Cronaca
Tragedia San Pietro a Maida (CZ): Aperta indagine per omicidio stradale
La Procura della Repubblica di Lamezia Terme ha avviato un’indagine per omicidio stradale in seguito a un grave incidente avvenuto questa mattina a San Pietro a Maida, in cui hanno perso la vita due ragazze molto giovani, Maria Sonetto, di 17 anni, e Anna Pileggi, di 18. Tre altri giovani, uno dei quali minorenne, hanno riportato ferite lievi e sono attualmente sotto osservazione presso l’ospedale di Lamezia Terme, dove vengono anche ascoltati dai carabinieri per ricostruire i dettagli dell’episodio.
L’obiettivo degli inquirenti è determinare chi fosse alla guida del veicolo e ottenere dai ragazzi coinvolti informazioni utili per comprendere la dinamica dell’incidente. Come da protocollo, il conducente sarà sottoposto ad accertamenti per verificare eventuale assunzione di alcol o sostanze stupefacenti e valutare il suo stato psicofisico al momento dei fatti.
Per consentire lo svolgimento degli accertamenti necessari, i magistrati potrebbero avere iscritto i giovani coinvolti nell’elenco degli indagati. L’indagine, coordinata dal pubblico ministero Emanuela Costa, prevede anche un riconoscimento ufficiale delle vittime e l’autopsia sui corpi, che sono stati gravemente danneggiati dall’incendio scaturito dopo l’impatto.
L’incidente si è verificato su una strada secondaria in località Guarna, una zona di San Pietro a Maida. Il veicolo stava percorrendo un tratto in discesa quando, in prossimità di una curva verso destra, ha continuato dritto, uscendo di strada e finendo in un terreno dopo aver colpito alcuni alberi. L’impatto ha provocato l’incendio dell’auto.
I tre sopravvissuti sono riusciti a mettersi in salvo prima che le fiamme avvolgessero il veicolo, mentre le due ragazze sono rimaste intrappolate all’interno. Gli investigatori stanno lavorando per far luce su ogni aspetto della tragedia.
Cronaca
Tragedia a San Pietro a Maida (CZ): Maria e Anna perdono la vita in un incidente Stradale
Un tragico incidente stradale ha scosso la comunità di San Pietro a Maida, in provincia di Catanzaro, nella notte tra sabato e domenica. Due giovani, una delle quali minorenne, hanno perso la vita quando l’auto su cui viaggiavano è uscita di strada e ha preso fuoco.
L’incidente è avvenuto intorno alle 4 di mattina, sulla strada comunale in località Guarna, una zona caratterizzata da strade strette e curve pericolose. La vettura, che trasportava cinque ragazzi, stava percorrendo una discesa e, giunta all’improvviso in prossimità di una curva a destra, ha perso il controllo, finendo prima in una strada sterrata e poi in un terreno, dove ha colpito alcuni alberi. Dopo l’urto, l’auto ha preso rapidamente fuoco, avvolgendo il veicolo in fiamme.
Tre dei giovani a bordo sono riusciti a fuggire dall’abitacolo, ma due ragazze, Maria Sonetto, di 17 anni, e Anna Pileggi, di 18, sono rimaste bloccate all’interno e sono morte carbonizzate. I sopravvissuti, tra cui un altro minorenne, sono stati trasportati in ospedale a Lamezia Terme, in stato di shock, dove sono stati ascoltati dai carabinieri della Compagnia di Girifalco.
Gli investigatori stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’incidente. In particolare, stanno cercando di determinare chi fosse alla guida al momento dell’incidente. Come prassi, il conducente sarà sottoposto a test per accertare eventuali tracce di alcol o sostanze stupefacenti nel sangue. L’incidente è sotto la lente della Procura, che potrebbe aprire un’inchiesta, iscrivendo i giovani coinvolti nel registro degli indagati per permettere accertamenti irripetibili, tra cui l’autopsia sulle vittime e il riconoscimento formale dei corpi.
Il drammatico incidente ha scosso profondamente la comunità locale e ha portato l’attenzione sulle condizioni di sicurezza sulle strade comunali della zona, che potrebbero richiedere ulteriori interventi per prevenire tragedie simili in futuro.
