Un’operazione della Polizia di Stato di Trieste ha portato all’arresto di un cittadino moldavo, accusato di aver tentato di facilitare l’ingresso illegale in Italia di otto cittadini turchi. L’episodio ha avuto inizio in Slovenia, dove la Polizia slovena ha intimato l’alt a un’auto, una Volkswagen Passat, evidentemente sovraccarica. Invece di fermarsi, il conducente ha accelerato, tentando di eludere le autorità e mettendo in pericolo la sicurezza degli agenti.
L’inseguimento è proseguito fino al confine tra Slovenia e Italia, nella zona di Crociata/Osp. La sala operativa della Polizia di Capodistria ha prontamente avvisato le forze dell’ordine italiane, consentendo l’invio di pattuglie di supporto. Grazie alla collaborazione tra le forze slovene e italiane, il veicolo è stato finalmente bloccato all’interno della galleria di Aquilinia.
Il conducente, in evidente stato di agitazione, ha tentato di scappare a piedi ma è stato prontamente arrestato dagli agenti. Durante l’ispezione dell’auto, è emerso che otto migranti turchi erano stati trasportati in condizioni estremamente pericolose, con cinque minori, di cui tre stipati nel bagagliaio.
Dopo aver ricevuto assistenza medica a causa delle condizioni di viaggio, i migranti hanno espresso la volontà di richiedere protezione internazionale. Il passeur, oltre all’auto e a un cellulare sequestrati, è stato condotto in carcere in attesa delle decisioni dell’Autorità Giudiziaria. Questo episodio mette in luce le continue sfide legate al traffico di migranti e alla cooperazione tra le forze di polizia di diversi paesi.