Nei giorni scorsi, a Sovicille, in provincia di Siena, due uomini italiani, di 35 e 42 anni, sono stati arrestati dalla Polizia per i reati di porto abusivo di arma da fuoco e ricettazione. L’operazione, che rientra in un piano di contrasto ai furti in abitazione, ha portato alla scoperta di un carico di materiale da scasso e di un’arma rubata.

I due uomini sono stati fermati a bordo di un’autovettura che viaggiava lungo la strada Siena-Grosseto, nel territorio di Sovicille. Durante il controllo, uno dei due, il passeggero, ha tentato una fuga a piedi, lanciandosi tra i boschi circostanti. Dopo un breve inseguimento di circa due chilometri, gli agenti sono riusciti a bloccarlo. Nel frattempo, l’autista ha cercato di sottrarsi alle verifiche, ma la sua fuga è stata interrotta dalla presenza di poliziotti che avevano sbarrato la strada.

All’interno del veicolo, gli agenti hanno trovato una pistola, un revolver Smith Wesson calibro 38 Special, con tre colpi nel tamburo e pronto all’uso. Dopo aver verificato la provenienza dell’arma, è emerso che era stata rubata poche ore prima, proprio nella provincia di Firenze. Inoltre, sono stati rinvenuti anche numerosi strumenti da scasso, tra cui una smerigliatrice con disco di riserva, guanti da lavoro, scalda collo, passamontagna, un piccone senza asta e grossi cacciaviti, tutti indicativi di un’intenzione di compiere furti in abitazioni.

Gli uomini sono stati arrestati in flagranza di reato e portati al carcere di Siena. Durante l’udienza di convalida, entrambi hanno confessato di aver partecipato al furto dell’arma e sono stati sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari, come disposto dal GIP del Tribunale di Siena. Gli inquirenti stanno ora proseguendo con le indagini per accertare eventuali altre attività criminali legate ai due arrestati.

Il 7 novembre 2024, durante un’attività di controllo del territorio, la Squadra Volanti del Commissariato di Atri ha fermato due individui accusati di esercitare l’attività di parcheggiatori abusivi nei pressi dell’Ospedale Civile S. Liberatore di Atri. L’intervento è stato reso possibile grazie alla segnalazione di cittadini che avevano notato due uomini chiedere denaro agli automobilisti in cambio di un posto auto.

Quando gli agenti sono arrivati sul posto, i due uomini, entrambi di origine nigeriana e rispettivamente di 30 e 28 anni, hanno cercato di nascondersi tra le auto parcheggiate. Nonostante il tentativo di fuga, sono stati prontamente raggiunti e fermati dalla polizia. Durante il controllo, è emerso che uno dei due soggetti era già sottoposto a detenzione domiciliare in un altro comune e non era autorizzato a trovarsi in quel luogo. Entrambi avevano con sé un’ingente quantità di monete, pari a circa 80 €, probabilmente provento della loro attività illegale.

Dai successivi accertamenti è risultato che entrambi avevano numerosi precedenti penali per reati quali evasione, ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale e traffico di stupefacenti. Inoltre, uno dei due è stato trovato in possesso di marijuana, già confezionata in uno spinello, per cui è stato sanzionato ai sensi della legge sugli stupefacenti.

A seguito dell’identificazione e delle violazioni accertate, i due uomini sono stati denunciati e sanzionati per l’attività di parcheggiatori abusivi, con il sequestro del denaro trovato a loro possesso. Inoltre, il soggetto già in regime di detenzione domiciliare è stato denunciato per evasione.

Infine, su disposizione del Questore della Provincia di Teramo, sono stati emessi due Fogli di Via Obbligatori: uno per il 30enne, che non potrà far ritorno nel Comune di Atri per tre anni, e uno per il 28enne, con divieto di ritorno per un anno. Un’ulteriore misura per contrastare fenomeni di illegalità nel territorio comunale.

Proseguono con determinazione le operazioni di controllo della Polizia di Stato di Venezia per garantire la sicurezza della cittadinanza e contrastare la criminalità. Il Questore di Venezia, in collaborazione con la Divisione di Polizia Anticrimine, ha disposto nei giorni scorsi l’emissione di 15 Fogli di Via Obbligatori nei confronti di altrettanti individui, residenti o domiciliati fuori provincia, che sono stati identificati come pericolosi per la sicurezza pubblica.

Questi provvedimenti amministrativi, che impongono a tali soggetti di allontanarsi dal territorio del Comune di Venezia, fanno parte di un piano più ampio di monitoraggio delle aree urbane e suburbane della Città metropolitana, volto a individuare e isolare coloro che, attraverso il loro comportamento, rappresentano una minaccia concreta per la collettività. I soggetti colpiti da questi provvedimenti sono stati segnalati per comportamenti illeciti o per avere un curriculum criminale, rendendo necessaria la loro esclusione temporanea dal territorio veneziano.

L’attività di controllo della Polizia di Stato non si limita ad azioni straordinarie, ma si inserisce in una strategia di prevenzione a lungo termine che ha visto, da gennaio a novembre di quest’anno, l’emissione di ben 252 Fogli di Via Obbligatori. Questo dato testimonia l’impegno costante della Polizia nell’identificare e allontanare i soggetti a rischio, contribuendo così a mantenere alta la sicurezza nelle strade e a proteggere i cittadini.

La Questura di Venezia, attraverso questi interventi, ribadisce l’importanza di una presenza costante sul territorio, finalizzata non solo a reprimere i reati, ma a prevenire la commissione di atti criminosi, creando un ambiente più sicuro per la comunità locale. La collaborazione tra le diverse unità della Polizia di Stato continua ad essere fondamentale per contrastare la criminalità e mantenere l’ordine pubblico in tutta la Città metropolitana.