sono stati istituiti cordoni di polizia a scopo precauzionale mentre gli agenti indagano”, ha scritto la polizia su X (ex Twitter).

La situazione ha causato disagi al traffico ferroviario e ai passeggeri, ma al momento non sono stati riportati danni o feriti. Le forze dell’ordine hanno invitato la cittadinanza a evitare la zona mentre proseguono le verifiche.

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