Cronaca
Torino | Operazione “Factotum”: colpo alla ‘ndrangheta, sei arresti per mafia, estorsione e traffico d’armi
In un’importante operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Torino, con il supporto del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata di Roma e sotto la direzione della Procura della Repubblica, sono stati arrestati sei individui legati a una rete mafiosa attiva nella provincia torinese. L’inchiesta ha portato alla luce gravi indizi di reati di associazione mafiosa, estorsione aggravata, ricettazione e detenzione illegale di armi.
Le indagini, iniziate in seguito a operazioni precedenti come “Carminius” e “Fenice”, hanno smascherato una ramificazione della ‘ndrangheta calabrese operante nel settore edile, immobiliare e della ristorazione, evidenziando come il gruppo criminale avesse instaurato un controllo capillare su diverse attività economiche. Grazie a intercettazioni, pedinamenti e osservazioni sul campo, è stato possibile ricostruire il modus operandi del sodalizio, che utilizzava la sua influenza per imporre “protezione” e risolvere conflitti tra imprenditori, in cambio di compensi monetari.
Una delle figure centrali dell’inchiesta è un individuo già coinvolto nel processo “Minotauro”, emerso come dirigente di questa rete criminale e attivo nel coordinare incontri tra affiliati di diverse regioni, stabilendo alleanze e spartendo territori. Tra gli arrestati figurano anche membri che gestivano attività di estorsione e supporto logistico per latitanti, consolidando ulteriormente la rete di potere del gruppo mafioso.
L’operazione “Factotum” conferma l’impegno delle autorità nella lotta alla criminalità organizzata, proteggendo il tessuto economico legale dalle infiltrazioni mafiose.