Cronaca

Treviso | Denunciata per truffa sul Reddito di Cittadinanza: 42.000 euro non dichiarati

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Una donna, residente nella provincia di Treviso, è stata denunciata per aver percepito indebitamente il Reddito di Cittadinanza. Le indagini della Guardia di Finanza hanno rivelato che la donna, pur avendo ricevuto 6.400 euro di sussidio per l’anno 2021, non aveva dichiarato la disponibilità di oltre 42.000 euro in contanti, trovati in possesso del marito in occasione di controlli effettuati presso l’aeroporto di Malpensa.

L’inchiesta, condotta dal Gruppo Treviso della Guardia di Finanza, ha preso il via dall’incrocio dei dati dei beneficiari del sussidio con quelli di persone fermate con ingenti somme di denaro non dichiarato nei principali punti di controllo valutario, come aeroporti e valichi di confine. È emerso che il coniuge della donna era stato sorpreso due volte a Malpensa con somme significative: prima con 34.000 euro durante un volo verso la Nigeria e successivamente con 8.490 euro diretto a Casablanca.

Nonostante la donna abbia sostenuto di non essere a conoscenza del denaro in questione, la normativa in vigore stabilisce che, per avere diritto al Reddito di Cittadinanza, il patrimonio finanziario del nucleo familiare non debba superare i 10.000 euro, una soglia ampiamente oltrepassata. A seguito delle verifiche, l’INPS ha sospeso l’erogazione del beneficio e ha richiesto la restituzione delle somme già versate.

L’operazione si inserisce nel contesto di una più ampia attività di controllo contro le frodi legate a prestazioni sociali, condotta in collaborazione con l’Autorità Giudiziaria e l’INPS, con l’obiettivo di garantire che le risorse pubbliche siano destinate a chi realmente ne ha diritto.

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