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Cronaca

Tragedia a Campi Bisenzio: 17enne trovato morto con segni di cinque coltellate

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Dramma nella notte a Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, dove un ragazzo di 17 anni, originario del Marocco e residente a Certaldo, è stato trovato privo di vita in una pozza di sangue. Il corpo è stato rinvenuto intorno alle 5:30 del mattino del 29 dicembre in via Tintori, nei pressi di un centro commerciale e vicino a locali notturni.

I segni di cinque coltellate sul cadavere lasciano pochi dubbi sul fatto che si tratti di un omicidio. Nonostante l’arrivo tempestivo delle ambulanze della Pubblica Assistenza di Signa e della Misericordia di Campi Bisenzio, per il giovane non c’è stato nulla da fare.

Le indagini, condotte dai carabinieri, ipotizzano che la morte sia avvenuta in seguito a una lite degenerata in tragedia.

Cronaca

Pisa: risarcimento di 3,8 milioni di euro per una diagnosi errata su un neonato

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Pisa – La Corte d’Appello di Firenze ha condannato l’Azienda ospedaliero universitaria Pisana (Aoup) a risarcire 3,8 milioni di euro a un quindicenne di Pisa e alla sua famiglia per una diagnosi errata risalente al 2009. L’errore, che ha portato a una grave invalidità, è stato attribuito a un “falso negativo” durante il test neonatale per la fenilchetonuria, una malattia genetica che, se diagnosticata tempestivamente, può essere gestita con una dieta adeguata.

La vicenda

Alla nascita, il bambino fu sottoposto a un test di screening per individuare la fenilchetonuria, una patologia genetica che impedisce al corpo di metabolizzare correttamente la fenilalanina, un aminoacido presente in molti alimenti. Tuttavia, secondo la sentenza, la struttura sanitaria non somministrò un test idoneo a rilevare la malattia. Questo ritardo diagnostico impedì l’adozione di un’alimentazione mirata nei primi mesi di vita, causando al bambino un grave deficit intellettivo e una disabilità permanente.

Le responsabilità dell’Aoup

La sentenza ha evidenziato che l’errore fu causato da un’esecuzione inadeguata del test, sottolineando che l’ospedale avrebbe dovuto utilizzare strumenti in grado di individuare la patologia. Per i giudici, la mancanza di diagnosi tempestiva rappresenta una negligenza che ha avuto conseguenze devastanti sulla vita del giovane e della sua famiglia.

Cos’è la fenilchetonuria

La fenilchetonuria è una malattia genetica rara che può essere controllata con una dieta speciale a basso contenuto di fenilalanina, se individuata nei primi mesi di vita. In caso contrario, come accaduto in questa vicenda, la malattia può portare a danni neurologici irreversibili, invalidità e deficit intellettivi.

Il risarcimento e le reazioni

Il risarcimento, quantificato in 3,8 milioni di euro, servirà a sostenere le cure e le necessità del ragazzo, oltre a compensare il danno subito dalla famiglia. La decisione della Corte d’Appello di Firenze è stata accolta come un riconoscimento delle responsabilità della struttura sanitaria, ma ha anche riacceso il dibattito sull’importanza della qualità e dell’accuratezza dei test neonatali.

Questa vicenda sottolinea la necessità di garantire standard elevati nei controlli diagnostici, poiché un errore in questa fase può avere conseguenze irreparabili per tutta la vita.

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Cronaca

Brescia | Arrestati due cittadini serbi con 25 kg di cocaina dal valore di 800.000 euro

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Brescia – Nella serata di martedì 24 dicembre, un’importante operazione congiunta tra la Squadra Mobile di Brescia, la Sisco, e le Squadre Mobili di Genova e Alessandria, con il supporto della Sezione Polizia Stradale di Brescia, ha portato all’arresto di due cittadini serbi trovati in possesso di circa 25 chilogrammi di cocaina. L’operazione, attivata dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e coordinata dal Servizio Centrale Operativo, si inserisce nei controlli intensificati in occasione delle festività natalizie per contrastare reati contro il patrimonio e il traffico di stupefacenti.

La vicenda è iniziata con l’individuazione di un’autovettura sospetta, segnalata in ingresso nel territorio nazionale dalla frontiera di Ventimiglia. Il veicolo, dopo aver attraversato Liguria, Piemonte e Lombardia, è stato fermato nel territorio di Brescia.

Documenti falsi e mandato di arresto europeo

Durante un primo controllo sui due occupanti del veicolo, sono emersi elementi di discordanza sull’identità di uno di essi. Approfondimenti successivi presso la Questura di Brescia hanno rivelato che l’uomo era in possesso di documenti falsi e risultava ricercato in Belgio con un mandato di arresto europeo per traffico internazionale di stupefacenti.

Scoperto un doppio fondo con 25 kg di cocaina

A seguito di quanto emerso, gli agenti hanno proceduto a una perquisizione accurata del veicolo, che ha portato alla scoperta di un doppio fondo nascosto nella parte anteriore dell’abitacolo. All’interno, erano occultati 20 pacchetti plastificati termosaldati contenenti cocaina. Gli accertamenti hanno confermato la natura della sostanza, il cui valore sul mercato illegale è stimato intorno agli 800.000 euro.

Arresto convalidato: custodia cautelare in carcere

Il 27 dicembre, il Giudice per le Indagini Preliminari ha convalidato l’arresto dei due cittadini serbi, disponendo per entrambi la misura cautelare della custodia in carcere.

Si ricorda che i due soggetti godono della presunzione di innocenza fino a eventuale condanna definitiva, con la responsabilità penale che sarà accertata in sede dibattimentale.

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Cronaca

Frosinone | 38enne rifiuta di sottoporsi all’alcol test. Denunciato e patente di guida ritirata

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Durante le festività di fine anno, i Carabinieri della Compagnia di Cassino hanno intensificato i controlli alla circolazione stradale, con l’obiettivo di prevenire incidenti causati dalla violazione delle norme del Codice della Strada. Un’operazione significativa si è svolta a Piedimonte San Germano, dove è stato fermato un conducente in stato di evidente alterazione psicofisica.

Nel corso di un servizio mirato, i militari hanno intercettato un’auto sportiva che effettuava manovre pericolose. Alla guida si trovava un 38enne dell’hinterland cassinate, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo, che mostrava segni di linguaggio sconnesso, ha rifiutato di sottoporsi all’alcoltest, comportamento che, secondo il Codice della Strada, equivale a un’ammissione di colpevolezza.Per il conducente è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Cassino per guida in stato di ebbrezza. La sua patente è stata ritirata per la successiva sospensione da parte della Prefettura di Frosinone, mentre il veicolo è stato sottoposto a sequestro.

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