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Cronaca

Taormina | Arrestato giovane con cocaina e crack

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Un giovane di 28 anni è stato arrestato a Taormina per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. L’arresto è avvenuto durante un controllo mirato della Polizia di Stato nelle vicinanze di un noto locale della movida di Giardini Naxos. Il ventottenne è stato trovato in possesso di 20 dosi di cocaina e una dose di crack, verosimilmente destinate alla vendita. Successivamente, durante la perquisizione domiciliare, sono stati sequestrati altri 10,5 grammi di cocaina, crack, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi, oltre a 2.490 euro, presumibilmente ricavati dallo spaccio. Il giovane, dopo l’udienza di convalida dell’arresto, è stato posto agli arresti domiciliari, in attesa dell’esito delle indagini.

Cronaca

Incendi e degrado ad Arghillà (RC): la situazione non migliora

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Il quartiere di Arghillà, a nord di Reggio Calabria, continua a essere teatro di una grave situazione di abbandono e degrado. Nonostante gli interventi sporadici e le promesse di risoluzione, il problema delle carcasse d’auto abbandonate rimane irrisolto. Oggi, l’ennesimo incendio ha messo in evidenza l’incapacità delle istituzioni locali di affrontare concretamente la questione.

Le segnalazioni da parte dei residenti sui social confermano la persistente inciviltà e l’assenza di interventi efficaci. Recentemente, un’operazione di rimozione parziale aveva dato l’illusione di un cambiamento, ma oggi la realtà è la stessa di mesi fa: le carcasse continuano a invadere le strade e, con esse, il degrado che ha preso piede nel quartiere.

A nulla sono valse le proteste e le azioni dei comitati locali, che hanno cercato di attirare l’attenzione delle autorità sul problema. La mancanza di un piano di intervento sistematico e l’atteggiamento di indifferenza delle amministrazioni hanno contribuito a mantenere intatte le condizioni di insicurezza e sporcizia. L’incendio di oggi è solo l’ultimo capitolo di una storia che sembra destinata a ripetersi senza un vero cambio di rotta.

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Cronaca

Reggio Calabria | Sciopero dei trasporti: interruzioni previste anche per ATAM

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Venerdì 8 novembre 2024, a causa di uno sciopero nazionale di 24 ore indetto dai sindacati, i servizi di trasporto pubblico gestiti da Atam a Reggio Calabria potrebbero subire interruzioni durante l’intera giornata. La protesta, che coinvolge diverse sigle sindacali, non prevede fasce di garanzia, quindi non sono assicurati nemmeno i servizi essenziali.

Atam ha avvisato la cittadinanza che, seppur con risorse limitate, cercherà di mantenere in funzione alcune linee cruciali, tra cui quelle che collegano il porto e l’aeroporto, i trasporti diretti agli ospedali cittadini e il servizio scuolabus. Tuttavia, resta incerta la continuità del servizio per l’intera giornata.

L’azienda ha comunicato che, al termine dello sciopero, si impegnerà a ripristinare la normalità del servizio nel più breve tempo possibile. Si scusano anticipatamente per i disagi arrecati e ringraziano i passeggeri per la comprensione.

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Cronaca

Tribunale di Palmi ordina maxi sequestro di beni a pluripregiudicato di Messina

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In un’operazione condotta dai militari della Guardia di Finanza di Messina, è stato eseguito un significativo sequestro di beni, disposto dal Tribunale di Palmi su richiesta della Procura della Repubblica. Il provvedimento ha colpito un noto pluripregiudicato originario di Messina, con numerose condanne per reati gravi, tra cui rapina, traffico di stupefacenti, estorsione e possesso illegale di armi.

L’indagine economico-patrimoniale è stata avviata per individuare e bloccare i beni accumulati dall’indagato attraverso attività illecite, approfittando della possibilità di confisca per sproporzione, prevista dall’articolo 240 bis del codice penale. L’analisi ha portato alla luce un patrimonio di quasi 400.000 euro, comprensivo di diversi immobili, autovetture e conti finanziari, ritenuti frutto di proventi criminali. Gli investigatori hanno esteso la ricostruzione patrimoniale anche ai familiari del pregiudicato, rilevando acquisti di beni immobili e disponibilità finanziarie che non trovavano giustificazione economica lecita.

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