Cronaca
Treviso | Bancarotta fraudolenta: due imprenditori denunciati per il fallimento di una catena di abbigliamento
La Guardia di Finanza di Treviso ha denunciato due imprenditori coinvolti nel fallimento di una catena di negozi di abbigliamento operante nel territorio trevigiano. L’inchiesta, parte di un’iniziativa più ampia per tutelare l’economia legale, ha rivelato comportamenti fraudolenti che hanno portato all’insolvenza dell’azienda, che fino a poco tempo fa aveva un volume d’affari annuo di circa 2 milioni di euro e impiegava 20 dipendenti.
Le indagini sono scattate dopo il fallimento dichiarato nel 2020, sollecitato dall’Agenzia delle Entrate. È emerso che gli imprenditori avevano tentato di nascondere le loro attività trasferendo la sede dell’impresa in Puglia. Tra le accuse mosse contro di loro, spicca l’accumulo di debiti tributari e contributivi, che nel tempo sono passati da 1,3 a 2,4 milioni di euro senza che fosse mai richiesta l’ammissione a procedure legali per la risoluzione della crisi.
In aggiunta, sono stati riscontrati prelevamenti indebiti e distrazioni patrimoniali per oltre 1 milione di euro, realizzati attraverso pratiche contabili fraudolente. Questi atti hanno messo a repentaglio la stabilità economica della società e hanno avuto ripercussioni negative sui creditori e sui dipendenti.
L’operazione della Guardia di Finanza sottolinea l’impegno delle autorità nel contrastare atti illeciti che minacciano la credibilità e la solidità dell’economia locale. La Procura di Treviso ha avviato le procedure necessarie per proseguire con le indagini, mantenendo la presunzione di innocenza fino alla conclusione del processo.
Cronaca
Trieste | Chiuso bar in centro, provvedimento contro violenza e disturbo della quiete pubblica
Questa mattina, la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri di Trieste hanno eseguito un provvedimento congiunto che ha portato alla sospensione dell’attività del “Bar Ye”, un locale situato in via Raffineria, per un periodo di 30 giorni. La misura, prevista dall’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), arriva dopo una lunga serie di interventi delle forze dell’ordine a seguito di episodi di violenza e disordini.
Il provvedimento è il risultato di una proposta avanzata dai Carabinieri al Questore di Trieste, che ha tenuto conto di numerosi fatti inquietanti verificatisi all’interno e nei pressi del locale negli ultimi mesi. Le Forze dell’Ordine sono intervenute ben undici volte per sedare risse, calmare situazioni di aggressione e rimuovere persone pericolose. In diverse occasioni, le liti sono sfociate in violenze fisiche, con l’uso di bottiglie e altri oggetti contundenti, creando un clima di insicurezza non solo all’interno del locale ma anche nelle immediate vicinanze.
Nonostante i ripetuti interventi e i richiami alle norme di comportamento, la situazione è progressivamente peggiorata, suscitando la preoccupazione sia delle autorità che dei residenti della zona. I numerosi esposti ricevuti da parte dei cittadini, esasperati dalla continua sequenza di disordini e dalla percezione di insicurezza, hanno spinto le forze di polizia ad agire con maggiore decisione.
Il provvedimento di sospensione è stato preso proprio in risposta alla richiesta della comunità locale di restituire ordine e tranquillità alla zona. Il “Bar Ye” era diventato un punto critico per il disturbo della quiete pubblica e la criminalità, con gravi ripercussioni sulla vivibilità del quartiere. Sebbene la chiusura temporanea di un’attività commerciale rappresenti sempre un atto difficile, questa misura si è rivelata necessaria per fermare un fenomeno che stava minando la sicurezza e il benessere collettivo.
Con questa sospensione, le autorità mirano a ristabilire la normalità e prevenire ulteriori episodi di violenza, ripristinando la serenità e la sicurezza per i residenti e per tutti i cittadini. La sinergia tra Carabinieri e Polizia di Stato si conferma essenziale per garantire il rispetto della legalità e la tutela del bene pubblico.