Cronaca
Potenza | Controlli intensificati della Gdf: sequestrati oltre 220.000 prodotti non sicuri in vista delle festività
In vista delle festività natalizie, la Guardia di Finanza di Potenza ha intensificato i controlli per tutelare la sicurezza dei consumatori lucani, in particolare durante il periodo degli acquisti. L’operazione ha portato al sequestro di un’ingente quantità di prodotti non conformi agli standard di sicurezza, destinati principalmente a bambini e famiglie.
Il sequestro più significativo è avvenuto in un negozio di Tito, dove i finanzieri del Gruppo di Potenza hanno rinvenuto oltre 220.000 articoli non sicuri. Tra i prodotti sequestrati, figurano decorazioni natalizie e bigiotteria, quest’ultima particolarmente rischiosa per la salute dei consumatori a causa dei materiali utilizzati, che possono contenere sostanze dannose per la salute.
In altre località della regione, le operazioni di controllo hanno riguardato anche giocattoli, articoli per la cura della persona e dispositivi ortopedici. A Melfi, i finanzieri della Compagnia di Rionero in Vulture hanno sequestrato circa 100 giocattoli non sicuri, un pericolo soprattutto per i bambini più piccoli. A Palazzo San Gervasio, sono state sequestrate 533 luci natalizie non conformi agli standard di sicurezza.
Anche in Val d’Agri, la Guardia di Finanza ha scoperto e sequestrato oltre 250 presidi ortopedici non sicuri per la salute, venduti a Sarconi e Brienza. Questi prodotti, destinati alla cura della persona, non rispettavano le normative di sicurezza, rappresentando un grave rischio per la salute dei cittadini.
L’azione della Guardia di Finanza evidenzia l’importanza di contrastare la diffusione di prodotti non conformi agli standard di sicurezza, per garantire la protezione dei consumatori e contribuire alla tutela della salute pubblica. L’intervento, che continua anche durante le festività, ha lo scopo di preservare la sicurezza dei cittadini lucani e di garantire che i commercianti rispettino le normative vigenti.
Cronaca
Comiso (RG) | Scoperto negozio abusivo di abbigliamento contraffatto: sequestrati oltre 3.000 capi
Nel fine settimana scorso, la Guardia di Finanza di Ragusa ha portato a termine un’importante operazione di contrasto al commercio di merce contraffatta, scoprendo un negozio abusivo di abbigliamento in un garage a Comiso. Durante i controlli finalizzati alla repressione dei traffici illeciti, i militari hanno rinvenuto oltre 3.000 capi di abbigliamento falsificati, pronti per essere venduti al pubblico.
L’operazione è scattata dopo il monitoraggio di una bancarella gestita da un padre e suo figlio, entrambi sospettati di vendere articoli recanti marchi di famose case di moda, come Tommy Hilfiger, Adidas, Gucci e Moschino. I capi in vendita presentavano evidenti difetti di qualità, ma erano confezionati in modo tale da sembrare prodotti originali. I due venditori non erano in grado di fornire alcuna documentazione che attestasse la provenienza legittima della merce. A quel punto, i Finanzieri hanno provveduto al sequestro penale di tutti gli articoli esposti.
Le indagini sono proseguite con una perquisizione presso il garage utilizzato dai due per immagazzinare e commercializzare la merce. All’interno, i militari hanno scoperto una vera e propria “boutique” illegale, completa di camerini per la prova dei vestiti, manichini, specchi e scaffalature. Ma la scoperta più significativa è stata quella di una pressa a caldo, utilizzata per apporre illegalmente i marchi delle grandi firme sui capi contraffatti. Questa attrezzatura, unitamente agli altri articoli rinvenuti, è stata sottoposta a sequestro.
L’operazione rientra nelle attività di controllo della Guardia di Finanza volte a tutelare il mercato e i consumatori, prevenendo la diffusione di prodotti non conformi agli standard di sicurezza. La merce contraffatta, infatti, non solo danneggia le aziende che operano legalmente, ma rappresenta anche un pericolo per la salute dei consumatori. I prodotti falsi, infatti, potrebbero non rispettare le normative di sicurezza e presentare rischi anche gravi per chi li acquista.
Il sequestro di oltre 3.000 capi di abbigliamento, insieme alla macchina per la produzione illegale dei marchi, sottolinea l’impegno della Guardia di Finanza nel garantire un mercato sano e leale, contrastando le attività di contraffazione e proteggendo gli imprenditori onesti.
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