Cronaca

Torino | Operazione contro la pedopornografia online: cinque arresti in Piemonte

Published

on

ADN24

Nell’ambito di una vasta operazione volta a contrastare la pedopornografia online, la Polizia di Stato ha arrestato cinque persone in flagranza di reato e denunciato due ulteriori indagati nel territorio piemontese. L’operazione, coordinata dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Torino, ha portato al sequestro di materiale informatico utilizzato per la detenzione e distribuzione di contenuti illeciti riguardanti lo sfruttamento minorile.

L’indagine è stata avviata dal Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online (C.N.C.P.O.) a seguito di una segnalazione ricevuta dalla Child Rescue Coalition (CRC), un’organizzazione no profit britannica. L’attività ha visto il ricorso a tecniche di indagine sotto copertura sulle piattaforme peer-to-peer, dove gli investigatori hanno identificato gli utenti coinvolti nella condivisione di files, immagini e video di pornografia minorile.

Nel corso delle perquisizioni, eseguite grazie all’emissione di decreti da parte della Procura della Repubblica di Torino e con la collaborazione delle Sezioni Operative di Asti, Alessandria, Biella, Novara e Vercelli, sono stati arrestati cinque soggetti, di età compresa tra i 40 e i 78 anni, accusati di detenzione e distribuzione di ingenti quantità di materiale pedopornografico. I contenuti sequestrati includevano immagini e video particolarmente disturbanti, in alcuni casi raffiguranti atti di violenza sessuale e abusi su minori, compresi bambini molto piccoli.

Tre degli arrestati sono stati trasferiti in carcere, mentre gli altri due sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa delle udienze di convalida. Inoltre, sono stati sequestrati numerosi dispositivi informatici, che ora verranno sottoposti a ulteriori approfondimenti da parte delle autorità competenti.

L’operazione testimonia l’impegno delle forze di polizia nel contrasto alla pedopornografia online, un fenomeno che rappresenta una grave minaccia per la sicurezza e il benessere dei minori. Le indagini sono ancora in corso e si ricorda che, in conformità con il principio di presunzione di innocenza, gli indagati devono essere considerati innocenti fino a sentenza definitiva.

Le più Lette

Exit mobile version