Un’importante operazione di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti è stata condotta dai Finanzieri del Comando Provinciale di Pordenone, che hanno denunciato un giovane trovato in possesso di 116 grammi di hashish.

L’incidente è avvenuto durante un controllo di routine, effettuato in prossimità della stazione ferroviaria di Casarsa della Delizia, dove gli agenti della Tenenza di San Vito al Tagliamento hanno fermato il giovane. Durante il controllo, è stato trovato con una quantità significativa di hashish e banconote di piccolo taglio, un elemento che ha fatto sospettare la destinazione del materiale per finalità di spaccio.

Il giovane è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La quantità di droga sequestrata, infatti, fa presupporre che fosse destinata a una rete di distribuzione, con l’intento di alimentare il mercato illecito delle droghe nella zona.

L’operazione rientra in un ampio piano di monitoraggio e prevenzione attuato dalle Fiamme Gialle del Friuli Occidentale, che collabora attivamente con le altre forze di polizia per reprimere il traffico di stupefacenti e combattere il fenomeno della devianza giovanile nelle aree urbane e provinciali. Questo intervento è solo uno dei tanti messaggi forti lanciati dalle autorità locali per contrastare il fenomeno dello spaccio e tutelare la salute e la sicurezza della comunità.

La denuncia del giovane rappresenta un altro passo significativo nella lotta contro il narcotraffico e lo spaccio, settori che vedono la Guardia di Finanza impegnata a combattere senza sosta.

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I Carabinieri delle Stazioni di Campoverde, Cisterna di Latina e Cori, nell’ambito di un servizio mirato alla lotta contro il fenomeno del “caporalato” e dello sfruttamento del lavoro, hanno recentemente effettuato un controllo ispettivo presso un’azienda agricola operante nel settore della floricoltura e coltivazioni non permanenti. Il titolare dell’azienda, un uomo di 70 anni residente nel pontino e con precedenti alle forze di polizia, è stato denunciato per aver impiegato un lavoratore in situazione di clandestinità.

Durante il controllo, i Carabinieri hanno identificato tre lavoratori, tutti di nazionalità indiana, la cui posizione lavorativa non risultava regolarmente notificata. Questa irregolarità ha comportato l’applicazione di pesanti sanzioni amministrative, che prevedono una maxi-multa per ciascun lavoratore non registrato, oltre alla sospensione temporanea dell’attività dell’azienda.

Inoltre, uno dei lavoratori è stato trovato in una condizione di soggiorno irregolare nel paese. Per questo motivo, è stato denunciato per ingresso e soggiorno illegale, ed è stato avviato il processo per la regolarizzazione della sua posizione sul territorio nazionale.

Il controllo fa parte di un’azione coordinata dei Carabinieri per combattere fenomeni di sfruttamento del lavoro e garantire il rispetto delle normative relative al lavoro regolare e alla sicurezza sociale, puntando anche a smascherare eventuali reti di caporalato che alimentano l’illegalità nel settore agricolo.

Questa operazione evidenzia l’importanza dei controlli sul territorio, a tutela dei lavoratori e della concorrenza leale, nonché l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare pratiche illegali che danneggiano tanto i lavoratori quanto le imprese che operano nel pieno rispetto della legge.

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La Polizia di Stato ha arrestato un giovane di 25 anni, accusato di tentato omicidio a seguito di un violento accoltellamento avvenuto la notte del 13 gennaio nel Borgo Antico di Bari. Il ferimento è scaturito da una discussione tra due gruppi di giovani per motivi futili, che ha avuto un tragico epilogo. Il giovane vittima dell’aggressione è stato colpito ripetutamente all’addome con un coltello ed è attualmente ricoverato in gravi condizioni, sottoposto a intervento chirurgico d’urgenza al Policlinico di Bari.

L’incidente è avvenuto intorno all’1.30 di notte, in piazza San Pietro. Subito dopo il ferimento, la vittima è stata soccorsa dal personale del 118 e trasportata d’urgenza in ospedale. Nel frattempo, gli agenti della Squadra Mobile di Bari hanno avviato un’intensa attività investigativa che ha portato, nelle ore successive, all’identificazione e al fermo del presunto autore dell’aggressione.

Le indagini si sono avvalse delle testimonianze raccolte sul posto da parte di alcuni testimoni oculari, che hanno fornito informazioni cruciali per risalire al colpevole. Ulteriori elementi di prova sono stati acquisiti grazie alle riprese delle telecamere di videosorveglianza della zona, che hanno confermato il coinvolgimento del giovane nell’incidente.

L’autore dell’aggressione è stato fermato e condotto in Questura, dove è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto. Successivamente, è stato trasferito presso la casa circondariale di Bari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che coordina l’inchiesta.

Nonostante il fermo, è importante sottolineare che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari. La colpevolezza dell’indagato dovrà essere accertata in sede di processo, nel rispetto del principio di presunzione di innocenza. Gli investigatori della Polizia di Stato continueranno a lavorare per fare piena luce sulla vicenda.

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