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Cronaca

Strage Casteldaccia |  Indagato il titolare della società

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Nell’inchiesta sulla tragica morte dei cinque operai a Casteldaccia, è emerso che l’indagato è Antonio Di Salvo, il proprietario della ditta Quadrifoglio, subappaltatrice dei lavori nella rete fognaria. L’accusa nei suoi confronti è di omicidio colposo plurimo. Di Salvo ha ricevuto un avviso di garanzia, necessario per poter designare un medico legale di fiducia che parteciperà alle autopsie delle vittime.

Al ritorno dagli Stati Uniti, al titolare della Quadrifoglio è stato rimproverato di non aver adottato tutte le precauzioni necessarie per prevenire l’incidente. Il personale non era dotato di dispositivi di sicurezza mentre lavorava nelle fognature. Gli investigatori stanno analizzando anche altri lavori simili effettuati di recente, sospettando un’inadeguata gestione dei cantieri.

Nelle prossime ore, presso il Policlinico di Palermo, verranno eseguite le autopsie sui cinque operai deceduti lunedì, dopo l’apertura di un’indagine per omicidio colposo plurimo da parte della Procura di Termini Imerese. Secondo le prime informazioni, le vittime lavoravano per la Quadrifoglio Group, subappaltatrice dei lavori di manutenzione della rete fognaria di Casteldaccia e di altri comuni, precedentemente appaltati da Amap, la municipalizzata del capoluogo. Si ipotizza che i lavoratori non dovessero scendere nelle fognature, ma eseguire lo spurgo dei tombini dalla strada.

Durante il lavoro, la sonda dell’autospurgo si è bloccata a causa del tombino ricoperto di asfalto. Gli operai avrebbero chiesto il permesso al direttore dei lavori di Amap di entrare nelle fognature. Tuttavia, il “tappo” che bloccava la sonda si è sgretolato, causando la fuoriuscita di liquami e gas letale. Tre operai sono precipitati nella vasca sottostante, tra cui il capo squadra Epifanio Alsazia. Ulteriori tentativi di soccorso hanno portato alla morte di altri due lavoratori e al ricovero in condizioni critiche di un terzo.

Le indagini mirano a individuare eventuali lacune nella sicurezza sul lavoro, inclusa l’assenza di dispositivi di protezione individuale e la selezione di personale non adeguatamente formato. Si sta anche indagando sul motivo per cui il tecnico di Amap ha autorizzato l’accesso alle fognature. È in corso un’indagine sulla catena di responsabilità nella sorveglianza dei lavori subappaltati. La Fp Cgil Sicilia chiede risposte immediate dall’Ispettorato nazionale del lavoro, dal ministro del Lavoro e dalla Regione Siciliana, sottolineando la necessità di un monitoraggio costante per prevenire tragedie simili in futuro.

Cronaca

Cremona | Violenza domestica e minacce: Arrestato un Uomo

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Il 16 settembre, a Cremona, un uomo con precedenti penali è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’intervento d’urgenza è stato richiesto da una donna spaventata, che ha segnalato alla centrale operativa dei Carabinieri che il marito la stava aggredendo.

Quando i militari sono giunti sul luogo, hanno trovato l’uomo in evidente stato di ebbrezza, mentre la donna era barricata nella stanza da letto. Nonostante la presenza delle forze dell’ordine, l’uomo ha continuato a minacciare la moglie, promettendo di far esplodere la casa. Ha cercato di accendere i fornelli della cucina con un accendino, ma è stato prontamente bloccato dai Carabinieri.

La donna è riuscita a mettersi in salvo all’esterno, mentre l’uomo, furioso e distruttivo, ha danneggiato porte e arredi. I militari hanno arrestato l’uomo per prevenire ulteriori danni e per proteggere la propria sicurezza e quella degli altri. La vittima, dopo aver ricevuto assistenza medica al pronto soccorso, ha confermato che il marito aveva già abusato di lei in passato, ma che aveva ricominciato a vivere con lui sperando in un cambiamento.

L’uomo è stato trasferito al carcere di Cremona, accusato di maltrattamenti e lesioni. La situazione rimane sotto stretta osservazione mentre le autorità continuano a gestire il caso e a garantire la protezione della vittima.

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Cronaca

Latina | Tre stranieri colpiti da DASPO Urbano a Terracina

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Il Questore di Latina ha recentemente emesso un provvedimento di “DASPO urbano” nei confronti di tre cittadini di origine tunisina coinvolti in una serie di incidenti violenti a Terracina. Questa misura, nota come Divieto di Accesso ai Luoghi di Intrattenimento e Ritrovo (DACUR), si inserisce in un’ampia strategia per contrastare la violenza nelle aree della movida.

L’episodio che ha portato a tale decisione è avvenuto il 26 giugno, quando i tre individui sono stati protagonisti di una violenta rissa davanti a vari esercizi commerciali. Le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza hanno mostrato chiaramente comportamenti aggressivi, inclusi calci, pugni e l’uso di una mazza da baseball. L’intervento delle forze dell’ordine, che ha incluso anche un confronto diretto con i sospetti presso il Commissariato di Polizia, ha visto i poliziotti stessi coinvolti in alterchi fisici, riportando ferite durante la colluttazione.

I tre uomini sono stati denunciati per rissa aggravata e lesioni a pubblico ufficiale. Inoltre, per garantire un’adeguata risposta ai comportamenti violenti e preservare l’ordine pubblico, il Questore ha disposto il divieto di accesso per due anni ai locali pubblici, come pub, bar, ristoranti e discoteche situati nel centro di Terracina.

Qualora i destinatari violassero questo divieto, rischiano pene detentive da sei mesi a due anni e multe comprese tra 10.000 e 24.000 euro. Questa misura mira a prevenire ulteriori episodi di violenza e a garantire la sicurezza dei luoghi di ritrovo pubblici nella città.

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Cronaca

Massa Carrara | Arresto per spaccio di cocaina

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Nella giornata di ieri, un uomo di 45 anni è stato arrestato a Massa Carrara in seguito a un’operazione di controllo della Polizia di Stato. L’arresto è avvenuto durante un’operazione mirata a contrastare il traffico di stupefacenti in vista dell’aumento del flusso turistico nella zona marina.

Gli agenti della Squadra Mobile, dopo aver monitorato attentamente l’area dei campeggi, hanno notato comportamenti sospetti che hanno portato a un intervento presso l’abitazione dell’individuo. Durante la perquisizione, è stata rinvenuta una quantità di cocaina, un bilancino di precisione, materiale per confezionamento e una somma significativa di denaro contante.

Il cittadino, che risulta disoccupato e senza precedenti penali, è stato posto in arresto e sarà sottoposto a interrogatorio nei prossimi giorni presso il Tribunale di Massa. Questo intervento si inserisce in una serie di misure adottate per garantire la sicurezza pubblica e contrastare il fenomeno dello spaccio nella zona.

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