Cronaca
San Nicola La Strada (CE) | Arrestato giovane per maltrattamenti e lesioni nei confronti della nonna
Un intervento tempestivo da parte dei carabinieri ha portato all’arresto di un giovane di 20 anni, già noto alle forze dell’ordine per reati legati agli stupefacenti e al porto abusivo di armi. Il ragazzo, che vive con la nonna anziana a San Nicola la Strada, è stato fermato dopo aver tentato di forzare la porta della casa della donna, scatenando una nuova ondata di violenza.
Tutto è iniziato nel tardo pomeriggio precedente, quando la 70enne, spaventata dal comportamento aggressivo del nipote, ha deciso di fuggire dalla sua abitazione, avvisando il Comandante della locale Stazione Carabinieri. La donna ha raccontato ai militari di essere stata minacciata e aggredita fisicamente dal giovane, che l’aveva anche insultata e danneggiato alcuni oggetti in casa senza motivo apparente. Nonostante l’intervento immediato dei carabinieri, il 20enne è riuscito a sfuggire alla cattura, allontanandosi prima che le forze dell’ordine potessero bloccarlo.
Preoccupata per la propria incolumità, la nonna è stata soccorsa e visitata dai medici dell’ospedale di Caserta per le lievi lesioni riportate. Dopo aver trascorso la notte a casa di una parente, la donna è ritornata a casa al mattino, dove, pochi minuti dopo, è stata nuovamente minacciata dal nipote. Il giovane, in preda alla rabbia, ha tentato di entrare nella casa con violenza, continuando a minacciarla di morte.
Esasperata e consapevole del pericolo imminente, la donna ha chiamato il numero di emergenza “112”, chiedendo l’intervento dei carabinieri. Gli agenti sono giunti prontamente sul posto e sono riusciti a fermare il giovane, che è stato arrestato e condotto in caserma. Dopo le formalità di rito, il ragazzo è stato trasferito presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, dove dovrà rispondere delle accuse di maltrattamenti contro familiari conviventi e lesioni personali.
L’arresto del giovane evidenzia l’importanza della tempestiva reazione delle forze dell’ordine di fronte a situazioni di violenza domestica, che, come in questo caso, hanno portato all’intervento diretto per tutelare la sicurezza della vittima e prevenire gravi conseguenze.
Cronaca
Ferrara | Controlli e denunce: due interventi della Polizia di Stato
Nel pomeriggio di ieri, la Polizia di Stato di Ferrara ha portato a termine due importanti operazioni, con la denuncia di un individuo per violazione di una misura di prevenzione e il recupero di una bicicletta rubata.
Durante il consueto servizio di controllo del territorio in Piazza Castello, una pattuglia ha identificato un cittadino italiano, risultato destinatario di un “Foglio di Via Obbligatorio” (FVO), che gli vietava di fare ritorno nella città. L’uomo, già segnalato per precedenti violazioni di questa misura, è stato denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria. Il provvedimento, emesso dal Questore di Ferrara, è uno degli strumenti utilizzati dalle forze dell’ordine per prevenire comportamenti pericolosi e contrastare la criminalità sul territorio. Da inizio anno, la Questura ha emesso 49 avvisi orali e 55 fogli di via, come parte di una strategia di sorveglianza attiva nelle aree più sensibili della città.
Nel frattempo, un altro intervento della Polizia è stato determinato da una segnalazione arrivata al “113”, con la quale un cittadino informava di aver sorpreso una persona straniera a bordo della propria bicicletta, che era stata rubata lo scorso 16 novembre. Il proprietario aveva denunciato il furto subito dopo aver parcheggiato il mezzo e accorgersi della sua scomparsa. La persona fermata, che aveva acquistato la bicicletta tramite un portale di compravendita online per la somma di 55 euro, è stata denunciata per ricettazione. La bici è stata restituita al legittimo proprietario, mentre gli agenti continuano le indagini per ricostruire l’intera vicenda e identificare eventuali complici.
Questi episodi dimostrano l’impegno della Polizia di Stato nel contrastare il crimine, in particolare i furti e la ricettazione, reati che suscitano molta preoccupazione nella comunità. L’attività di controllo e indagine continua, con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza e tutela ai cittadini di Ferrara.
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